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      Sbarra: serve patto per fermare carneficina su luoghi di lavoro

       

       

      Sbarra: serve patto per fermare carneficina su luoghi di lavoro

      14 mag 24 "Dobbiamo fermare la lunga scia di sangue attraverso un grande patto tra politica, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali per creare condizioni finalizzate a fermare questa carneficina". Lo ha detto Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl parlando con i giornalisti sul tema degli incidenti sul lavoro, a margine del Consiglio generale della Cisl Magna Grecia a Maierato, nel vibonese. "Con il Governo - ha aggiunto Sbarra - stiamo trattando prime misure con un rafforzamento delle verifiche, dei controlli e delle ispezioni nei luoghi di lavoro. Saranno assunti 766 nuovi ispettori e tecnici della prevenzione. Si introdurrà la patente a credito per investire sulla qualità delle imprese. Si realizzerà un efficace coordinamento tra la dimensione ispettiva nazionale e quella regionale. Bisogna, però, fare di più e cioè alle sanzioni e all'attività repressiva è necessario coniugare un grande piano per la prevenzione e la formazione a cominciare dalla scuola". "Nelle scuole - ha detto ancora Sbarra - dobbiamo parlare di sicurezza a quei ragazzi che saranno i lavoratori, i politici, gli imprenditori e i sindacalisti di domani. Fare crescere una cultura della sicurezza che è anche cultura della legalità. Di fronte ad un tema così complesso e difficile bisogna lavorare tutti insieme. Pensiamo che non ci sia alternativa al dialogo e al confronto con gli interlocutori pubblici e con quelli privati. La Cisl è mobilitata da Nord a Sud con centinaia di assemblee sui luoghi di lavoro, con iniziative sul territorio per un duplice obiettivo: da un lato sensibilizzare le persone e le imprese coinvolgendo il sistema delle autonomie locali; dall'altro esercitare una forte pressione sul Governo e sul Parlamento affinché le misure che sono state prese siano presto realizzate. Riteniamo che non bisogna affidarsi a istinti e fiammate emotive ma serve una mobilitazione lunga perché questo è un tema sedimentato, difficile, antico che può essere affrontato e risolto con il concorso di tutti".

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