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      In Consiglio regionale si discute della ss106

       

       

      In Consiglio regionale si discute della ss106

      28 feb 22 E' dedicato alle determinazioni utili per una nuova Strada statale 106, il principale punto all'ordine del giorno della seduta del Consiglio regionale. "Problematiche della Strada statale 106 Jonica - Determinazioni" è l'indicazione del primo punto all'ordine del giorno dei lavori dell'assemblee incentrati sulle necessità legate all'accelerazione dell'ammodernamento di un'arteria che, da Reggio Calabria fino a Roseto Capo Spulico, ultimo comune della provincia di Cosenza, attraversa l'intero litorale ionico della Regione. Se ne parla da anni, ma allo stato solo 64 chilometri di tracciato sono stati ammodernati. Altri tratti sono stati progettati e finanziati. Il dibattito in Consiglio regionale, che sarà preceduto da una informativa del Presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto, rappresenta, comunque il raggiungimento della consapevolezza, da parte della politica calabrese, circa l'importanza di dotare finalmente la Calabria di una infrastruttura moderna ed efficiente, ma soprattutto adeguata alle necessità della regione. Completano, al momento, l'ordine dei lavori, due progetti di legge all'esame dell'Aula, e il 'question time' per lo svolgimento di interrogazioni e interpellanze che chiuderà la seduta. Ma potrebbero esserci 'aggiunte' dopo le riunioni di ufficio di Presidenza e Conferenza dei Capigruppo tenutesi in mattinata.

      "E' indubbio che uno dei nodi che blocca lo sviluppo in Calabria è costituito dall'insufficienza delle infrastrutture materiali di cui la Statale 106 è un esempio eclatante. Rendere più connesse le nostre comunità e migliorare la mobilità tra la Calabria e il resto dell'Europa è un obiettivo che l'Italia non può mancare". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso intervenendo al dibattito sull'ammodernamento dell'arteria che attraversa tutto il litorale ionico della regione. "Ha fatto bene, dunque, il presidente Occhiuto - ha aggiunto Mancuso - a chiedere energicamente di inserire la Statale 106 nelle opere finanziabili con le risorse del Pnrr. Le sue problematiche sono note e di antica data. Si tratta di un percorso stradale di 491 km della fascia costiera ionica di Calabria, Puglia e Basilicata, il cui percorso più critico è quello calabrese di 415 km e che il rapporto Aci-Istat del 2021 - riferito agli incidenti del 2020 - indica come la quinta strada più pericolosa d'Italia. Si evince che la '106' ha necessità di un'urgente modernizzazione. E proprio con l'intento di trasformarla in un'infrastruttura sicura e di efficace collegamento tra la dorsale ionica calabrese e il resto d'Italia e d'Europa, si è mosso - su input del presidente del Gruppo di Fratelli d'Italia Giuseppe Neri e dopo la discussione nella quarta Commissione presieduta dal collega Pietro Raso - l'intero Consiglio regionale. Preso atto che la Commissione europea, ritenendolo strategico, ha inserito il tracciato Catanzaro-Reggio della '106' nella rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), se ne deduce che adesso tocca al Governo mettere a disposizione le risorse indispensabili per la messa in sicurezza e la riqualificazione dell'intera '106'". "Un'arteria fondamentale che, una volta efficientata - ha sostenuto Mancuso - potrà agevolare processi di sviluppo e garantire il diritto alla mobilità dei cittadini, ma anche consentire la fruizione di un prestigioso itinerario turistico - paesaggistico, storico e culturale che coincide con l'area dell'antica Magna Grecia. Oggi, il Consiglio - ribadendo che il principio cui deve ispirarsi l'allocazione delle risorse è l'addizionalità e che nel Mezzogiorno i fondi strutturali, per conseguire un effettivo riequilibrio territoriale, non sono sostitutivi delle risorse nazionali - è pronto a sostenere un dibattito plurale e franco sulla questione '106' e soprattutto a individuare - assieme alla Giunta regionale - il percorso istituzionale e politico più congeniale per esigere dal Governo risposte rapide, stringenti e risolutive. Comunque sia, di sicuro c'è che il grado di inadeguatezza della "106" e il livello di rischio per l'incolumità di chi l'attraversa, sono francamente insopportabili". "L'attuale condizione della 106 - ha detto ancora il presidente del Consiglio regionale - non è degna di un Paese civile. Pertanto, è tempo di dimostrare, con atti concreti e risorse adeguate, che la Statale 106 è una priorità da affrontare nell'interesse della Calabria, del Mezzogiorno e del Paese. Una politica che vuole improntate la sua azione alla parola dignità, citata 18 volte nel discorso di insediamento del presidente Mattarella, non può più distrarsi su questioni come questa".

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