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      Consiglio regionale approva rendiconto per l'esercizio 2022 e altro

       

       

      Consiglio regionale approva rendiconto per l'esercizio 2022 e altro

      27 nov 23 Il Consiglio regionale ha avviato il dibattito sul tema dei cambiamenti climatici e il dissesto idrogeologico presente in Calabria. Ha aperto gli interventi il capogruppo regionale Pd Domenico Bevacqua che ha definito l'argomento un punto fondamentale per le sorti della Calabria. "Sarebbe stato sbagliato - ha detto Bevacqua - dopo gli eventi alluvionali dell'Emilia e della Toscana non trattare questo tema". Il capogruppo Pd ha informato l'Aula della presentazione di una proposta di legge volta all'istituzione di un osservatorio sui cambiamenti climatici, "per riunire risorse, competenze e professionalità - ha spiegato - con programmazioni concrete e quanto mai necessarie per salvaguardare il nostro territorio. Ma c'è bisogno del contributo di tutti". Dai banchi della maggioranza, il capogruppo Lega-Salvini Giuseppe Gelardi ha dato atto della realtà di una situazione "che è sotto gli occhi di tutto. E la Calabria - ha detto - è la più esposta al problema, sia sulle aree costiere che nel dissesto del territorio nel suo complesso". Altra cosa sono i cambiamenti climatici che Gelardi ha definito una problematica da affrontare su scala globale, "perché a poco può servire limitare le emissioni in una sola parte del pianeta". Amalia Bruni (Pd) si è soffermata sui motivi della richiesta di intervenire sul tema, "non perché sia di moda, ma perché impatta nella vita delle persone. La sfida - ha aggiunto - è quella di un cambiamento indifferibile che richiede scelte necessarie. Dobbiamo entrare nell'ottica della prevenzione e della programmazione. È l'unica sfida che possiamo intraprendere". Ha concluso gli interventi il capogruppo della Lista De Magistris Ferdinando Laghi che ha lanciato alcune idee rispetto alla domanda emersa in conferenza dei capigruppo, cioè come la Regione può intervenire nei cambiamenti climatici e sul dissesto idrogeologico. Ha chiuso il dibattito il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto che ha innanzitutto ringraziato il Consiglio regionale per aver accolto la richiesta della minoranza. "Non mi sono mai iscritto nell'elenco di quelli che negano l'effetto dei cambiamenti climatici - ha detto Occhiuto - ma vorrei che la stessa sensibilità ci fosse nel sistema delle Autonomie locali. Ci sono Sindaci che manifestano grande sensibilità, altri che si non dimostrati meno attenti al problema". Tra le Riforme ricordate dal presidente della Regione quella che ha interessato la Protezione civile regionale. "Grazie a quella riforma - ha detto - oggi abbiamo una Protezione civile per efficiente e più performante. Una organizzazione che ci è invidiata dalle altre Regioni italiane, che si segnala per operosità e capacità. Condivido molte delle proposte che la minoranza ha fatto. Buona l'idea dell'Osservatorio. Facciamolo, ma sarebbe opportuno riprendere anche una vecchia idea avanzata tempo fa dal consigliere Bevacqua, anche per ripopolare le aree interne della Regione. Anche queste sono iniziative - ha sottolineato Occhiuto - che per quanto riguarda il Governo regionale sono ben accette". "Se anche le istituzioni facessero tutto quello che devono fare - ha aggiunto il presidente della Giunta regionale - non sarebbe abbastanza. Perché il problema è stata l'antropizzazione del territorio che c'è stata negli ultimi decenni. Laddove non c'è più l'uomo, soprattutto nei centri più interni del nostro territorio, non c'è più nessuno che fa la manutenzione del territorio. Spendiamo risorse per fronteggiare fenomeni avversi che se li avessimo spesi nella prevenzione avremmo risparmiato molto di più". Occhiuto ha quindi fatto una panoramica delle scelte fatte che hanno portato all'implementazione della spesa. "C'è moltissimo da fare. Ci sono tante attività che vanno svolte per consolidare una cultura ambientale che non sempre c'è stata - ha concluso Occhiuto citando il caso del Piano del Parco della Sila che ha ricevuto le proteste dei Sindaci e delle comunità -. Ci ho parlato e ora anche loro sono persuasi che quella parte della Regione vada sviluppata secondo altri valori".

      Approvato rendiconto 2022

      Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza i "Rendiconto Generale e Rendiconto Consolidato relativi all'esercizio finanziario 2022". Quindi ha approvato all'unanimità anche la proposta di legge, firmatari i consiglieri, Filippo Mancuso, Giuseppe Gelardi, Pietro Raso e Pietro Molinaro, tutti del gruppo Lega Salvini, recante "Disposizioni per l'inclusione sociale, la rimozione delle barriere e il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni e la piena accessibilità delle persone sorde alla vita collettiva". Sulla relazione di Molinaro è intervenuto Giovanni Muraca (Pd), che "da figlio di genitori sordi, nipote di persone sorde, cugino di persone sorde, in coerenza con la premessa fatta all'atto del suo insediamento di operare con lealtà nei confronti dei calabresi", ha annunciato il voto favorevole del gruppo Pd, e comunicato nel linguaggio dei segni la sua decisione alle persone affette da sordità che seguivano i lavori del Consiglio regionale. Approvate con l'autorizzazione al coordinamento formale le "Modifiche alla legge regionale n. 17/2005 (Norme per l'esercizio della delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo) e le "Modifiche e integrazioni alla legge regionale 47/2009, recante (Tutela e valorizzazione degli alberi monumentali e della flora spontanea autoctona della Calabria)". Su richiesta dell'assessore all'Agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione, aree interne e minoranze linguistiche, Gianluca Gallo è stato inserito l'esame della proposta di legge recante "Modifiche alle leggi regionali n. 20/1992 e n. 25/2013. Disposizioni in materia di Forestazione". "Attraverso un emendamento - ha spiegato Gallo - i lavoratori dei Consorzi di Bonifica, dal primo dicembre 2023 saranno trasferiti a Calabria Verde, nel settore forestale. Analogo provvedimento riguarderà i lavoratori della cosiddetta legge 15, che fanno parte del comparto del precariato, di essere trasferiti, su base volontaria, con contratto idraulico-forestale a giornate, sempre a Calabria Verde, in base al contributo storicizzato finora erogato ai Comuni presso i quali prestano servizio". La seduta si è chiusa con l'approvazione con l'autorizzazione al coordinamento formale dell'Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2023-2025. Sul punto sono intervenuti per la minoranza i consiglieri Ernesto Alecci e Amalia Bruni (Pd) ai quali ha risposto il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto. "In risposta alle sollecitazioni dei due consiglieri vorrei tranquillizzare - ha precisato -. La norma che cancella la sospensione delle procedure esecutive in sanità è una norma che ho proposto io, tramite qualche parlamentare al Governo, insieme alla norma che prevede la proroga del Decreto Calabria e la possibilità di utilizzare, in deroga alle regole che riguardano l'edilizia sanitaria, i 58 mln di euro disposti dallo stesso provvedimento". Rinviati i punti riguardanti le nomine, rispettivamente, del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria, e quella del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato.

      Premialità a ditte vittime di mafia

      Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato la proposta di legge presentata unitariamente dal presidente dell'assemblea Filippo Mancuso e da tutti i gruppi, su "Premialità nelle procedure di aggiudicazione di contratti pubblici per le imprese resistenti alla criminalità organizzata". "Una legge - ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto - che intende promuovere una discussione anche a livello nazionale sulle modalità per intervenire sul codice degli appalti a vantaggio delle aziende e degli imprenditori che denunciano. Siamo stanchi di registrare nel dibattito nazionale sui temi del contrasto alla 'ndrangheta l'assenza di strumenti eccezionali per stare a fianco di chi denuncia. E ci fa essere credibili come istituzioni quando chiediamo agli imprenditori, alle imprese di denunciare questi fenomeni". Occhiuto ha evidenziato il lavoro di grande sollecitazione svolto dall'imprenditore Antonino De Masi, da anni sotto scorta dopo avere denunciato il racket. "Mi ha chiesto - ha detto - di fare da promotore di questa legge, ma ho ritenuto che fosse il Consiglio nella sua interezza ad assumere un impegno in questa direzione, anche se la proposta è totalmente di De Masi. Il racconto che devono fare le istituzioni è quello di una Regione che sa ribellarsi ai poteri criminali che forniscono uno spot terribile a quelli che vogliono danneggiare la Calabria. Noi dobbiamo svolgere il nostro dovere di Amministratori contrastando in ogni modo le infiltrazioni di possibili poteri criminali, che hanno ormai i loro centri di gestione lontano dalla Calabria". Occhiuto, che ha ricordato di aver fatto modificare la legge sulla valutazione delle liste dei candidati ha annunciato di aver chiesto all'assessore Pietropaolo di fornire alla Direzione investigativa antimafia anche i dati delle Aziende ospedaliere e sanitarie della Calabria. "E' bene - ha sostenuto il governatore -che ci sia un controllo da parte di chi ha strumenti per esercitare questo controllo. Abbiamo stipulato protocolli con Guardia di finanza e Carabinieri. Ma non basta. Chi è parte del gruppo dirigente della Calabria deve dimostrare di saper stare vicino a quelle persone che hanno avuto il coraggio di denunciare la 'ndrangheta. Qualcuno ha detto che su questa legge c'è il rischio impugnativa del Governo perché non corrisponde con quanto previsto nel Codice degli appalti. Comunque servirà per discuterne a livello nazionale". La proposta di legge è stata firmata dal presidente dell'assemblea Filippo Mancuso (Lega) e da Giacomo Crinò (Forza Azzurri), Michele Comito (FI), Giuseppe Graziano (Udc), Giuseppe Gelardi (Lega), Francesco De Nisi (FdI), Ferdinando Laghi (Lista De Magistris), Giuseppe Neri (FdI) Antonio Lo Schiavo (Misto) Domenico Bevacqua (Pd) , Davide Tavernise (M5S). Al dibattito erano intervenuti, Amalia Bruni (Pd) che pur nella consapevolezza dei limiti della legge ha definito importante la prospettiva di "smuovere il Governo nazionale che su queste tematiche che - ha detto - hanno travalicato la Regione Calabria perché imprenditori sofferenti esistono da tutte le parti d'Italia". Fiducioso che possibili competenze statali non tarpino le ali alla legge calabrese si è detto Ferdinando Laghi (Lista De Magistris). "Spero che la legge - ha detto che - abbia una ricaduta operativa pratica. Sarebbe opportuno - ha suggerito - seguirla nel tempo per verificare le ricadute sulla operatività quotidiana di quegli imprenditori che con coraggio si sono opposti alla criminalità organizzata".

      "Consapevoli che la solidarietà verso chi affronta sacrifici per promuovere sviluppo e subisce intimidazioni da sola non basti, è necessario che le Istituzioni adottino contromisure efficaci. Ed è ciò che ha fatto il Consiglio regionale, approvando il disegno di legge 'De Masi' che introduce delle premialità per le imprese vittime della criminalità. Si danno strumenti di certezza alle scelte di legalità degli imprenditori che denunciano". Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso. "Il Consiglio regionale - aggiunge - approvando a giugno la legge sul progetto 'Liberi di Scegliere' per attivare un percorso educativo assieme alle scuole di ogni ordine e grado e dare speranze di futuro ai minori coinvolti in contesti di 'ndrangheta e approvando la legge 'De Masi', contrappone al disvalore assoluto rappresentato dalla mafia i valori della legalità e dell'etica pubblica".

      Tutti i Forestali in Calabria Verde

      "È inaccettabile che nello stesso comparto, quello dei forestali, ci siano lavoratori di serie A e di serie B. È inaccettabile che ci siano lavoratori che non percepiscono stipendi da 4/5 mesi. Oggi con questa norma evitiamo di tenere in vita un sistema ibrido che si è consolidato nel corso degli anni, secondo cui alcuni operai forestali stanno in capo a Calabria Verde e altri ai Consorzi di Bonifica: un sistema che ha generato il collasso degli stessi Consorzi". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenendo in Consiglio regionale in merito alla proposta di legge sulla forestazione. "Oggi - ha aggiunto - decidiamo di trasferire tutti questi lavoratori in Calabria Verde. E questo perché sarebbe assurdo avere nella nostra Forestazione una doppia gestione e soprattutto perché questo governo regionale vuole da un lato stabilizzare i precari e dall'altro anche programmare nuove occasioni di lavoro. Abbiamo fatto tantissimi concorsi in Regione, assumendo tanti lavoratori e ne faremo ancora, ma non possiamo accettare che in uno stesso comparto ci siano tali differenze di trattamento".

      "Con il voto favorevole dell'Aula, si chiude un calvario per centinaia di lavoratori e si apre una pagina nuova per la forestazione calabrese. Con il sì del Consiglio regionale, è stata approvata la proposta di legge - firmatari i consiglieri Comito, Crinò, De Nisi, Gallo, Gelardi, Graziano e Neri - attraverso la quale si punta a garantire stabilità occupazionale ad operatori che passeranno alle dipendenze dell'azienda Calabria Verde". E' quanto si legge in una nota della Regione. "Si tratta di una misura importante, per molti versi storica" ha affermato l'assessore regionale all'Agricoltura Gianluca Gallo, che oltre ad essere tra i proponenti dell'iniziativa ne ha anche illustrato i contenuti davanti al Parlamento regionale. "Grazie alla determinazione ed alla lungimiranza del presidente Occhiuto, insieme al collega delegato al lavoro, Giovanni Calabrese, e con il sostegno di tutta la Giunta - ha aggiunto Gallo - nel confronto costruttivo con i sindacati ed anche con le forze di opposizione in Aula siamo riusciti a tagliare un traguardo che sembrava irraggiungibile, per di più senza gravare sulle finanze regionali". "Nello specifico, grazie alla legge di fresca adozione, a costi invariati per le casse della Regione - prosegue la nota - sarà possibile trasferire alle dipendenze di Calabria Verde, con contratti a tempo determinato, i lavoratori rientranti nel bacino della Legge 15/2008, circa 514 unità oggi impiegati in alcuni Comuni calabresi e presso l'Ente Parco nazionale del Pollino e da destinare ora allo svolgimento di attività esecutiva di cantieristica forestale, lotta attiva agli incendi boschivi e contrasto al dissesto idrogeologico". "Si sanano ingiustizie ataviche - ha infine evidenziato l'assessore Gallo -, si offrono soluzioni occupazionali, si tutela il grande patrimonio della forestazione calabrese: un modello virtuoso da replicare per garantire giustizia sociale e sviluppo sostenibile".

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      "L'approvazione all'unanimità del Consiglio regionale della proposta di legge n.151/12: 'Disposizioni per l'inclusione sociale, la rimozione delle barriere e il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni e la piena accessibilità delle persone sorde alla vita collettiva' di cui sono stato proponente insieme ai consiglieri della Lega Mancuso, Gelardi e Raso, contribuisce e permette di poter accedere al sistema educativo superando le difficoltà, e di mettere in collegamento fra loro le persone". Lo afferma il consigliere regionale Pietro Molinaro relatore della Legge. "Ringrazio - prosegue - tutti coloro che hanno partecipato con competenza e spiccata sensibilità sociale, a costruire un avanzato impianto legislativo ad iniziare dai rappresentanti dell'Ens oggi con grande soddisfazione presenti in Consiglio regionale, i componenti della commissione consiliare sanità, i colleghi della commissione bilancio e del Consiglio regionale. Giungere a questo risultato, era un diritto delle persone e un dovere delle Istituzioni. Sono dodici articoli per abbattere una barriera sociale e consentire, attraverso la diffusione e l'acquisizione della lingua italiana dei segni e della lingua dei segni italiana tattile, alle persone sorde, sordocieche, con disabilitą uditiva in generale, con deficit di comunicazione o di linguaggio di potersi inserire senza problemi nel mondo del lavoro o partecipare alla vita economica e sociale della propria comunità. Un impegno, in collaborazione con il Comitato regionale per le comunicazioni, ad allargare gli spazi di partecipazione con il coinvolgimento delle emittenti televisive private locali e con la sede regionale Rai della Calabria. Ma anche - conclude Molinaro - le Università, l'Ufficio scolastico regionale, gli ordini professionali, le associazioni professionali degli interpreti di lingua dei segni italiana, nonché gli enti del Terzo settore che svolgono funzioni di ricerca, formazione, progettazione ed erogazione di servizi nell'ambito della disabilità sensoriale promuovendo un linguaggio recettivo e produttivo. L'impegno di spesa è di 40 mila euro per ciascun esercizio dal 2023 al 2025".

      "Oggi è una giornata importante per il Consiglio regionale della Calabria ed anche per tutti coloro che operano in un territorio a volte difficile come il nostro. Con l'approvazione all'unanimità del disegno di legge 'De Masi' la politica e le istituzioni hanno dimostrato di essere fattivamente al fianco delle imprese che lavorano nella legalità e si oppongono alla protervia mafiosa". Ad affermarlo è il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Michele Comito, il quale, è scritto in una nota, "rimarca il grande valore, concreto e simbolico allo stesso tempo, del provvedimento appena approvato dal consesso regionale che prevede premialità nelle procedure di aggiudicazione di contratti pubblici per le imprese che resistono alla criminalità organizzata". "Lo Stato, nelle sue varie articolazioni - conclude Comito - dimostra ancora una volta la sua presenza, e la politica si pone doverosamente al servizio del cittadino e dell'imprenditore che non molla, non indietreggia, per affermare i principii di legalità ed il diritto a lavorare nella propria terra. A nome del gruppo di Forza Italia, non posso che ringraziare l'imprenditore Nino De Masi per ciò che rappresenta e per lo stimolo che ha offerto al dibattito pubblico su un tema così importante".

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