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      Il calcio ad un bivio: Playoff/Playout allargati o riforma. Cosenza fermo al palo

       

      Casasola non è ancora rientrato a Cosenza

       

      Il calcio ad un bivio: Playoff/Playout allargati o riforma. Cosenza fermo al palo

      19 mag 20 Potrebbero esserci a brevissimo delle novità a proposito della ripresa dei campionati maggiori di calcio in Italia e nello specifico in serie B. Due gli eventi che oggi hanno caratterizzato un deciso passo in avanti delle trattative tra organi federali e la politica. Il primo, il più importante, l'ok del Comitato Tecnico Scientifico al protocollo modificato e riproposto dalla FIFC che non prevede più il ritiro forzato, oggetto del contendere con l'AIC, e quindi la libertà degli atleti di rientrare a casa dopo ogni allenamento. Tradotto in soldoni viene meno la spesa, notevole, di tenere chiusa squadra e staff in un albergo fino a fine campionato, o quella parte che si intenderà giocare. Dopo spieghiamo il perchè. E l'altro è l'ok della UEFA che ha dato il suo beneplacito a giocare anche ad agosto per poter completare le graduatorie necessarie e formare i gironi delle coppe europee. Intanto il Consiglio Fedreale, con in testa il presidente Gravina, ha fissato, come indicato del DPCM, l'inizio della eventuale ripresa dei campionati non prima del 14 giugno. E qui potrebero esserci delle novità perchè proprio domani il Consiglio federale della FIGC si riunirà e, molto probabilmente, indicherà modi e forme per la ripresa delle ostilità.

      Play off/out allargati o riforma?

      Tra le indiscrezioni che circolano c'è anche quella di disputare dei playoff/playout allargati che coinvolgano le squdare in ballo per promozioni e retrocessioni. Mini tornei che coinvolgerebbero con una classifica a penalità formazioni dal 13°/14° posto in giù per la salvezza e le prime 4/6 per scudetto e promozioni. Una delle piste è anche quella della cristallizzazione dei tornei che però incontrerebbe resistenze e una probabilissima coda di ricorsi che paralizzerebbe tutti i tornei futuri per la loro composiziine. Sul tavolo c'è anche la proposta della Lega Pro che ha indicato un blocco completo con la promozione delle prime e il blocco delle retrocessioni che, di conseguenza, aprirebbe il discorso della riforma dei campionati prevista già per la prossima stagione prima che esplodesse la pandemia.

      A e B ancora tutto in discussione

      Ma sia in A che in B gli interrogativi sono tanti e sono frutto delle tante partite ancora da dipsutare, un quarto di stagione, che con un montepunti che si aggira sui 30 punti, potrebbe cambiare l'attuale classifica in maniera decisamente concreta. L'interesse, ovviamente di tutti i club, è quella di giocare in sicurezza per non perdere la considerevole fetta di contributi ancora in ballo derivata dai contratti con sponsor e TV che solo giocando verrebbe sbloccata. Ovvio che l'ultima parola, dopo le indicazioni che potranno scaturire domani, spetta al Governo. Infatti il ministro Spadafora ha indicato il 28 di maggio come termine ultimo per indicare la data definitiva della ripartenza dei campionati. Secondo indiscrezioni dovrebbe essere quella del 20 di giugno. Ci sarebbe infatti il tempo per riprendere ad allenarsi e così sfruttare le canoniche quattro settimane per rimettersi in riga ed evitare, inevitabilmente, eventuali infortuni perchè una ripresa affrettata decimerebbe tutte le formazioni. Inutile la via preferenziale chiesta e ottenuta dalla FIGC per accorciare le varie fasi visto che comunque la possibilità di rivalsa e/o lite giudiziaria lascia inalterate le possibilità di vittoria in caso di ricorso.

      Il Cosenza ancora al palo

      E il Cosenza? Da viale Magna Grecia ancora silenzio assoluto se non diverse dichiarazioni del Presidente Guarascio rilasciate a più riprese a diversi organi di stampa della volontà di riprendere ma solo in massima sicurezza all'annullamento della stagione. Intanto ancora i gicoatori si allenano singolarmente ma da una settimana, ognuno per conto suo, all'aperto con una regia di massima indicata dal preparatore Pincente e da Mister Occhiuzzi. Gli interrogativi, però, riguardano proprio queste due figure che ancora non sono state ufficializzate nell'organico rossoblù dopo l'uscita di scena di Pillone e del suo preparatore. In settimana Legittimo e Carretta sono rientrati dalle loro sedi e si stanno allenando singolarmente anche loro. Mancano all'appello però, i francesi Riviere, Machach e Bahlouli oltre a Pierini, Schiavi, Casasola e Prezioso tutti ancora riamasti fuori città. Dei primi tre, inoltre, non si conoscono le condizioni visto che almeno due hanno lavorato seguiti da specialisti riabilitatori perchè provenienti da infortuni. Oltre al fatto che proprio loro, come gran parte di tutti questi menzionati essendo in prestito non si sa se la scadenza del 30 giugno, temine ultimo del contratto, verrà rispettata dalle società di appartenenza o rientrano in questa variante alle NOIF che la Federazione, grazie alla deroga ricevuta dalla FIFA, sta mettendo a punto. In più per loro ci sarebbe da rispettare la quarantena che non è più di 14 giorni ma di tre settimane. Tra le altre cose le frontiere verranno aperte il 3 di giugno e la cosa potrebbe allungare ancora l'inizio del loro utilizzo anche se è possibile il rientro per gli italiani residenti all'estero ma anche per i lavoratori, tali sono, che hanno contratti in Italia sembra che sia possibile il rientro.

      Molti club già al lavoro

      Tante le società che stanno già lavorando assieme sul campo, non in collettivo ma in allenamento separato. Tra queste la vicina Crotone che sta già sudando sul campo. Tutti aspettano il consiglio federale di domani e molto probabilmente solo da una eventuale indicazione certa si inizierà a fare programmi. Tutto dipende dalla data ufficiale di inizio. Questo significa che prima del 28, probabilmente, non ci sarà nulla di ufficiale e si potrebbe assistere, anche domani, ad un nuovo rinvio che altro non fa che complicare una eventuale ripresa ed una cristalliazzazione certa della stagione. Non è detta ancora l'ultima parola. Probabilmente però da dopo domani potrebbero prendere gli allenamenti congiunti così come previsto nel nuovo DPCM.

      Il Ministro Spadafora

      Il Presidente della FIGC, Gravina

      Il presidente della serie B, Balata

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