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![]() Elezioni regionali, il dibattito elettorale dei candidati al Consiglo![]()
Elezioni regionali, il dibattito elettorale dei candidati al Consiglo 23 set 21 "Ancora pochi giorni e si andrà alle urne. Pochi giorni e la Calabria avrà un nuovo governo regionale. Da qui in avanti ci si lancerà in appelli e proclami che resteranno parole, col rischio che a farne le spese siano ancora i cittadini. Credo sia necessario far comprendere come determinante sia la visione d'insieme nel momento in cui ci si propone per assumere la guida di una Regione che non può farsi scappare l'ennesima occasione di riscatto, grazie ai fondi destinati dalla Comunità Europea" Lo afferma Serafino Tangari, candidato al Consiglio regionale nella Circoscrizione Nord con la lista del Psi. "Fondi che, prima di tutto - aggiunge - sono previsti grazie al lavoro di quelle forze europeiste e riformiste che hanno dovuto combattere contro movimenti politici nazionalisti, proprio quei movimenti che oggi sostengono la candidatura di Roberto Occhiuto. Sarebbe assurdo che questa fase venisse gestita da chi invece di spingere affinché l'Italia, il Meridione e la Calabria, l'ha contrastata. Ma nel nostro caso oltre al danno rischiamo anche la beffa perché, oltre a dover rispondere ai calabresi di quanto riportato, dobbiamo anche registrare l'approccio poco funzionale alla risoluzione dei problemi da parte di Occhiuto e dei suoi alleati. Negli ultimi giorni, complice l'avvicinarsi del termine della campagna elettorale, nel centrodestra si fa la gara al proclama migliore. Roberto Occhiuto, probabilmente perché espressione di sintesi del centrodestra, non ha eguali; dopo la trattazione sul turismo, dimenticando volutamente gli sfaceli dell'assessore Orsomarso, si aggiunge quella della statale 106 che dovrà essere a quattro corsie essendo fondamentale per il versante jonico. Non che dica una bugia, ma è imbarazzante come un candidato presidente possa approcciarsi al settore jonico citando solo ed esclusivamente l'arteria viaria". "Sostengo l'azione delle sigle sindacali Flai-Cgil e Fai-Cisl e le giuste rimostranze dei dipendenti del consorzio di Bonifica integrale dei bacini del Tirreno Cosentino, ai quali va la mia solidarietà e la mia vicinanza. Ancora una volta, loro malgrado, sono costretti a minacciare manifestazioni simboliche per ottenere un salario mensile che l'ente consortile non garantisce, recando gravi disagi a tante famiglie". È quanto afferma il consigliere regionale uscente Graziano Di Natale, candidato del Pd alle elezioni regionali "La Valle Lao - aggiunge - da ormai troppo tempo non garantisce stabilità, reddito mensile sicuro e continuità occupazionale. Nel corso del mio mandato ho più volte denunciato le inadempienze dell'ente, arrivando a proporre soluzioni concrete volte alla tutela del personale dipendente. Purtroppo sono state ignorate dalla Regione e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Inutile continuare con questa gestione. Mettere una pezza per coprire il buco non basta più. Vanno sempre tutelati i livelli occupazionali e per farlo serve lungimiranza e progettualità. Gli operai non possono pagare le colpe di una gestione miope ed incapace. La mia vicinanza ai dipendenti della Valle Lao è concreta. Sosterrò ogni loro iniziativa, sperando possa trovarsi una soluzione. Questa vergogna deve cessare e la Regione non può stare a guardare ancora una volta. Basta speculazioni politiche su questa gente". "In Calabria viviamo una situazione di estrema fragilità sociale: tutta la storia della sanità privata, ad esempio, è legata al controllo delle mafie e questo è possibile perché c'è un intreccio di interessi in cui la politica corrotta gioca un ruolo centrale. Noi invece siamo la sinistra dalla parte del popolo". Così Mimmo Lucano, capolista di "Un'altra Calabria è possibile" alle elezioni regionali, intervenendo ad un'iniziativa a Petilia Policastro. "Quando ho deciso di candidarmi a queste elezioni regionali - ha aggiunto Lucano - ho seguito un impulso istintivo, con l'intento di contrastare la deriva della nostra regione a causa delle destre. Ma il nostro impegno, in ogni caso, andrà oltre le elezioni, qualsiasi risultato elettorale verrà fuori. Perché per me la politica è portare avanti un ideale". All'iniziativa hanno partecipato altri due candidati al Consiglio regionale sempre con la lista "Un'altra Calabria é possibile", Filippo Sestito ed Elisabetta Treccozzi. "Leader politici nazionali chiedono il voto ai calabresi disperati e governano tutti insieme appassionatamente a Roma". Lo afferma, in una nota, Michele Conia, coordinatore del movimento "DeMA" Calabria. "I big della politica nazionale - aggiunge - si ricordano e si degnano di venire in Calabria solo per fare passerelle elettorali, davanti a un popolo disperato, a cui chiedono il voto per schieramenti apparentemente diversi, ma poi sono tutti insieme appassionatamente al Governo centrale. Noi, non abbiamo bisogno di leader che arrivano da Roma perché riempiamo ogni giorno tante piazze dalle città ai borghi più remoti delle aree interne con Luigi de Magistris, il nostro candidato alla presidenza della Regione". "Come al solito la politica di centrodestra che amministra la Regione non riesce a dare un indirizzo chiaro e preciso alla burocrazia, allungando oltremodo i tempi con questioni speciose da azzeccagarbugli. E nondimeno non riesce a dare risposte certe ai giovani imprenditori che hanno deciso di investire nella nostra terra". Lo sostiene Domenico Miceli, capolista del Movimento 5 Stelle alle elezioni regionali nella Circoscrizione Nord "Affermo questo - aggiunge Miceli - in riferimento al caso 'Pacchetto Giovani' (PSR Calabria 2014/2020), che vede la Regione Calabria inerme di fronte alle richieste di sblocco immediato della compensazione per i progetti che hanno pratiche con esito positivo. Appare inutile e dannosa questa richiesta di restituzione di soldi per modifiche progettuali nel momento in cui molte aziende aspettano ancora di essere saldate. La Regione assiste inerme alla gestione di queste finanze europee da parte di Arcea, l'ente pagatore che difatti tiene in 'ostaggio' decine e decine di aziende agricole, per le quali queste finanze illegittimamente trattenute sarebbero una boccata di ossigeno fondamentale in un momento di crisi mondiale. Basterebbe chiudere la pratica con questo strumento di buon senso e procedere celermente con il saldo delle somme spettanti. Ancora una volta assistiamo a rallentamenti inspiegabili riguardo l'attuazione della programmazione europea. Per questo è necessario portare in Regione una nuova classe dirigente, nuove idee e un nuovo metodo di lavoro".
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