Solito Cosenza punito dalla Cremonose e da un Carnesecchi strepitoso

05 apr 21 La differenza l'ha fatta il portiere avversario. Ma il Cosenza ci ha messo del suo nella sconfitta, la sesta casalinga, la decima stagionale, per zero a uno contro la Cremonese. Ospiti più freschi, si sapeva perchè avevano saltato la gara con l'Empoli, Cosenza stanco. Lo stesso di tre giorni fa con sole 72 ore di riposo nelle gambe. Nonostante questo Occhiuzzi ripropone lo stesso undici, tra Corsi e Tiritiello buttati nella mischia per la squalifica di Ingrosso e l'infortunio di Gerbo, vittorioso contro l'Ascoli, seguendo la formula, che non ha ragione di esistere contro la stanchezza, squadra che vince non si cambia. Come preparato, in soli due giorni, i Lupi partono forti con Gliozzi che nei primi 5 minuti ha due palle gol che Carnesecchi neutralizza e poi il palo respinge. Fino al minuto 25 quando sempre Gliozzi solo davanti a Carnesecchi gli manda la palla tra le braccia. In mezzo Falcone neutralizza due occasioni nette con Valzania e Gustafson allontanate con i piedi. Ma dai e dai, con il portiere rossoblù protagonista su altre due palle gol, la Cremo passa al 41' grazie ad una splendida giocata di Gaetano, incontrollato da Idda, che serve un pallone d'oro a Strizzolo, sfuggito a Tiritiello, che la mette garbata in porta. Poi la stanchezza prende il sopravvento e Occhiuzzi cambia nella ripresa uno Gliozzi stremato con Carretta per dare più verve agli avanti, ma niente di più. La squadra si spegne. Con Crecco e Tiritiello, quest'ultimo prende anche la traversa, sugli scudi e un Carnesecchi ancora più strepitoso su Tiritiello a fare la minima differenza. I cambi e la freschezza arrivano solo a 20 dalla fine con Bahlouli e un Sueva sgusciante che sarebbe servito, probabilmente, sin dall'inizio. Indecisioni e cambi ancora una volta che penalizzano le scelte del tecnico di Cetraro che, tra l'altro, deve fare i conti con una panchina ai saldi di stagione. Non tutto è perduto perchè ora ci sarà il tempo per recuperare ma domenica prossima c'è la trasferta in Laguna dove il Venezia ha collezionato tre sconfitte nelle ultime cinque gare. Nel frattempo si accende sempre più la lotta salvezza con l'Ascoli che raggiunge la Reggiana ad un punto dal Cosenza e il terz'ultimo posto a fare da spauracchio. Preoccupa la mancanza di umiltà che aveva contraddistinto il Cosenza nel finale della scosa stagione e soprattutto il calo di alcuni giocatori che, purtroppo, tirano la carretta da tempo e non hanno ricambi. Preoccupa la sterilità offensiva con Trotta che ancora va al passo senza aver trovato una condizione consona alla situazione e quella di Mbakogu, che avrebbe douto fare la differenza nel finale di stagione, ma al momento fuori gioco, che evidenziano ancora di più i numeri impietosi che indicano nel Cosenza il secondo peggior attacco del campionato. Non basta creare le occasioni da rete, per vincere le partite e fare punti i gol vanno realizzati, non sfiorati.

Cosenza-Cremonese 0-1
Rete: 41′ Strizzolo.

COSENZA: Falcone 7.5; Tiritiello 6, Idda 5, Legittimo 5.5 (70′ Sueva 6); Corsi 6 (86′ Bouah SV), Sciaudone 6, Kone 5 (70′ Bahlouli 5.5), Crecco 6; Tremolada 5.5 (76′ Sacko 5); Trotta 4.5, Gliozzi 5 (46′ Carretta 6). A disposizione: Matosevic, Saracco, Schiavi, Vera, Antzoulas. All. Occhiuzzi 5.
CREMONESE: Carnesecchi 8; Fiordaliso 6, Bianchetti 6, Terranova 5 (46′ Ravanelli 6), Zortea 6.5; Gustafson 6.5, Castagnetti 6.5, Bartolomei 6 (61′ Baez 5); Valzania 6.5 (68′ Nardi 6), Strizzolo 7 (68′ Ciofani 5), Gaetano 7 (78′ Buonaiuto 6). A disposizione: Alfonso, Volpe, Fornasier, Colombo, Ceravolo, Crescenzi, Celar. All. Pecchia 7.
ARBITRO: Pezzuto di Lecce 5.5
Ammoniti: 76′ Corsi, 84′ Gustafson, 88′ Ciofani.
Angoli: 6-7 (pt 1-2).
Recupero: 1′ pt - 4′+1′ st.

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