NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
  z

      Condividi su Facebook

      Bruni: basta discriminazioni a danno dirigenti non medici

       

       

      Bruni: basta discriminazioni a danno dirigenti non medici

      17 ott 24 "Una vera e propria discriminazione si perpetua da anni, a danno dei dirigenti sanitari, non medici, in materia di specializzazioni". E' quanto sostiene la consigliera regionale del Partito democratico, Amalia Bruni, che, nei giorni scorsi, ha depositato una interrogazione al presidente della Giunta regionale. "Si tratta di una problematica che non solo mette in luce le disparità tra le diverse figure professionali nel campo della sanità - aggiunge Bruni - ma solleva interrogativi importanti sul futuro della dirigenza sanitaria in Italia. Il Decreto Legislativo n. 502 del 1992 stabilisce che l'accesso alla Dirigenza sanitaria è subordinato alla specializzazione. Questo implica che i professionisti della salute, quali biologi, chimici, farmacisti, psicologi e veterinari, devono completare un percorso di formazione specifico per poter accedere a posizioni di responsabilità - si legge nell'interrogazione . Con la Legge 266 del 2005, l'Italia ha recepito una direttiva europea che prevede il compenso per i tirocini di specializzazione esclusivamente per l'area medica. Tuttavia, questa normativa ha avuto l'effetto collaterale di escludere i professionisti non medici da qualsiasi forma di indennità durante il loro percorso di specializzazione, creando una discriminazione ingiustificata e penalizzante". "Negli ultimi anni, le regioni - prosegue Bruni - hanno tentato di intervenire autonomamente per garantire indennità agli specializzandi non medici, utilizzando eventuali fondi residui dalle borse di studio non utilizzate. Tuttavia, tali iniziative sono state sporadiche e insufficienti a risolvere il problema sistemico. Per l'annualità 2024, delle 15.256 borse di studio disponibili per specializzazioni mediche, solo 11.392 sono state assegnate, il che corrisponde a un tasso di assegnazione del 75%. Questo risultato sottolinea ulteriormente l'assurdità della situazione, dove la dirigenza sanitaria non medica rimane esclusa dalle opportunità di formazione e indennità". "L'interrogazione - riporta una nota - si incentra su tre punti fondamentali: si chiede di conoscere l'ammontare dei residui accumulati negli anni da borse di specializzazione finanziate dalla regione; si domanda se la Giunta intenda destinare tali residui e ulteriori risorse finanziarie a borse di specializzazione di area 'non medica'. Ed infine si sollecita una risposta riguardo alle iniziative che la Giunta intende assumere, in particolare nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni, per affrontare questa discriminazione e garantire pari opportunità a tutti i professionisti della sanità".

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "politica"

     

     
Pubblicità


news Oggi in Italia e nel mondo

news Oggi in Calabria

Copyright © 20003-2024 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito