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Consiglio regionale, approva legge tutela Borghi marinari calabresi e altro
Consiglio regionale, approva legge tutela Borghi marinari calabresi e altro 20 nov 24 Il Consiglio regionale, dopo il completamento della trattazione delle interrogazioni, ha licenziato la proposta di provvedimento amministrativo recante: "Approvazione dell'organigramma del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l'Acquacoltura (Feampa) 2021/2027. Presa d'atto degli strumenti di programmazione e delle disposizioni attuative adottate dalla AdG". Nel breve dibattito che ha preceduto il voto, Raffaele Mammoliti ha esortato il Consiglio regionale a vigilare "affinché - ha detto - il programma che contiene delle macroaree di riferimento, dei macrocontenitori di riferimento possa essere declinato con delle azioni più specifiche per provare a difendere la storia e la tradizione delle marinerie della nostra regione". Pasqualina Straface ricordando la presenza di 2500 addetti che lavorano attorno al settore pesca ha sostenuto che "oggi andare a organizzare un organigramma rappresenta il punto di partenza della nuova programmazione". Approvate all'unanimità anche le "Norme per il riconoscimento e la certificazione dei 'Borghi marinari calabresi', la salvaguardia culturale delle identità marinare e la promozione dell'economia del mare". Il consigliere Antonio Lo Schiavo (Misto) firmatario della legge, ne ha difeso l'impianto "che ci consentirà, mutuando quanto fatto in Sicilia - ha sostenuto - di creare un registro dei borghi marinari calabresi, con determinate caratteristiche, determinate identità che possono essere oggetto non solo di un brand comunicativo di marketing che li faccia conoscere, ma nello stesso tempo possano essere destinatari di finanziamenti anche comunitari". Di iniziativa legislativa che merita particolare attenzione - ha parlato Pasqualina Straface (FI) che ha apprezzato l'inserimento del Comune di Schiavonea, tra i borghi marinari calabresi. Ed infine Katia Gentile (Lega) che, nel sottolineare il lavoro che stanno facendo le Commissioni consiliari, ha evidenziato la necessità di sottoscrivere questa legge "perché rappresenti una svolta per le nostre comunità costiere, patrimonio ricchissimo di storia, identità e cultura". Approvata all'unanimità, con l'esame abbinato di tre proposte di legge di analogo contenuto, il "Riconoscimento e disciplina delle cooperative di comunità". La consigliera Straface si è soffermata sul proficuo lavoro fatto in Commissione, "dove - ha detto - sulle due proposte di pari oggetto pervenute, si è avviato un dialogo ed in sede di approvazione si è giunti ad un abbinamento grazie anche alla maturità politica dei consiglieri proponenti". Straface ha, inoltre, informati che la Giunta regionale ha predisposto due bandi, a difesa delle aree interne e dell'attenzione del Governo alla valorizzazione delle aree montane, che garantiranno investimenti e la contestuale garanzia di servizi essenziali. Lo Schiavo (Misto) ha definito la proposta in discussione "più importante di quanto possa apparire. Sia la mia proposta che quella del collega Molinaro, sono assolutamente attuali - ha detto Lo Schiavo - e con esse la Calabria si inserisce nel solco delle regioni che hanno già legiferato in materia con la previsione di uno strumento diverso dalla cooperativa tradizionalmente intesa, che è il legame con la comunità". Nel prosieguo della seduta il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità la proposta di legge, firmatari i consiglieri Sabrina Mannarino (FdI) e Pasqualina Straface (FI) di valorizzazione de "La Castanicoltura di Fagnano Castello, di Sant'Agata d'Esaro e di San Donato di Ninea quale patrimonio culturale regionale". Approvata, con emendamenti, la proposta di legge, unico firmatario il consigliere Giuseppe Mattiani (Lega) recante: "Interventi a favore degli operatori dello spettacolo viaggiante". "Una proposta che cerca di andare al cuore delle problematiche della categoria dei lavoratori degli spettacoli viaggianti - ha spiegato Mattiani - che con questa legge vogliamo superare. La norma intende riconoscere il ruolo importante degli operatori economici del comparto, particolarmente impattante sul tessuto economico calabrese, ma anche dal punto di vista sociale, culturale e storico, ed introduce specifiche azioni a supporto della categoria che per molto tempo trascurata e che il periodo covid ha definitivamente messo in ginocchio". La seduta si è conclusa con l'approvazione del provvedimento amministrativo, di iniziativa del Consigliere Filippo Mancuso recante: "Proposta di legge al Parlamento recante 'Proroga del termine di cui all'articolo 3 della legge 11 dicembre 2012, n. 224", che proroga oltre gli 11 anni già previsti per le imprese iscritte nel registro delle imprese o nell'albo delle imprese artigiane abilitate alle attività di meccanica e motoristica o a quella di elettrauto e degli ordini del giorno, rispettivamente presentati dal consigliere Pietro Molinaro (Lega), Luciana De Francesco (FdI), Sabrina Mannarino (FdI) e Antonio Montuoro FdI), e da Raffaele Mammoliti (Pd), il primo sulle "Culle per la vita: un'opportunità per le donne a tutela della vita", il secondo per una "Campagna informativa sul parto in anonimato e potenziamento dei consultori".Licenziata, infine, la mozione proposta dal consigliere Domenico Giannetta (FI) per la definizione, anche in Calabria di un "Regolamento regionale dell'attività di tassidermia e di imbalsamazione e della detenzione e possesso di preparazioni tassidermiche e di trofei". Il Consiglio regionale ha approvato, nella seduta di oggi, la proposta di legge al Parlamento in materia di attività di autoriparazione. Con il provvedimento si chiede al legislatore nazionale di prorogare di un anno l'assolvimento dell'obbligo - in capo alle imprese di "meccanica motoristica' e 'elettrauto", raggruppate nella sezione "meccatronica" - di frequenza di un corso di formazione o della rivalutazione del titolo di studio in possesso del preposto alla gestione tecnica. A firmare la proposta è stato il presidente Filippo Mancuso, che ha espresso soddisfazione per l'atto adottato. "Sono tante le imprese, non solo in Calabria ma in tutta Italia - ha affermato Mancuso - a non essere riuscite ad adeguarsi alla norma statale. Ne deriva che il responsabile tecnico, anche nella persona del titolare, socio o amministratore, non potrà più abilitare l'impresa all'esercizio dell'attività di meccanica-motoristica o elettrauto con la conseguenza che l'Ufficio del Registro delle imprese ha già avviato il procedimento di divieto di prosecuzione dell'attività di meccanica-motoristica o elettrauto esercitata". Augurandosi che il Parlamento approvi la normativa e che, nel frattempo, a livello regionale "siano rese omogenee - ha aggiunto Mancuso - le procedure dei corsi di formazione per facilitare l'adempimento delle imprese". Per il presidente del Consiglio regionale "non ci si può permettere la perdita di posti di lavoro in segmenti così importanti dell'economia calabrese. Mi auguro, quindi, che il buon senso prevalga con l'accoglimento della proposta dell'Assemblea legislativa che mi onoro di presiedere".
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