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      Candidato PD Lombardia offende Calabria, scoppia la bufera: lasciaci stare

       

       

      Candidato PD Lombardia offende Calabria, scoppia la bufera: lasciaci stare

      08 feb 23 Infuria la polemica dopo che il candidato del centrosinistra, del PD e dei M5S, alla presidenza della Regione Lombardia in una tv locale, "TeleLombardia". ha dichiarato che "la Lombardia non è come la Calabria, è una Regione con grandi potenzialità, un sacco di gente che si dà da fare e tanto impegnata in progetti sociali e culturali". Affermazioni gravissime che vanno oltre la discriminazione e il razzismo e che hanno sollevato le giuste proteste di tutta la politica, e non solo, a cominciare dal Governatore Occhiuto, a cui sono seguite le altre prese di posizione. In serata, però, sono arrivate le scuse del candidato del centrosinistra in un video in cui afferma: "Volevo chiedere scusa per un'espressione che mi è uscita un po' infelice questa mattina in una trasmissione televisiva". "È sembrato, e questo perché l'ho detta male io - spiega Majorino - che mi potessi riferire ai cittadini calabresi, alla loro voglia di fare e ai loro talenti, assolutamente". Agli "amici calabresi" Majorino assicura che non intendeva offendere le loro "creatività e forza" e anzi "credo che Lombardia e Calabria debbano collaborare ancora di più per buone politiche di sviluppo, culturali e sulla sanità per tutti". Ma "detto questo - conclude - ho sbagliato e chiedo scusa". In serata il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto accetta le scuse con un messaggio su Twitter e aggiunge "Ho visto il video di Pierfrancesco Majorino. Bene le scuse alla Calabria del candidato alla presidenza della Regione Lombardia. Per me la polemica si chiude qui". "Certo - aggiunge Occhiuto - non so se le scuse di Majorino saranno accettate anche dai tantissimi calabresi che vivono e votano in Lombardia". Pubblichiamo, per completezza d'informazione, la dichiarazione in video e le prese di posizione a seguito dell'improvvida uscita.

      Il video della dichiarazione (premi sul triangolino per vedere)

      Le prese di posizione avvenute in giornata:

      Occhiuto: Lascia la politica e vai a "lavurà"

      "Stavo lavorando e mi sono fermato perché mi hanno portato questo video...". Comincia così il video, postato su Facebook, con cui il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto replica al candidato del centrosinistra in Lombardia Pierfrancesco Majorino, che parlando in televisione ha detto che "la Lombardia non è la Calabria, è una Regione con grandi potenzialità, un sacco di gente che si dà da fare e tanto impegnata in progetti sociali e culturali". "Ma questo è proprio scemo - ribatte Occhiuto - questo tale è candidato alla presidenza della Regione ma soprattutto è un cretino" perché "non sa che anche la Calabria, come la Lombardia, ha tante opportunità e possibilità con persone che vanno a lavorare e che meritano rispetto, anche il suo". Occhiuto conclude rivolgendosi a Majorino nel dialetto lombardo: "Come dicono i miei amici lombardi, lascia stare la politica e vai a lavurà".

      Ronzulli: Majorino discrimina

      "Il signor Majorino, nel suo delirio propagandistico, discrimina una regione intera e svela il vero volto della sinistra: sostiene di essere contro l'autonomia differenziata, ma in realtà è il primo ad offendere quelle zone del Paese che più di altre meritano di ottenere slancio, occasioni e risorse, proprio grazie al provvedimento del centrodestra. Un candidato così è inadatto a governare la Lombardia, non solo per manifesta incapacità, ma anche perché manca di rispetto alla Calabria, ai suoi cittadini e a tutti coloro che sono stati costretti ad emigrare al Nord per lavorare. Dimentica, il candidato della sinistra, che qui da noi ci sono tantissimi Calabresi, tantissimi meridionali, che hanno fatto grande la nostra terra. E se oggi la Lombardia è la regione più produttiva del Paese, la locomotiva d'Italia, è anche grazie a chi ha lasciato la sua terra, i suoi affetti, le sue radici, per venire qui a dare una mano e a renderci orgogliosi di ciò che siamo e di ciò che possiamo esibire anche all'estero". Così, la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli, in replica alle parole di Majorino, che ha sostenuto come "la Regione Lombardia non fosse la Calabria".

      Nesci: majorino ignorante

      "L'eurodeputato Pierfrancesco Majorino si è dimostrato un ignorante politico, poiché evidentemente ignora quanto la Calabria sia una regione laboriosa, ricca di eccellenze, di storia e di esempi positivi". Così in una nota dell'eurodeputato di Fratelli d'Italia- Ecr Denis Nesci in seguito alle parole di Pierfrancesco Majorino. "Una superficiale e surreale posizione di un personaggio politico lontano dalla realtà che offende con becera leggerezza una grande comunità, le cui grandi professionalità ricoprono ruoli di primo piano nel panorama nazionale e non solo", prosegue Nesci. "Da parte della sinistra e' la dimostrazione della mancanza di stile, di contenuti e di rispetto; pertanto rivolgo un appello a tutti gli elettori 'calabresi' in Lombardia: votate per il centrodestra e per Fratelli d'Italia, per assicurare un futuro di buon governo alla vostra regione, ma nel rispetto di tutte le identità e le specificità che compongono la nostra splendida Patria", conclude l'eurodeputato.

      Mangialavori: non bastano le scuse

      "Il candidato Majorino ha perso una ottima occasione per tacere. Il suo paragone è infausto, vergognoso ed offende non solo i calabresi ma tutti gli italiani. Majorino mostra di non conoscere la splendida realtà della regione Calabria, che non solo vanta un patrimonio artistico e culturale che tutto il mondo ci invidia, ma un tessuto imprenditoriale di tutto rispetto, menti capaci, lavoratori dediti e laboriosi che hanno fatto grande anche la regione Lombardia e non solo. Non basta ora chiedere scusa e dire ho sbagliato, troppo facile. Così come è troppo facile stracciarsi le vesti contro l'autonomia differenziata, in nome di una Italia unica e indivisibile, e poi lanciarsi in paragoni che di fatto svelano il vero pensiero della sinistra. La regione Calabria ha grandi potenzialità, così come molte regioni del Sud. Con il progetto di autonomia differenziata che il centrodestra vuole mettere in atto, avrà risorse e mezzi per esprimerle appieno. Questa è la differenza tra noi e loro". Così in una nota Giuseppe Tommaso Mangialavori, presidente della commissione Bilancio alla Camera e coordinatore Fi della regione Calabria.

      Sofo: Calabresi contribuiscono a ricchezza Lombardia

      "Le dichiarazioni di Pierfrancesco Majorino sulla Calabria sono frutto di pregiudizi dettati da ignoranza. Per liberarsene lo invito volentieri a venire a visitare con me la Calabria affinché si renda conto dell'immenso patrimonio storico, culturale e umano di questa terra, il cui potenziale è ostacolato dalla mancanza di infrastrutture, servizi e in generale investimenti che hanno costretto in tantissimi, a partire dai miei genitori, a emigrare al Nord dove oggi contribuiscono con il loro lavoro alla ricchezza proprio di regioni come la Lombardia". Lo afferma, in una dichiarazione, l'europarlamentare di Fratelli d'Italia, Vincenzo Sofo. "Se Majorino fosse un politico lungimirante - aggiunge Sofo - capirebbe che lo sviluppo della Calabria, le cui potenzialità contrariamente a quanto dice sono enormi, dovrebbe essere una priorità della nostra Nazione. E questo in primis per la posizione geografica che ricopre e che la rende un naturale perno dell'Italia nel Mediterraneo e in Africa, area dalla quale dipende il futuro economico e geopolitico del nostro Paese. A partire dall'approvvigionamento energetico necessario alle nostre aziende e ai nostri cittadini, compresi quelli lombardi".

      Antoniozzi: Majorino offende la Calabria, si ritiri

      "Enrico Letta non faccia come Enrico VIII e faccia ritirare Maiorino dopo le gravi offese alla Calabria rese pubbliche dal presidente Occhiuto". Lo afferma l'on Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera. "Come calabrese - prosegue - e come italiano inorridisco davanti a chi afferma che la Lombardia non è la Calabria riportando l'orologio della storia indietro dì 70 anni. l'Italia è una - dice Antoniozzi - da Bolzano a Trapani e queste dichiarazioni sono offensive per centinaia di migliaia di calabresi che amano la Lombardia e l'hanno resa grande".

      Loizzo: Majorino si ritiri dopo offese

      "Le offese dì Maiorino ai calabresi sono inaccettabili: deve ritirarsi dalla competizione elettorale". Lo afferma l'on Simona Loizzo deputato della Lega. "I calabresi hanno fatto ricca la Lombardia con il lavoro onesto profuso in tantissimi anni - dice Loizzo - raggiungendo vette straordinarie. Maiorino ha offeso l'unita nazionale che dice di voler difendere e bene ha fatto il presidente Occhiuto a ricordargli le sue colpe. Il PD non può più sostenere un simile candidato alla Regione - conclude Loizzo - per cui chiediamo un passo indietro"

      Malpezzi: da Majorino scuse

      "Un uomo che sbaglia una frase, lo riconosce e chiede scusa dimostra quello che è: una persona lontana dall'arroganza e pronta a costruire. Possiamo dire lo stesso di chi lo sta attaccando strumentalmente? Forza Pier! @pfmajorino". Così su Twitter la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.

      Gallo: In Calabria operano 160.000 imprese

      “Majorino, candidato del centro sinistra a presidente della Regione Lombardia oggi ha affermato che la Lombardia non è la Calabria. Ha grandi potenzialità, un sacco di gente che si dà da fare. Tante persone impegnate nel territorio in progetti sociali, culturali...”. Ad affermerlo l'arch. Vincenzo Gallo già assessore al Welfare del Comune di Cosenza. “Anche se ha poi chiesto scusa, Majorino -spiega Gallo- fa emergere che è opinione diffusa non solo al nord e nella Lega che a Sud c'è solo mafia e c'è un deserto produttivo. In Calabria, pur essendo una delle regioni in maggior ritardo di sviluppo e con uno dei tassi di disoccupazione più alti in Europa, operano in una situazione molto difficile circa 160.000 imprese appartenenti a tutti i settori, soprattutto micro e piccole. Allo sviluppo della Lombardia e di altre regioni settentrionali inoltre concorrono da decenni migliaia di emigrati calabresi che meritano rispetto anche perchè alle elezioni votano”.

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