Il Cosenza al 30 giugno si ritroverebbe con soli 8 giocatori

27 mag 20 Se non verrà attuata alcuna modifica alle NOIF e se si dovesse giocare il campionato dal prossimo 13/20 giugno il Cosenza si ritroverebbe dopo 2/3 gare praticamente senza parco giocatori. E' l'ipotesi assurda se non veneissero prorogate ne norme che regolano i contratti dei giocatori. Fifa e Uefa hanno però fatto sapere che sono pronte a prolungare le scadenze così come la FIGC ma ad oggi ancora tutto è per aria. Niente di certo. Nè sulle date di un eventuale ripartenza nè di altre decisioni. Così se nulla si muove al 30 giugno scadranno i contratti di Bittante, Capela, Corsi, D'Orazio, Perina e Riviére mentre a casa tornerebbero per fine prestito Asencio, Bahlouli, Broh, Casasola, Kanoutè, Kone, Lazaar, Machach, Monaco, Pierini e Prezioso. Il totale fa 17. Di questi tre sono ancora fermi in Francia e cioè Bahlouli, Machach e Riviére. Se per i contratti in scadenza potrebbe esserci la proroga per i prestiti bisognerà vedere come si regoleranno le società di appartenenza, senza dimenticare che quanto prima bisognerà affrontare il nodo degli emolumenti di marzo, aprile e maggio e dell'eventualità di rivedere il tutto fino al 31 agosto. Altre società hanno trovato già un accordo con tagli dei periodi di inattività e revisione dei mesi spalmati sui mesi rimanenti. Sembra che si attenda un cenno da parte dei vertici federali e del Governo su come muoversi.

Tamponi, sanificazione, allenamenti

Ad oggi, intanto, le notizie non ufficiali che trapelano sono quelle che ieri è stata eseguita la sanificazione dei locali del San Vito Marulla, spogliatoi e uffici, e che i giocatori presenti a Cosenza siano stati sottoposti tutti a tampone. Nel frattempo i calciatori rososblù hanno scritto formalmente al presidente Guarascio una missiva, controfirmata dal legale dell'AIC, in cui si chiede di poter tornare ad allenarsi sul campo del Marulla, vista la precarietà di questi giorni che li costringe ad appoggiarsi ai parchi cittadini. Sembra che la società, d'accordo con loro, prima di muoversi attenda, anche per questo, il vertice di domani col Governo.

In attesa del vertice del 28

Intanto alla vigilia dell'importante incontro in cui i vertici del calcio nazionale incontreranno il Governo scoppia la grana Bologna con un nuovo caso positivo, da verificare. Non solo. Ad oggi l'assemblea di B, rimasta praticamente aperta, non ha deciso alcunchè in attesa di quello che potrebbe scaturire dal summit sul futuro del pallone. Molte ipotesi di massima, critiche da parte dei medici e nessuna linea ufficiale. Anche oggi il medico della Nazionale Castellacci, presidente dell'associazione dei medici sportivi, ha fatto sapere che le nuove indicazioni del CTS di far valere i 14 giorni la quarantena sia un problema perchè potrebbe, di fatto, non far portare a termine entro il 20 di agosto, data limite, i campionati. Su questo era trapelata una voce che voleva stringere a 7 giorni la quarantena su eventuali casi di contagio. Domani ne sapremo di più.

Trapani deferito a rischio

Nel frattempo il Trapani è stato deferito alla Procura Federale, assieme a Siena e Catania, perchè "non ha pagato entro il termine del 16/03/2020, gli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per la mensilità di febbraio 2020, e comunque per non aver documentato alla Co.Vi.So.C, entro lo stesso termine, l'avvenuto pagamento degli emolumenti sopra indicati". Nella stesa pratica sono stati deferiti i dirigenti Giuseppe Pace, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Trapani e la Consigliere Delegata Monica Pretti. Tradotto significa un eventuale sanzione con penalizzazione come previsto da regolamento. Situazione che protrebbe mettere a rischio la stessa iscrizione nella prossima stagione di C se dovesse retrocedere. Oggi il sindaco di Trapani, Tranchida, ha incontrato dirigenti e dipendenti e si è detto disponibile a dare una mano. Situazione tutta in evoluzione.