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Fenea Uil: Su PNRR dati allarmanti, si rischia il fallimento, seve monitoraggio
Fenea Uil: Su PNRR dati allarmanti, si rischia il fallimento, seve monitoraggio 20 apr 23 "Sono allarmanti i dati sui fondi Pnrr che emergono dallo studio realizzato dall'Autorità nazionale anticorruzione e Openpolis che ha analizzato tutti i bandi finanziati dal Pnrr fino ad oggi. Tanti gli elementi di criticità sui quali sarebbe quanto mai opportuno um risolutivo intervento del Governo, e che vanno al di là dei gravi e noti ritardi sin qui accumulati nell'attuazione delle misure: scarsa trasparenza, troppi i soggetti attuatori, soprattutto nel Mezzogiorno, che non sono in grado di attuare gli interventi per le gravi deficienze tecniche e strutturali. Il monitoraggio evidenza una situazione a dir poco disarmante". E' quanto afferma Maria Elena Senese, segretario generale della FenealUil Calabria. "Rispetto alla linea concordata in Europa - aggiunge Senese - ad oggi la percentuale di completamento delle riforme si assesta al 67,29% (oltre 11 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni del I trimestre 2023: 78,55%). Ancora più marcato e grave il ritardo relativo al completamento degli investimenti: 27,93% la percentuale ad oggi, a fronte del 43,76% prevista sempre per il I trimestre. Il fallimento del Pnrr segnerebbe il fallimento di importanti obiettivi di modernizzazione del Paese a partire dalle transizioni gemelle, ecologica e digitale per non parlare poi della riqualificazione della patrimonio scolastico. Non avremmo dovuto chiedere più tempo, ma più strumenti per riqualificare la manodopera e per politiche industriali in grado di aiutare le imprese. La messa in sicurezza dell'edilizia scolastica rientra nelle missioni del Pnrr". "Per la Calabria - sostiene la segretario generale regionale della FenealUil - sono stati messi a disposizione oltre 90 milioni di euro, per la copertura finanziaria di circa 40 interventi, cui vanno ad aggiungersi le risorse aggiuntive messe a disposizione dal ministero dell'Istruzione per coprire 21 progetti. Questa dote potrebbe risolvere diversi problemi e rendere le scuole calabresi, almeno quelle rientrati nei finanziamenti, più innovative, sicure, inclusive e sostenibili. Il condizionale, però, è d'obbligo. I comuni e gli altri enti territoriali potrebbero da subito avviare la definizione delle progettazioni e delle procedure di appalto dei lavori. Ma, il cosiddetto sistema dei bandi competitivi non garantisce ai comuni, soprattutto a quelli più piccoli, tanti dei quali sono in dissesto o predissesto, di poter partecipare con le stesse modalità di quelli più organizzati, finendo per allargare il divario già esistente fra il Nord e il Sud del Paese. Per noi rappresenta un errore enorme bypassare totalmente le Regioni nella spesa del Pnrr. Le amministrazioni regionali, grazie alla loro dotazione organica, hanno una capacità molto più elevata, rispetto a quelle delle amministrazioni comunali, per organizzare la spesa di questi fondi e riuscire a metterli a terra concretamente senza dispersioni o rallentamenti pericolosi". "Ad oggi, invece - sostiene ancora Senese - le Regioni non riescono neanche a monitorare i progetti in essere. Sarebbe opportuna, anzi necessaria, la creazione di una struttura speciale col compito di monitorare tutti gli interventi del Pnrr localizzati in Calabria, in supplenza dello Stato, per dare una mano a tutti i comuni che sono sprovvisti di tecnici esperti anche sul fronte della progettazione e della partecipazione ai bandi".
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