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      Elezioni: commenti e dichiarazioni dei candidati

       

       

      Elezioni: commenti e dichiarazioni dei candidati

      12 set 22 "Stia serena, la deputata Wanda Ferro, che la gente ha ormai ben compreso come la sua presenza in Parlamento sia stata sterile e improduttiva. Evanescente, oserei dire. Non ha insomma portato alcun giovamento al capoluogo. E meno che mai alla provincia catanzarese". Lo afferma il segretario cittadino di Catanzaro del Partito Democratico Fabio Celia "a difesa - é detto in un comunicato - del suo partito dopo la risposta di Fratelli d'Italia, a cui il Pd aveva imputato di aver 'catapultato' in Calabria da fuori regione candidati alla Camera e al Senato". "La prova dell'inconsistenza politica di Ferro - aggiunge Celia - è inconfutabilmente fornita dal fatto che l'esponente meloniana, sapendo di perdere le elezioni del prossimo 25 settembre nel collegio uninominale-maggioritario numero 3 di Catanzaro, ha ottenuto in modo capriccioso il paracadute della candidatura al proporzionale. Se ne faccia una ragione sin da ora, dunque. All'uninominale, sarà battuta. Perché i cittadini del territorio hanno constatato che da Ferro non hanno avuto impegno, né risposte ai tanti problemi da cui sono ingiustamente afflitti. È il motivo per cui, forse, è stata protetta, per così dire, per garantirle un'elezione sicura. Ma, ripeto, i cittadini bocceranno di sicuro Ferro nel vero confronto diretto nelle urne al proporzionale, considerato come sul collegio premieranno l'impegno, la costanza e la passione, del vicesindaco di Catanzaro, Giusy Iemma".

      "Porre al centro la dignità della persona e la sua credibilità. Il senso del fare, il senso del bene comune". Così Oreste Gualtieri, candidato al Senato nel collegio plurinominale della Calabria con "Noi Moderati", la coalizione di centrodestra che raggruppa "Noi con l'Italia", "Italia al Centro", "Coraggio Italia" e Udc. "Voglio creare, diffondere e condividere - aggiunge Gualtieri - una visione ispiratrice, creare entusiasmo e motivazione attraverso l'arte della comunicazione; trasmettere fiducia e credibilità, una vera e propria 'cultura del noi', in cui nessuno è migliore dell'altro e tutti operano per lo scopo e il bene comune. 'Noi Moderati' é una colazione che mette insieme identità, valori, storie diverse che si accomunano rispetto ad una visione, ma dove ognuno porta il proprio contributo. Questa è la nostra forza, forza di fare associazione, forza di mediare e di spiegare. E sono proprio le diversità dei partiti che si trasformano in positività. Se si vuole assicurare il vantaggio competitivo, si deve rinforzare la catena del valore e, per far questo, è necessario prestare la massima attenzione agli uomini, ovvero al fattore umano, alla capacità di soddisfare i bisogni umani di riconoscimento e vivere in linea con i propri valori, in parole povere a rinforzare l'autostima delle persone. Penso che la saggezza, l'intuito e l'esperienza di questa nostra coalizione, di questi nostri uomini politici, sta proprio nel mettere insieme modi e visioni opposte dei rispettivi partiti, capire che sono proprio le diversità le vere ricchezze di questa nostra coalizione per ritornare a governare il nostro territorio".

      "Bisogna rinnovare il parco tecnologico dell'ospedale dell'Annunziata di Cosenza, con un ammodernamento strutturale completo". Lo afferma, in una dichiarazione, Simona Loizzo, candidata al collegio plurinominale della Camera per la Lega. "Sono diverse - aggiunge Loizzo - le necessità di questo hub e sono tutte connesse alla somministrazione di cure e interventi di alta specialità. La dimensione regionale dell'Annunziata impone di velocizzare le scelte e su questo siamo convinti che il presidente Occhiuto darà le giuste risposte. La dimensione strategica dell'Annunziata, che raccoglie pazienti da tutta la provincia, richiede un radicale intervento che sia da supporto alle eccellenze mediche presenti e che eviti liste di attesa lunghe per gli utenti. Reparti come chirurgia toracica, urologia, neuroradiologia, radiologia e neurochirurgia hanno necessità impellenti da colmare. Rivolgiamo questo appello alla Regione per soluzioni rapide e corrispondenti ai fabbisogni di questo grande ospedale".

      "Se vogliamo proseguire sul percorso avviato ed utilizzare in maniera efficace le risorse del Pnrr per il Mezzogiorno e per i nostri territori è necessario dare forza al progetto politico del Partito Democratico per il governo del Paese". Così, in una nota, Mimmo Battaglia, candidato alla Camera per il collegio uninominale Reggio-Locri all'indomani del lancio della "Carta di Taranto", il Manifesto per il Sud sottoscritto dal Pd e dal segretario del partito, Enrico Letta. "Tra gli obiettivi strategici per il rilancio del Mezzogiorno - aggiunge Battaglia - il Manifesto propone 'che entro il 2024 si assumano, con procedure trasparenti, 300 mila dipendenti nelle amministrazioni centrali e negli enti territoriali e che successivamente, fino al 2029, si proceda con l'immissione di almeno 120 mila nuovi dipendenti all'anno, per un totale di 900 mila nuove assunzioni. Siamo convinti che fare ripartire il Sud, in particolare in questo momento di rilancio post pandemico, significa fare ripartire l'intero Paese. Ed in questo senso la spesa dei fondi del Pnrr risulta un'occasione storica da non lasciarsi sfuggire. Il Partito Democratico dimostra di essere l'unica forza politica che tiene davvero al rilancio del Mezzogiorno. Un voto a questa destra populista ed antieuropeista rischierebbe di mandare all'aria questo programma. E' il tempo della responsabilità e noi come democratici siamo già al lavoro per tramutare in opere i programmi che abbiamo condiviso in questi anni e che, grazie all'autorevolezza dei nostri amministratori in tutto il Sud, sono stati finanziati con i fondi del Pnrr".

      "Tanti italiani residenti all'estero, per varie ragioni, hanno perso la cittadinanza italiana ed oggi è arrivato il tempo di riacquistarla. Il modo è semplice, ma serve un lavoro di squadra che coinvolga tutti gli eletti all'estero". Lo afferma, in una nota, Pasquale Nesticò, candidato nella ripartizione America Settentrionale e Centrale per il Partito Democratico. "E' vergognoso - aggiunge Nesticò - che oggi chi è nato in Italia ed è emigrato all'estero non possa ricevere la doppia cittadinanza. Ci sono milioni d'italiani che costantemente chiedono un cambio di legge, con l'apertura di una finestra che possa contribuire al riottenimento. Certamente in Parlamento e nelle Commissioni bisogna fare di più. Il mio obiettivo, una volta eletto senatore, sarà quello di costituire un gruppo di parlamentari esteri che lavori in questo senso. Da tutte le parti politiche dobbiamo dare risposte concrete all'elettorato. Dopo quasi 20, anni, giorno in cui abbiamo partecipato per la prima volta ad un'elezione italiana, qualcosa deve cambiare. I mezzi ci sono tutti, non possiamo nasconderci. Quello che ci manca è la forza di volontà, un gruppo di 18 parlamentari tra senatori e deputati ha un certo peso nel momento del dibattito. Dobbiamo fare capire ai colleghi eletti che gli italiani all'estero sono nostri fratelli e che bisogna rafforzare il legame. Sono sicuro che con queste azioni, insieme al lavoro delle varie Commissioni ed alla diplomazia, si possa conseguire questo risultato storico. Ci vogliono compromessi anche politici, che io proporrò, per il bene degli italiani che vivono nel mondo e che hanno dovuto rinunciare alla propria cittadinanza. Questo non esclude che non si possa ragionare insieme sullo ius soli, anzi i due temi andrebbero a braccetto. Chi è nato in Italia deve essere italiano. Ed a maggior ragione deve esserlo chi è emigrato per costruirsi un futuro migliore >>.

      "Bene ha fatto il presidente di Ance Calabria e del Comitato Mezzogiorno e Isole di Ance, Giovan Battista Perciaccante, a richiamare i candidati alle prossime elezioni politiche del 25 settembre sui temi veri di questa competizione elettorale". Lo sostiene, in una dichiarazione, Giovanni Papasso, sindaco di Cassano All'Ionio e candidato del centrosinistra alla Camere nel collegio uninominale di Corigliano-Rossano-Crotone. "Sin dalle prime uscite di questa campagna elettorale - aggiunge - sono intervenuto lanciando due questioni fondamentali per il nostro collegio e per tutta l'area jonica: una riguarda i trasporti e l'altra il fatto che sto chiedendo al Governo in carica aiuti importanti e immediati, così come ha fatto in questi giorni la Germania, in favore di famiglie e imprese che sono in ginocchio a causa dei continui aumenti del prezzo del gas e delle materie prime. Ci sono 160 mila imprese a rischio fallimento e molte operano proprio sulla fascia jonica. Poi, appena insediato sia il nuovo Parlamento che il nuovo Governo, bisognerà programmare una serie di interventi più incisivi e duraturi per aiutarli nella ripartenza. Ma intanto bisogna agire con decisione". "Per quanto riguarda gli altri due temi lanciati dal presidente Perciaccante, Pnrr e precariato nel lavoro - dice ancora Papasso - anche in questo caso abbiamo già risposto 'presente': insieme ad altri colleghi sindaci ho condiviso, firmando un documento pubblico che tutti possono leggere, le preoccupazioni del presidente dell'Anci Antonio Decaro sul rischio che una rimodulazione dei fondi del Pnrr, così come chiesta dal centrodestra, possa creare gravi problemi ai Comuni che già si stanno facendo in quattro per intercettare e spendere quelle risorse. Ai timori espressi da Perciaccante ne aggiungo un altro: che la rinegoziazione possa penalizzare proprio i Comuni del Sud, facendo saltare il vincolo di destinazione del 40%. Per quanto riguarda, invece, il precariato annuncio che in questi giorni sto incontrando tantissimi tirocinanti della Regione Calabria per l'inclusione sociale (Tis) il cui contratto è stato rinnovato per altri 12 mesi. Proprio da Cassano, grazie alla mia Amministrazione comunale, era partita la lotta per la stabilizzazione degli ex Lsu-Lpu e dalla mia città faccio partire questa nuova sfida per loro. Parliamo di circa 4.300 Tis che interessano più di 460 Comuni in Calabria. Una delle prime battaglie che porterò avanti in Parlamento, qualora eletto, sarà proprio questa: e cioè che anche questi precari siano stabilizzati".

      "Io il Ponte sullo Stretto lo farei davvero. E non tanto per risolvere il problema dei collegamenti con la Sicilia del resto d'Italia, ma anche per dare l'idea che l'Italia ce la sta facendo. Dovrebbe essere un'opera simbolica". Così Luigi Brugnaro sindaco di Venezia e presidente di Coraggio Italia a Reggio Calabria. "Questa del Ponte - ha aggiunto Brugnaro - è diventata una barzelletta. Il centrodestra ha detto che vuole farlo. Io, sapete, sono molto prudente, finché non trovo le coperture e i soldi non mi muovo, e certamente non andiamo a cercare nuovi debiti. Dobbiamo tagliare spese dello Stato che costa mille miliardi l'anno, e sono certo che si potrebbe efficientare qualcosa e recuperare una cinquantina di miliardi. Ma in questa campagna elettorale si sta promettendo di tutto".

      "Se vince Giorgia Meloni va benissimo. Io la conosco da 15 anni, e garantisco, è una persona serissima. Però, noi non siamo lo stesso partito della Meloni. Siamo una coalizione, e siamo una delle quattro forze del centrodestra. Per questo dico: votate 'Noi moderati', perché saremo la garanzia, saremo europeisti, draghiani". Lo ha detto Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia e leader di Coraggio Italia, a Reggio Calabria, nella tappa calabrese del tour della lista "Noi Moderati" rispondendo ad una domanda sulle dichiarazioni di Giorgia Meloni che ha parlato di fine della pacchia in Europa dopo il 25 settembre. Brugnaro, esponente del raggruppamento "Noi moderati" che mette insieme "Noi con l'Italia" di Maurizio Lupi, "Italia al Centro" di Giovanni Toti, l'Udc di Lorenzo Cesa, e appunto, Coraggio Italia, è giunto in Calabria dopo aver superato lo Stretto di Messina accompagnando, da Torre Faro fino a Villa San Giovanni, la staffetta "Facciamo correre i campioni" regata a supporto della ricerca oncologica pediatrica della Fondazione città della Speranza di Padova. "La nostra - ha aggiunto il leader di Coraggio Italia - è una delle quattro forze del centrodestra. Lo spazio è sempre poco perché ci siamo occupati sempre dei problemi della Calabria, del Veneto, della Sicilia, degli italiani, e forse questo a qualcuno dà fastidio".

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