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      Familiari vittime strada: 'nuovo Codice peggiora le norme'

       

       

      Familiari vittime strada: 'nuovo Codice peggiora le norme'

      02 set 24 "L'Italia sta peggiorando le norme del Codice della Strada che permettono di salvare vite umane e sta andando in direzione contraria alla campagna delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale Streets for life, presentata oggi a Milano da Jean Todt, inviato Onu per la Sicurezza Stradale, Giuseppe Sala, sindaco della città, Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti". Lo denunciano le principali 26 associazioni e fondazioni italiane di familiari e vittime sulla strada, che hanno rivolto un accorato appello a Jean Todt in una lettera, nella quale vengono elencate le maggiori criticità del nuovo Codice della Strada. "Abbiamo scritto a Jean Todt, come delegato delle Nazioni Unite sulla sicurezza stradale, perché siamo molto preoccupati - dichiarano Marco Scarponi e Stefano Guarnieri, familiari di vittime della violenza stradale -: l'Italia sta per approvare un Nuovo Codice della Strada che aumenterà il numero dei morti, anziché diminuirli. La riforma presenta poche cose buone, come la stretta sull'uso di droghe e alcool, e moltissime cose negative, tra cui l'aumento dei limiti di velocità, le restrizioni per l'installazione degli autovelox, le limitazioni ai benefici delle zone a traffico limitato e la riduzione dell'autonomia dei Comuni in materia di sicurezza stradale, che, in poche parole, sono tutti provvedimenti che ovunque nel mondo vengono realizzati per salvare la vita delle persone. Siamo stati ascoltati alle audizioni in Senato sulla nuova riforma del codice, - continuano Scarponi e Guarnieri - abbiamo espresso la nostra contrarietà a questo grande passo indietro per l'Italia e abbiamo messo sul tavolo proposte concrete, che seguono l'esempio di quello che stanno facendo gli altri Paesi. Lo avevamo già fatto alla Camera, senza che nulla sia stato recepito. Se il ministro Salvini e il presidente Meloni vogliono salvare vite in strada e ascoltare davvero i familiari delle vittime lo dimostrino concretamente modificando il testo del Nuovo Codice della Strada accogliendo al Senato le nostre proposte di emendamenti, altrimenti si tratta solo di un Governo che fa unicamente propaganda sulla pelle della vite delle persone. Speriamo che l'autorevolezza di Jean Todt e delle Nazioni Unite possano aiutarci a salvare vite in strada, evitando che nuove norme addirittura peggiorino un bilancio già tragico. Va ricordato - concludono - che Jean Todt - proprio in qualità di inviato Onu per la sicurezza stradale - nel 2022 ha firmato il Manifesto per città 30 sicure e vitali sostenendo i 30km/h nelle città, una delle politiche che a livello sia politico sia istituzionale Matteo Salvini sta più contrastando vigorosamente".

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