NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
  z

      Condividi su Facebook

      Autonomia differenziata, sempre più serrato il dibattito in Calabria

       

       

      Autonomia differenziata, sempre più serrato il dibattito in Calabria

      29 giu 24 Prosegue senza soste il dibattito in Calabria dopo l'approvazione della legge sull'Autonomia differenziata licenziata dalla Camera. Gli interventi:

      "Una riforma scriteriata che allontanerà la Calabria dal resto del Paese. Una mancia politica ad un alleato di Governo che segnerà, ancora di più, il destino delle calabresi e dei calabresi. Questo è, ma purtroppo non solo, l'autonomia differenziata. Per questo esprimiamo profonda preoccupazione per questa riforma che potrebbe avere conseguenze devastanti per settori chiave come la sanità e l'istruzione, aggravando ulteriormente le già evidenti disparità regionali e, come fatto in tempi non sospetti, chiediamo un immediato ripensamento del legislatore". E' quanto afferma, in una nota, Mariaelena Senese, segretaria generale dell'Uil calabrese. "Per questo - aggiunge Senese - saremo presenti nei luoghi di lavoro, nelle assemblee territoriali per spiegare la nostra scelta di essere tra i promotori per indire il referendum abrogativo di questa legge ingiusta. Per questo la Uil, coerentemente con le sue impostazioni e sempre pronta al dialogo e al confronto anche quando questo si fa aspro, non si sottrarrà ai tavoli regionali che verranno convocati sul tema e su questo chiediamo alla Regione di aprire una interlocuzione in tempi ristretti, ma contrasterà con tutte le sue forze e in tutte le forme democratiche a disposizione l'applicazione di questa Legge, anche attraverso un impegno diretto nella costituzione di Comitati referendari per la sua abrogazione". Per Senese "uno dei settori più colpiti dalla riforma dell'autonomia differenziata sarà inevitabilmente la sanità. Con l'autonomia differenziata, le regioni più ricche potrebbero decidere di aumentare i finanziamenti e migliorare i servizi sanitari a livello locale, lasciando le regioni meno abbienti, come la Calabria, indietro.Questo scenario porterà alla creazione di un sistema sanitario a due velocità, dove i cittadini del Sud avranno accesso a servizi di qualità inferiori rispetto a quelli del Nord. In Calabria, la situazione sanitaria è già critica, con strutture ospedaliere spesso carenti e tempi di attesa per le prestazioni mediche inaccettabilmente lunghi. La riforma dell'autonomia differenziata aumenterà il turismo sanitario verso le regioni del Nord, dove i servizi saranno migliori. Questo flusso migratorio di pazienti non solo rappresenta un costo aggiuntivo per le famiglie calabresi, ma indebolisce ulteriormente il sistema sanitario locale, creando un circolo vizioso difficile da spezzare. Il tutto mentre la medicina del territorio stenta a decollare. L'istruzione, poi, è un altro settore che rischia di subire gravi conseguenze". "La Uil Calabria - sottolinea Senese - chiede un immediato ripensamento della riforma dell'autonomia differenziata e ritiene necessario intervenire, a livello istituzionale, per bloccare i nefasti effetti di questa norma".

      "Fuga in avanti? Semmai è l'Anci a rischiare di restare indietro. Il dado è tratto perché non è più il momento della melina, dell'ambiguità, dei documenti edulcorati. La strada maestra per contrastare la legge Calderoli è il ricorso alla Corte Costituzionale. Se non dovesse bastare, andremo al referendum abrogativo. È la presidente Succurro a dovere prendere atto che 120 sindaci, e la lista si allunga di giorno in giorno, con tutte le grandi città in prima fila, hanno espresso una posizione forte". E' quanto afferma, in una nota, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita replicando alla presidente di Anci Calabria Rosaria Succurro che aveva scritto ai sindaci calabresi chiedendo di 'evitare forme di fughe in avanti' in relazione alla richiesta di impugnativa davanti alla Corte Costituzionale della legge sull'Autonomia Differenziata. "Le ho riconosciuto, in pubblico e in privato - aggiunge Fiorita - di avere coraggiosamente cambiato idea sull'Autonomia Differenziata, ma ora dimostri, aderendo al nostro appello, di essere la presidente di tutti i Comuni e non di una piccola Anci timorosa e fin troppo ossequiosa al potere politico. In occasione dell'assemblea regionale dell'Associazione dovranno essere valutate le ragioni dell'appello 'Una sola Italia', augurandomi così che la voce della presidente possa diventare la voce di tutti i sindaci della Calabria".

      "La battaglia dei sindaci contro l'autonomia differenziata va portata avanti come Anci Calabria e non c'è alcun motivo per spaccare il nostro fronte unitario". Lo afferma, in una nota, la presidente dell'Anci Calabria, Rosaria Succurro, in replica alle dichiarazioni del sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita. "Se il sindaco di Catanzaro - aggiunge Succurro - non è d'accordo con questo metodo di rappresentanza, democrazia e condivisione, lo dica chiaramente e non sposti la questione sul terreno, del tutto inopportuno, della contrapposizione politica. Più volte ho detto a chiare lettere che la battaglia contro la legge sull'autonomia differenziata non deve essere caratterizzata da primogeniture, divisioni e strumentalizzazioni, altrimenti non facciamo gli interessi della Calabria, del Mezzogiorno, dei nostri territori e cittadini". "Mi suona strano - sostiene la presidente di Anci Calabria - che il collega Fiorita, sindaco della città capoluogo della Calabria, abbia aperto una polemica infondata quanto sterile, dato che nei mesi scorsi, su mia iniziativa in qualità di presidente dell'Anci, ci eravamo trovati insieme a chiedere, tramite le prefetture calabresi, un netto ripensamento sul testo del disegno di legge in materia di autonomia differenziata, invece approvato senza correttivi, senza la definizione preventiva dei Lep e senza l'individuazione delle risorse necessarie. Se polemizzassi con il sindaco Fiorita, verrei meno ai miei doveri di imparzialità e rappresentanza, che comunque il collega dovrebbe riconoscere e rispettare. Perciò a breve ci ritroveremo all'Assemblea dell'Anci Calabria, a Lorica, per rafforzare il fronte contro l'autonomia differenziata, senza divisioni e senza polemiche".

      "Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ieri ha affermato che purtroppo abbiamo già un'Italia che va a due velocità. Ha ragione, in realtà le velocità sono più di due. E cosa bisogna fare per non assecondare ma contrastare questa tendenza ingiusta? Evitare che le poche Regioni ricche trattengano per sé soldi pubblici che invece appartengono a tutti gli italiani, sottraendoli ai territori che più ne hanno bisogno. Lo afferma il deputato Alfonso Colucci, capogruppo M5S in commissione Affari Costituzionali. "Bisogna cioè fermare in ogni modo l'Autonomia Differenziata. E' sufficiente prendere ad esempio la regionalizzazione della Sanità, che da oltre 20 anni produce danni incalcolabili, per spiegare a Schifani e a tutto il centrodestra che l'Autonomia Differenziata è un'irresponsabile macelleria sociale. Probabilmente Schifani lo sa ma non può dirlo, come lo sa Occhiuto che però l'ha detto solo a legge approvata. Con l'Autonomia Differenziata, peraltro approvata dal centrodestra senza stanziare un solo euro per colmare le disparità sociali e territoriali, avremo un'Italia non a due ma a cinque, forse dieci velocità, dalla lepre alla tartaruga. Schifani e gli altri presidenti di Regione del centrodestra si uniscano a noi nella battaglia contro le ingiustizie che colpiranno milioni di cittadini, non solo al Sud ma anche al Centro e in parti del Nord", conclude.

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "politica"

     

     
Pubblicità


news Oggi in Italia e nel mondo

news Oggi in Calabria

Copyright © 20003-2024 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito