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Riunito Consiglio regionale su bilancio, Montuoro 'Improntato a prudenza'
Riunito Consiglio regionale su bilancio, Montuoro 'Improntato a prudenza' 20 dic 24 Sono le leggi di Bilancio della Regione Calabria, previsionale per il 2025 e pluriennale 2025-2027 gli argomenti più importanti della riunione di Consiglio regionale, presieduta da Filippo Mancuso, iniziata nel pomeriggio a palazzo Campanella. All'esame dell'Assemblea, ai primi due punti, rispettivamente, la proposta di provvedimento amministrativo, di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza su "Bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2025-2027 e approvazione del Piano degli indicatori di bilancio esercizi 2025-2027", e la proposta di provvedimento amministrativo, sempre di iniziativa della Giunta regionale, su "Documento di Economia e Finanza della Regione Calabria (Defr) per gli anni 2025-2027". All'ordine dei lavori anche l'esame e l'approvazione del Bilancio di previsione 2024-2026 dell'Agenzia Regione Calabria per le erogazioni in agricoltura. Seguirà così l'esame della proposta di "Legge di stabilità regionale 2025", e quella relativa al "Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2025-2027". Completano l'ordine del giorno l'esame della proposta di legge, di iniziativa di Gianluca Gallo, relativa alla "Interpretazione autentica della legge regionale 16 gennaio 1985, n.4 (Istituzione del difensore civico presso la Regione Calabria)" e la proposta di provvedimento amministrativo riguardante la "Nomina di quattro componenti dell'Autorità regionale per i diritti degli animali d'affezione e la corretta convivenza tra le persone e gli animali". Per quanto riguarda il Bilancio di competenza effettivo della Regione Calabria per il 2025 ammonta a circa 6,8 miliardi. Per larga parte è composto da risorse vincolate: 4,4 miliardi, pari al 64,5% per il finanziamento del servizio sanitario regionale; 454 milioni (6,7%) destinati all'attuazione dei programmi comunitari Por e Pac; 398 milioni (5,8%) per le risorse del Fondo sviluppo e coesione, nonché 706 milioni (10,3%) come fondi di natura vincolata assegnati a vario titolo dallo Stato. In questi fondi sono ricomprese le risorse Pnrr per 241 milioni, di cui 79,9 milioni di euro circa conteggiati nel perimetro sanitario. Le entrate per mutui (47,4 milioni di euro; 0,7%) sono relative al cofinanziamento a carico del bilancio regionale dei Programmi Comunitari Pr Calabria Fesr 21-27, Csr 21-27, Feampa 21-27 e Pac 14-20. Va evidenziato che nelle annualità 2026 e successive non sono ancora inserite una gran parte delle previsioni, molto consistenti, della programmazione Pr 21-27 e Psc 21-27, nonché quelle del Poc 21-27, giunto ormai alla conclusione della fase programmatoria e che sarà presumibilmente approvato dal Cipess entro il mese di aprile del 2025. "L'indirizzo dato dalla Giunta regionale per la stesura del bilancio 2025-2027, peraltro già delineato nel Documento di economia e finanza, - è scritto nella relazione di accompagnamento - è stato quello di predisporre un documento contabile improntato al principio della prudenza, al fine di tutelare gli equilibri di bilancio, far fronte ad obblighi di legge imposti dal Governo centrale, confermare gli stanziamenti già previsti per le leggi regionali di maggiore importanza (Lsu, politiche sociali, precariato, trasporti, forestazione), reperire le risorse necessarie per far fronte al nuovo contributo di finanza pubblica, anche attraverso l'applicazione di tagli lineari, ove compatibili, agli stanziamenti di quelle poste di bilancio autorizzate nell'esercizio precedente sulla base del livello di utilizzazione delle stesse negli ultimi esercizi finanziari, evitando così al momento di ricorrere alla fiscalità regionale, aumentando ulteriormente le aliquote oltre quelle già destinate al ripiano dei disavanzi sanitari". Le entrate libere da vincoli da destinare a finalità autonomamente definite dalla Regione ammontano a circa 808 milioni di euro, pari al 11,8% circa delle risorse attualmente iscritte in bilancio. Improntato a prudenza Con un'unica relazione di Antonio Montuoro (FdI) sui primi cinque punti dell'ordine dei lavori, il Consiglio regionale ha affrontato la sessione bilancio. Soffermandosi prioritariamente sul documento di economia e finanza regionale Defr 2025-2027, Montuoro lo ha definito "strumento di programmazione economico-finanziaria delle Regione Calabria, per come previsto dal principio contabile del Decreto Legislativo n. 118 del 2011 che definisce gli obiettivi della manovra di bilancio regionale, costituendo lo strumento a supporto del processo di previsione". "Una legge - ha detto ancora nella sua relazione - che contiene le linee programmatiche del Governo regionale, orienta le successive deliberazioni della Giunta e dell'Assemblea legislativa costituendo il presupposto del controllo strategico. Rappresenta, infine, lo strumento programmatico fondamentale, attraverso cui il governo regionale definisce le strategie economiche, finanziarie e di sviluppo sostenibile". Illustrando i contenuti della Legge di stabilità regionale per il 2025, Montuoro ha affermato che "va considerata tra i principali strumenti di programmazione, e quadro di riferimento finanziario. È un documento improntato alla prudenza e alla tutela degli equilibri di bilancio". Tra le varie indicazioni, il relatore alla proposta di legge ha indicato, l'art. 4 che prevede la copertura delle risorse necessarie per la disapplicazione dell'addizionale comunale sui diritti di imbarco dei passeggeri sugli aeromobili; i contributi per la realizzazione delle opere pubbliche e la dotazione di 100mila euro per coprire gli indennizzi per sinistri stradali causati da cinghiali; la sottoscrizione dell'aumento del capitale sociale della Sacal Spa e la sottoscrizione delle azioni eventualmente non optate dagli altri soci". Tra i primi ad intervenire nel dibattito, il consigliere del Gruppo Misto Antonio Lo Schiavo. Soffermandosi su quelli che ha definito "aspetti tecnici dentro ai quali sono possibili le scelte politiche. Ma rispetto alle indicazioni che vengono puntualmente comunicate alla stampa, in cui viene raccontata una Regione che ha cambiato passo, che sta incontrando la modernità, che in tre anni ha fatto la rivoluzione, rispetto all'immobilismo precedente, la narrazione non è questa". Lo Schiavo ha ricordato il dato del Pil che quest'anno registrerà uno 0,4%, accompagnato dal più alto tasso di inattività d'Europa, di giovani che non hanno un lavoro e nemmeno lo cercano. Infine, lo spopolamento di oltre 300mila calabresi previsto da qui al 2025. "Quali le strategie davanti ad un quadro del genere", si è chiesto Lo Schiavo pur riconoscendo che alcuni comparti danno segni di vitalità, "ma il quadro complessivo - ha concluso - dimostra l'assoluta incapacità di intervenire su questi trend". Analoghi toni ha usato Davide Tavernise (M5S) che ha invitato la maggioranza ad investire di più. Citando la percentuale di residenti calabresi che ogni anno lasciano la Regione per trasferirsi al Centro e Nord Italia, ha ricordato chela soglia di povertà in Calabria è in aumento, "con la maggior parte delle famiglie calabresi - ha detto - con un nucleo di due persone che lavorano costrette a vivere con una soglia di mille euro al mese. Devo constatare il fatto che abrogare una norma così importante come il reddito di cittadinanza soprattutto per le regioni del sud da parte del governo Meloni è stato veramente un azzardo anche perché non è stata sostituita nessuna forma di garanzia lavorativa di sostegno al reddito". Per la maggioranza, Pasqualina Straface (FI), ha confutato le tesi delle opposizioni. "Rispetto al quadro - ha detto - che volete dare di una Calabria che noi riteniamo che sia completamente cambiata; una narrazione diversa". Straface è poi entrata nel merito dei dati del Bilancio. "E' vero, questa Giunta ha fatto delle scelte - ha detto - e sono delle scelte che vanno sicuramente nella direzione di una narrazione diversa che si vuole dare alla nostra Regione. Lo si sta facendo con spirito di servizio, di abnegazione, ma soprattutto perché noi, oggi, abbiamo un dovere: quello di restituire fiducia ai tanti cittadini calabresi perché c'è e può esserci una Calabria migliore". In Consiglio regionale prosegue la discussione generale sulle leggi di bilancio annuali e pluriennali della Regione Calabria. Amalia Bruni (Pd), nel ricordare che quello di quest'anno è il penultimo della XII legislatura e, dunque, del governo a guida Occhiuto, ha riconosciuto la fase critica che attraversa la Calabria. "Le decisioni politiche che vengono assunte da questa maggioranza rischiano - ha detto - di compromettere seriamente il futuro dei cittadini. Continuate a dipingere la Calabria come la luna, in cui sulla faccia illuminata ci state voi e sull'altra, quella perennemente al buio ci siamo noi insieme al resto dei cittadini calabresi. Di questi grandi miglioramenti di cui parlate, nella nostra quotidianità ne riusciamo a vedere davvero poco". Contro tutti i provvedimenti di Bilancio, ha annunciato il voto contrario anche il consigliere Pd Raffaele Mammoliti che si è unito agli altri consiglieri nell'inviare gli auguri di pronta guarigione al presidente Roberto Occhiuto "sperando - ha detto - che quanto prima possa essere presente in quest'aula". Mammoliti, prima di analizzare politicamente alcune scelte del bilancio, ha fatto riferimento alla vertenza Abramo, chiusasi positivamente, "per dimostrare ancora una volta - ha spiegato - la serietà, la consapevolezza e la responsabilità politica dell'opposizione che sa valutare e distinguere sempre e riconoscere il merito". Nel prendere positivamente atto della conclusione positiva della vertenza Abramo "nella quale - ha precisato - anche il governo si è sicuramente impegnato con i diversi settori", Mammoliti ha censurato la convocazione di altre commissioni, nel corso della sessione bilancio, ponendo una questione di rispetto delle regole "che sembrerebbero banali, sembrerebbero irrilevanti, ma non lo sono, anzi denotano la concezione della cultura, dell'approccio, dell'importanza, che si attribuisce a documenti fondamentali delle vita della Regione e delle scelte economiche e sociali che si mettono in campo per affrontare le criticità e le difficoltà che ci sono". Pronta la risposta del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, che ha ringraziato Mammoliti per i consigli costruttivi dati sul bilancio, per aver lodato il presidente Occhiuto e la sua Giunta sulla definizione della vertenza Abramo, ma ha ricordato al consigliere Pd che sono già quattro o cinque anni che non viene aperta la sessione bilancio. "Una volta - ha affermato Mancuso - i bilanci si presentavano a settembre, quando non c'era la parifica della Corte dei Conti. Erano dunque tempi molto più ampi. È per questo che capita, magari che ci siano anche altre Commissioni al lavoro". Anche Antonello Talerico (Fi) ha cercato di smontare le tesi della minoranza. "La narrazione è tossica nella misura in cui si interpretano in maniera errata alcuni dati" ha detto Talerico, fornendo invece, una serie di dati che, a suo avviso, correggono la valutazione negativa delle opposizioni. Tra questi il Pil regionale "assolutamente in linea con i dati nazionali, o il trend dell'export che dal 23% di quest'anno si attesterà al 28% nel 2025 unitamente alla crescita dei livelli occupazionali". Sulla vicenda Sacal, nella discussione generale sulle leggi di bilancio è intervenuto l'Assessore con competenze tecniche di indirizzo in materia di Economia e Finanze, Programmazione strategica e indirizzi per l'attuazione degli interventi finanziati con Fondi Nazionali e Comunitari, Marcello Minenna. Lo stesso ha spiegato il suo intervento per "segnalare - ha detto - alcune questioni di metodo e di merito sulle scelte fatte. Nel metodo, mi permetto di richiamare le cose che io avrei detto e che non ho mai detto. E su questo - ha aggiunto - c'è un verbale, quello della Commissione bilancio che qualifica quello che ho segnalato e ricostruito circa la vicenda Sacal Spa". Minenna ha dedicato il suo intervento alle osservazioni ascoltate in Aula, ed ha cercato di ricostruire, come già aveva fatto in Commissione che funzione aveva e come ha operato la vicenda Sacal. Antonio Lo Schiavo (Misto) ha risposto di non aver comunque ricevuto una risposta precisa. "Nessuno ha mai messo in dubbio la legittimità della ricostruzione che l'assessore ha fatto in Commissione in merito all'utilizzo dei fondi - ha esordito Lo Schiavo - Io chiedo perché adesso serve la norma e prima no, quando nel mese di maggio e successivamente nel mese di luglio fu votata una delibera che non arrivò fino alla fine. In quel momento lì non serviva la norma, ora ci si dice che serve per accelerare". Minenna ha confermato la ricostruzione: "C'era un indirizzo di Giunta a trovare fonti di finanziamento differenti. Sono atti amministrativi e abbiamo avuto bisogno di questo tempo per trovare le soluzioni, sottoporlo alle autorità competenti. L'ho detto in Commissione bilancio e lo ribadisco qui oggi. Poi c'è una scadenza che abbiamo rispettato, perché entro il 31 dicembre - ha concluso Minenna - bisogna procedere, per 50mila euro nel 2024 e 25mila euro nel 2025". Ernesto Alecci (Pd), sull'utilizzo dei Fondi FSC "per evitare altre forme di indebitamento" si è chiesto se quelle somme fossero state utilizzate per altro, "magari avrebbero potuto portare dei vantaggi per la nostra regione, sviluppo in altri settori che avrebbero potuto non solo colmare i costi dell'indebitamento, ma anche dare maggiore serenità al popolo calabrese". "Nessuno vuole accusare l'assessore Minenna - ha detto nel suo intervento il capogruppo Pd Domenico Bevacqua - Noi però abbiamo la visione di non considerare la regione Calabria, o Fincalabria il bancomat per operazioni legate alla Sorical, alla Sacal, o ad altre cose. Il compito della Regione è quello di promuovere, stimolare le politiche industriali, le attività produttive, non di diventare il bancomat di queste operazioni, perché se dovessero andare male tra quindici anni saranno i cittadini calabresi a pagarne le conseguenze". Ha chiuso il dibattito il relatore delle leggi di bilancio con una serie di risposte ai rilievi delle opposizioni.
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