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      Malagò: azionariato popolare per salvare il calcio

       

       

      Malagò: azionariato popolare per salvare il calcio

      24 set 21 "Il tema dell'azionariato popolare è di grande attualità nel mondo del calcio. Dopo la crisi serve fare qualcosa di diverso, è una opzione che può risolvere almeno parzialmente i problemi finanziari dei club". Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò, intervenuto durante "Se non ora quando?", il seminario sull'azionariato popolare nel calcio promosso da Interspac. "I ricavi nel calcio sono scesi in maniera importante e non mi sembra ci sia stata altrettanta volontà di abbassare i costi. Oggi bisogna fare qualcosa di diverso - ha proseguito -. Le istituzioni del calcio hanno presente il problema, non si può continuare ad accumulare debito rimanendo sulle spalle dei soggetti che investono e rischiano di rimanere col cerino in mano. Una delle opzioni è l'azionariato popolare, che esiste già in Spagna e che in Germania è un benchmark di riferimento. Chiaro, avere una forma che consenta di avere al 100% un azionista tifoso è un sogno chimerico ma potrebbe essere un presupposto che può risolvere almeno parzialmente i problemi finanziari". "È una spinta coraggiosa che non mi sento di escludere. Se i problemi sono elevati può essere un valore aggiunto avere in società tifosi eccellenti che sono un punto di riferimento in altri settori e possono dare professionalità al mondo del calcio. Da una parte c'è volontà di essere vicini alla maglia, dall'altra esporsi dal punto di vista finanziario e non solo", ha concluso.

      Presidente Lega A: Serve sistema di norme chiare sul modello

      "Siamo nel momento storico giusto per poter analizzare in maniera seria se esista una strada per l'azionariato popolare in Italia. Credo che questa iniziativa sia da seguire con la massima attenzione perché il momento è quello giusto". Lo ha detto l'amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo, intervenuto durante "Se non ora quando?", il seminario sull'azionariato popolare nel calcio promosso da Interspac. "Possiamo cambiare auto, lavoro, moglie, sesso, ma non la squadra del cuore. E su questo legame cerchiamo di costruire relazioni economiche - ha aggiunto -. Stiamo passando dai mecenati ai fondi, e questo sta portando maggiore professionalità e una visione diversa anche del valore inespresso, ma questo non deve scollegarci dalla base sociale". "Credo che nessuno dei modelli esteri possa funzionare in Italia. Va detto che il contesto economico è complicatissimo, il tema vero è ritrovare equilibrio. Manca un sistema di norme chiare, per cui l'invito mio è quello di approfondire e coinvolgere anche altre tifoserie in questo tipo di iniziative. La Lega continuerà a dare il proprio supporto anche in termini di analisi", ha concluso De Siervo.

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