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Consiglio regionale approva a maggioranza legge Omnibus
Consiglio regionale approva a maggioranza legge Omnibus 21 nov 24 Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di legge, firmatari i consiglieri, Giuseppe Graziano (Udc), Francesco De Nisi (Coraggio Italia), Giacomo Crinò (Forza Azzurri), Michele Comito (FI), Luciana De Francesco (FdI) e Giuseppe Gelardi (Lega) recante: "Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali n. 29/2002, n. 24/2008, n. 8/2010, n. 24/2013, n. 32/2021, n. 10/2022, n. 62/2023 e disposizioni normative", cosiddetta legge omnibus. "Una normativa costruita per semplificare e modernizzare le strutture amministrative regionali - ha detto la relatrice Luciana De Francesco (FdI) - aumentando l'efficienza e la trasparenza, armonizzando la legislazione regionale con quella nazionale, e migliorare la qualità dei servizi pubblici e a rafforzare la fiducia dei cittadini". La minoranza ha severamente censurato, invece, la riproposizione di una legge omnibus, la nona da inizio legislatura. "La maggioranza continua ad utilizzare questo metodo nonostante il pronunciamento della Corte dei Conti, in riferimento a questo tipo di provvedimenti - ha affermato Raffaele Mammoliti (Pd) - sottolineando la portata negativa di questi provvedimenti in termini di organicità e di chiarezza". Entrando nel merito del provvedimento Mammoliti si è soffermato sull'art. 1 "nel quale - ha detto - si prevede di nominare nelle Asp sciolte un Commissario straordinario, anche scelto nell'ambito dell'elenco nazionale e in quiescenza. Una definizione sulla quale manca solo il nome". In difesa della proposta, Giuseppe Graziano (Udc) si è detto esterrefatto per le considerazioni di Mammoliti "che rispondono - ha sostenuto - ad una logica di governi passati che invece di fare si perdevano nelle parole". Pur riconoscendo il passaggio nelle Commissioni preposte, Domenico Bevacqua (Pd) ha contestato "nel metodo e nel merito" quello che ha definito l'ennesimo provvedimento 'minestrone' "dove c'è di tutto e di più - ha detto - e non ci è data la possibilità di capire le cause e le ragioni che portano a leggi di questo tipo". Il presidente del Consiglio Mancuso ha affermato "che, forse, viene data una interpretazione sbagliata sui provvedimenti omnibus e che vengano letti come qualcosa di vietato, e nel caso in esame hanno seguito l'iter ordinario nel rispetto delle norme regolamentari". "Ancora una volta siamo stati costretti ad abbandonare l'Aula davanti all'ennesimo atto di arroganza della maggioranza di centrodestra che ha fatto arrivare in Consiglio un nuovo provvedimento omnibus che, stavolta, non ha rispettato neanche il corretto iter nelle Commissioni". A sostenerlo sono i consiglieri regionali del gruppo del Pd. "Non abbiamo ricevuto per tempo atti ed emendamenti da esaminare, tanto che lo stesso presidente Occhiuto si è confuso nell'esame del provvedimento - prosegue la nota - venendo privati della possibilità di svolgere correttamente il nostro ruolo di consiglieri di opposizione e, ancora più grave, costretti ad assistere ad un nuovo atto che calpesta le funzioni stesse del Consiglio, trattato da passacarte della giunta. Non si possono portare all'attenzione dell'Aula norme importanti, come l'ennesima modifica alla legge istitutiva di Azienda Zero, senza consentire un adeguato approfondimento e il necessario confronto". "Per queste ragioni - è scritto ancora nella nota dei dem - abbiamo deciso di non partecipare al voto. Rinnoviamo, dunque, l'invito al presidente del Consiglio regionale ad invertire la rotta, mettendo anche i consiglieri di opposizione nelle condizioni di poter esercitare pienamente il proprio ruolo e al rispetto del regolamento e delle prassi che non possono essere stravolte soltanto per soddisfare le esigenze del centrodestra e di qualche consigliere prono ai desiderata della maggioranza. Continueremo a denunciare sul territorio regionale questo atteggiamento che piega il funzionamento della massima Assise regionale alla mera logica della maggioranza".
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