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Riunito Consiglio Comunale Cosenza, approvate pratiche urbanistiche
Riunito Consiglio Comunale Cosenza, approvate pratiche urbanistiche 09 ott 24 Il Consiglio comunale, presieduto da Giuseppe Mazzuca, ha approvato all'unanimità dei presenti, le pratiche urbanistiche che figuravano all'ordine del giorno: dalle procedure di assegnazione di alcune strutture comunali, alla proposta di progetto per la realizzazione di due edifici nell'area del Piano Particolareggiato “Muoio”, alla proposta di progetto per la realizzazione del residence turistico-alberghiero nell'area del Piano attuativo Via Popilia-Vaglio Lise. Con riferimento al primo punto all'ordine del giorno, il Consiglio comunale ha approvato la proposta che gli è stata sottoposta e che prevedeva una serie di indirizzi per la giunta comunale in ordine all'assegnazione di alcune strutture comunali. In particolare per l'area del campo sportivo coperto, con copertura pressostatica, presso via Milelli, è stata deliberata l'assegnazione in concessione onerosa attraverso un bando che raccolga offerte tecniche ed economiche e che contempli l'uso parallelo della struttura per i fabbisogni dell'Istituto Scolastico “Cosenza 1 - Zumbini” (nelle more delle procedure, l'Ufficio dovrà garantire l'uso del bene, in via temporanea, per soddisfare le necessità didattiche dell'Istituto). Per i locali della palestra di boxe ospitati in via degli Stadi è stato stabilito di procedere ad accordo diretto, con concessione onerosa, a favore dell'Associazione di settore che porta avanti un progetto di valenza sportiva e sociale. Si è stabilito, inoltre, che i locali dell'ex Stazione Ferroviaria in piazza Matteotti siano assegnati direttamente in concessione onerosa all'Ente Pubblico “Sport e Salute”, attraverso un atto che preveda, oltre alla locazione dell'immobile, anche la realizzazione di attività di promozione e pratica dello sport nel territorio cittadino. Con riferimento al punto 4 della proposta, è stato votato un emendamento, dopo una sospensione di cinque minuti della seduta consiliare, chiesta dal capogruppo del PD, Francesco Alimena, al termine della quale è stato messo ai voti un emendamento, letto in aula dalla consigliera Caterina Savastano, nel quale, in ordine alla concessione di strutture non sportive presenti presso parchi e giardini comunali, è prevista l'assegnazione in concessione onerosa attraverso procedure di evidenza pubblica. L'emendamento e quindi la pratica è stata votata, oltre che dalla maggioranza, anche dai due membri della minoranza (i consiglieri Giuseppe D'Ippolito e Alfredo Dodaro) che avevano partecipato alla riunione tenutasi dopo la richiesta di sospensione temporanea della seduta da parte del consigliere Alimena. La proposta approvata dal Consiglio ha riguardato anche i locali di proprietà comunale presso via Milelli, con l'assegnazione in concessione non onerosa alla sezione locale dell'Auser per la realizzazione di programmi e progetti di interesse sociale. Infine, è stato deciso che l'immobile delle ex officine ferroviarie di piazza Matteotti venga concesso a titolo oneroso all'Associazione di categoria “Coldiretti” per la prosecuzione dell'attività del Mercato coperto “Campagna Amica”. La pratica al primo punto all'ordine del giormno era stata illustrata dal consigliere delegato del Sindaco al patrimonio, Antonello Costanzo che, prima di entrare nel merito della pratica ha posto all’attenzione dell'aula una riflessione che “mai come oggi – ha detto - in un momento così importante della vita amministrativa di questa maggioranza, potrebbe calzare a pennello. Credo – ha aggiunto Costanzo - che la vita sia fatta di coerenza e coraggio, anche nel mostrare trasparenza e legalità nelle pratiche che si portano in Consiglio Comunale. Questo perché, quando si lotta per scardinare un “modus operandi”, che non ci appartiene, tutto questo porta a scontrarci con false illusioni tendenti a pretese che rasentano l’assurdo. Per troppo tempo, il patrimonio della nostra amata città – ha rimarcato Antonello Costanzo - è stato considerato nullo, se non merce di bilancio. Abbandonato a sé stesso, nell’assoluta confusione amministrativa e nella gestione senza alcun senso logico, ci siamo trovati a dover riannodare tutti i fili affinché questa materia potesse tornare ad essere parte attiva per la comunità tutta, perché patrimonio dei cittadini di Cosenza, ancor prima che fonte economica di bilancio. Lo abbiamo denunciato a gran voce, prima Lei signor Sindaco, e successivamente io, da delegato in materia. Non è accettabile e concepibile che una forza politica che amministra non può programmare le attività di detto settore perché deve dare priorità a sanare il passato. Ma questo – ha sottolineato ancora il consigliere Costanzo - oltre a non averci mai fatto paura, ci porta a quella consapevolezza che il nostro amministrare, rispetto al passato, è ben altra cosa e lo dimostrano, a rafforzare il mio pensiero, le pratiche che oggi vengono portate in questo civico consesso. L’atto di indirizzo da dare alla Giunta e che oggi si pone in votazione, si fonda sui principi e i compiti attribuiti dalle leggi sull’ordinamento degli Enti locali. Proprio l’art. 42 del D.Lgs n° 267 al comma 2 recita che il Consiglio Comunale ha competenza limitatamente ai seguenti atti formali: acquisti e alienazioni immobiliari, relativa permute, appalti e concessioni che non siano previsti espressamente in atti fondamentali del Consiglio o che non ne costituiscano mera esecuzione e che comunque, non rientrano nella ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza della Giunta, del Segretario o di altri funzionari. Come si può ben evincere, il principio generale dell’atto d’indirizzo rispecchia in tutto e per tutto la normativa vigente in materia.Portiamo all’approvazione di questo consiglio Comunale l’indicazione alla Giunta di indire due procedure di gara, due protocolli d’intesa, tengo a precisare tutti a titolo oneroso, e una concessione non onerosa. Non parliamo e non diamo indicazione di affidamenti diretti, bensì di attivare tutte quelle procedure di legge che permettano di rilevare i criteri di trasparenza e premialità”. Quindi Costanzo è entrato nel dettaglio. “A margine della recente inaugurazione di Piazza Amendola, vogliamo iniziare a ridare valore e servizi anche ai quartieri limitrofi come Via Milelli, e lo facciamo attivando le procedure di gara per la concessione della struttura sportiva posta all’interno della scuola elementare di Via Milelli. La struttura, punto di riferimento nella zona, deve avere una centralità ed operatività costante, non solo per lo stesso plesso scolastico, ma anche per tutti quei ragazzi e cittadini che intendono usufruirne. E’ per questo che, si è scelta la procedura di gara per non affidarsi a concessioni temporanee con trattative dirette. Stessa cosa per la seconda indicazione di procedura di gara che riguarda le assegnazioni di strutture e attrezzature poste all’interno di parchi e giardini comunali”. Quindi Costanzo ha rivendicato con orgoglio l'obiettivo da perseguire attraverso l’istituzione di protocolli d’intesa “che avranno – ha detto -un forte impatto sociale, culturale e sportivo sul territorio. Lo facciamo con un Ente Nazionale come “Sport e Salute”, storicamente presente nel nostro territorio e che rappresenta la casa di tutti gli sportivi. Lo facciamo con l’associazione sportiva “Box Popolare” che rappresenta un modello di virtuosismo e diligenza e che in un quartiere assai complesso come Via degli Stadi è diventato un punto di riferimento. Basti pensare che hanno rimesso in piedi strutture abbandonate all’interno dello stadio comunale, senza venir meno ai propri obblighi come quello di pagare i canoni di concessione, pagare le utenze e farsi carico di ogni spesa di manutenzione ordinaria”. L'intervento del Sindaco Franz Caruso Con riferimento algli altri due punti all'ordine del giorno, raggruppati in un unica discussione, votati separatamente ed illustrati dall'Assessore all'urbanistica Pina Incarnato, è intervenuto il Sindaco Franz Caruso che in apertura di intervento ha espresso disappunto per l'assenza dall'aula della minoranza. “Mi dispiace – ha esordito il primo cittadino -che in aula non ci sia la minoranza. Avrei voluto che ci fosse anche questa partecipazione, proprio per le ragioni che hanno indotto l'Assessore Incarnato anche a far riferimento al clamore che si è voluto dare a questa pratica. Una pratica – ha precisato Franz Caruso - che non nasce oggi, nè con la nostra Amministrazione , ma che nasce in precedenza, sotto un'altra Amministrazione e con volumetrie e occupazioni di suolo diverse da quelle attuali. E mi sarebbe piaciuto anche per confrontarmi con chi della minoranza oggi, sulla stampa, ha prospettato una ipotesi programmatica sullo sviluppo urbanistico di quella parte della città”. Ed ha aggiunto: “pensavo che se fossi stato un cittadino di Pordenone o di Bolzano o comunque un cittadino del Nord, avrei detto: che bella idea che si propone da parte di questo consigliere comunale che, se si dovesse presentare in futuro per la guida della città, mi convincerebbe a sostenerlo, perché ha una bella idea progettuale. Peccato che sappiamo bene che chi oggi parla in quel modo è chi ha amministrato per tanti anni questa città e mi verrebbe ancora da dire: ma se avevate tutte queste belle idee di recupero urbanistico e di rigenerazione urbana, cosa avete fatto in dieci anni di amministrazione? E cosa cosa ha fatto questo consigliere in cinque anni di gestione di un settore così importante che è stato amministrato direttamente, con incarichi importanti nell'Amministrazione, dalla stessa persona che oggi propugnava ed esplicitava questi idee progettuali? Se avesse fatto quello che ha detto oggi, avremmo anche noi plaudito a quello che aveva realizzato e probabilmente avrebbe avuto un altro consenso rispetto a quello riportato nell'ultima tornata elettorale. Ma si dà il caso che noi oggi abbiamo un’idea di sviluppo e di recupero delle nostre periferie. E oggi questo è un esempio di recupero delle nostre periferie, perché è con la trasparenza e la serietà della impostazione che è stata data anche in questa pratica, da parte del settore dell'Assessore Incarnato, che noi oggi abbiamo la possibilità di realizzare qualcosa che aiuta ad andare verso quella linea di recupero delle periferie e di via Popilia che noi abbiamo in mente. E stasera chi è assente, è contro lo sviluppo di via Popilia”. Il Sindaco Franz Caruso ha ricordato, inoltre, gli interventi di recupero che in quella particolare zona della città sono stati portati avanti dal punto di vista ambientale e del decoro urbano. “Mi permetto anche di dire – ha aggiunto - che non abbiamo smesso di fare la nostra battaglia per dare a quell’area, a via Popilia, una vera prospettiva di cambiamento e di sviluppo che porterebbe un’utilità dal punto di vista dell'immagine della città diversa anche rispetto a quella attuale”. Quindi è tornato sulla questione della realizzazione dell'Ospedale Hub. “Quando abbiamo approvato in Consiglio comunale il progetto di realizzazione dell'Ospedale a Vaglio Lise, non lo abbiamo fatto soltanto perché era il punto strategico più indicato per realizzare l'importante struttura sanitaria. Lo abbiamo fatto – ha puntualizzato Franz Caruso - in adesione allo studio di fattibilità della Regione Calabria, ma anche perché abbiamo sognato che la realizzazione in quel punto di quell'importante struttura sanitaria potesse aprire le porte allo sviluppo nuovo e diverso di tutta quell’area. Uno sviluppo che significasse il recupero di tutta via Popilia e che portava alla città un'immagine completamente diversa. Noi lo abbiamo fatto con quello spirito, loro, con in testa il Presidente della Regione, ci hanno bloccato anche questa ipotesi di sviluppo della città. Realizzare l'Ospedale Hub a Vaglio Lise aveva questa finalità. E l'investimento che oggi fa un imprenditore privato aveva anche l'obiettivo della realizzazione dell'Ospedale in quell'area. Nel momento in cui si dovesse realizzare a Vaglio Lise una struttura alberghiera del genere, darebbe non solo possibilità di sviluppo ma, al tempo stesso, anche accoglienza a chi viene nella nostra città per motivi di salute. Io mi auguro che si torni su questo, perché io non demordo. Si deve avere anche il coraggio di dire che non si vuole fare l'Hub regionale, perché il Policlinico è una cosa, mentre l'Hub regionale è un'altra. Il Policlinico si può fare anche attaccato all'Università della Calabria. Siamo favorevolissimi perché il Policlinico sorga in quell'area, ma l'Hub regionale è un'altra cosa e deve abbracciare un’area molto più vasta e deve rispondere a canoni di accessibilità che al momento l'area di Vaglio Lise possiede” per il Sindaco di Cosenza, portare avanti quella battaglia, realizzando l'Ospedale a Vaglio Lise “farebbe il paio anche con la realizzazione di questa struttura importante dal punto di vista turistico-alberghiero e darebbe la possibilità veramente di assistere allo sviluppo di iniziative di recupero. Noi non vogliamo veder aumentare le volumetrie, vogliamo un consumo di suolo zero, ma in quell'area ci sono strutture che sono degradate, abbandonate e che possono essere recuperate. E grazie a chi? Grazie alle finanze di un comune in dissesto o grazie agli investimenti di privati che hanno a cuore le sorti della città? Sono assolutamente favorevole- non sono architetto ma un minimo di gusto ce l’ho – e devo dire che anche dal punto di vista estetico una struttura di questo genere appaga anche la vista. Questa struttura sarebbe l'unica sul territorio di categoria cinque stelle superior a realizzarsi a Cosenza e a Via Popilia. Sono soddisfatto e sostengo fortemente la scelta che è stata fatta. Abbiamo bisogno nella nostra città di strutture ricettive. A Cosenza non abbiamo più alberghi. Abbiamo solo due alberghi con capacità ricettive ridotte. E invece abbiamo bisogno di strutture che possano dare risposta all'incremento turistico che registriamo quotidianamente. Una struttura del genere rappresenta una struttura ricettiva ancora migliore per attirare un turismo di qualità che è quello che porta investimenti, economia e occupazione”. L'intervento dell'Assessore Pina Incarnato Le due pratiche erano state illustrate dall'Assessore all'urbanistica Pina Incarnato. “Si tratta di approvare – ha sottolineato l'Assessore - quanto normato dall'articolo 17 della legge 1150 del 1942 : “decorso il termine stabilito per l'esecuzione del Piano Particolareggiato questo diventa inefficace per la parte in cui non abbia avuto attuazione. Il Comune accoglie le proposte di formazione e attuazione dei privati che abbiano la titolarità dell'intero sub-comparto, purché non modifichino la destinazione d'uso delle aree pubbliche o fondiarie rispettando gli stessi raporti dei parametri urnanistici dello strumento attuativo decaduto”. “Oggi – ha rimarcato Pina Incarnato -per le due pratiche ci troviamo di fronte alla medesima situazione. L'una riguarda un intervento all'interno della zona di Muoio ed è un'iniziativa privata con la quale si chiede il completamento di un comparto già iniziato, attraverso, sostanzialmente, la realizzazione di due fabbricati che sono delle unità abitative bifamiliari. Si tratta di un piano particolareggiato detto Muoio che risale al 2003 e che è scaduto da 21 anni. Il secondo riguarda, invece, un Piano attuativo denominato Via Popilia-Vaglio Lise che risale al 2007, scaduto da circa 17 anni. La proposta del privato proprietario del terreno è quella della realizzazione di un Hotel. In entrambi i casi – ha chiarito Incarnato - la proposta del privato deve trovare attuazione in un atto di natura convenzionale. Pertanto non nascondo il mio stupore di fronte al tanto clamore suscitato in questi giorni. Da oggi i piani attuativi scaduti, seguono il dettato normativo, nazionale e regionale. Questo è il modus operandi che ha scelto la nostra Amministrazione. E qual è il luogo deputato alle scelte di programmazione territoriale? Il Consiglio comunale. A dirla tutta – ha spiegato ancora l'Assessore Pina Incarnato - la normativa non impone un passaggio attraverso un atto di giunta, ma ritengo che quando un assessore propone un atto al Consiglio comunale è bene che si assuma la responsabilità dell'indirizzo politico. Pertanto, abbiamo condiviso, insieme ai colleghi della giunta, che gli atti di programmazione territoriale, passino correttamente dalla giunta e che la stessa giunta diventi parte attiva del processo amministrativo. Pertanto oggi siamo chiamati ad approvare la proposta, ma anche la convenzione che viene proposta dal privato e che ha portato avanti l'Ente”. Pina Incarnato ha messo in luce anche il lavoro portato avanti dal suo settore “che è stato quello – ha spiegato - di scardinare il vecchio impianto che tutto fa tranne che il bene della comunità, perché stiamo tentando di affermare una nuova prospettiva attraverso queste convenzioni che vengono convalidate dall'Amministrazione che cerca anche di dare un ruolo diverso all'imprenditore. Un ruolo più partecipativo a quelle che sono le scelte della comunità. Stiamo facendo capire che realizzare un intervento edilizio, anche se investimento privato, è un fatto che ha anche una rilevanza pubblica. I processi di rigenerazione urbana, per essere tali, devono supporre che ci sia collaborazione tra Ente e imprenditore. Sfido qualsiasi amministrazione a rigenerare una città senza l'intervento del privato. Noi possiamo fare tutte le programmazioni che vogliamo, ma è ovvio che l'intervento del privato, governato dall'Amministrazione, rende le cose possibili”. L'assessore all'urbanistica ha poi posto l'accento anche sul precedente modo di procedere “Devo dire che in questi primi anni mi sono imbattuta anche in alcune convenzioni urbanistiche, anche recenti, ad esempio del 2015, in cui il Comune si assumeva l'obbligo di realizzare la pubblica illuminazione, la strada, l'impianto fognario che è di vitale importanza e poi non lo faceva, pur incassando gli oneri di urbanizzazione, oppure accettava convenzioni con il committente, a scomputo degli oneri, senza assicurare che ci fossero i servizi. Dobbiamo essere seri e realisti quando si fanno le convenzioni e rispondere a quelle che sono le esigenze di coloro che vanno ad abitare nelle diverse zone. Nel caso di Muoio – ha precisato Incarnato - la committenza si assume l'onere di realizzare la strada di accesso pubblico in maniera più ampia e migliorativa rispetto a quanto pattuito nel 2003. E realizzerà anche la pubblica illuminazione senza scomputi. Si fa carico delle spese, di quello che verrà ceduto al Comune senza chiedere di scomputare gli oneri. Nel caso del Piano Via Popilia-Vaglio Lise, invece, la committenza ha proposto di concentrare i volumi possibili su un unico edificio. Pertanto il secondo edificio sarà concentrato sul primo, con vincolo dell'area destinata inizialmente ad area edilizia, ad area verde. Per quanto riguarda i volumi possibili, quelli ricompresi all'interno del vecchio piano attuativo, sono 20.205 metri cubi, quelli effettivi saranno 18.000. Al Comune sarà ceduta gratuitamente quest'area a verde di circa 308 metri quadri, che verrà debitamente attrezzata. Saranno realizzati la strada, il marciapiede e l'illuminazione pubblica. Anche qui non abbiamo fatto scomputi. Anche sugli scomputi, da quando siamo arrivati noi – ha tenuto a precisare l'Assessore all'urbanistica - abbiamo introdotto una regolamentazione chiara”. Poi in chiusura di intervento Pina Incarnato si sofferma sull'attenzione dedicata dall'Amministrazione alle periferie. “Abbiamo chiarito la nostra visione politica che è quella che ci ha indotti a partire dalle periferie. Noi vogliamo includere nel nostro disegno di cambiamento tutta la città, nella sua interezza e io penso che una proposta di investimento a via Popilia sia un segnale chiaro di come chi vuole investire sia stato solleticato dalla visione che l'Amministrazione ha sulle periferie. Un investimento del genere ci deve far capire che siamo sulla strada giusta”. Un ultimo passaggio riguarda la ricettività alberghiera che andrebbe potenziata. “I numeri – sottolinea Incarnato - sono chiari: Cosenza ha attualmente, sul piano della ricettività alberghiera, circa 250 camere per un totale, compresi i B&B, di meno di 900 posti letto. Per fare un confronto, Rende ha più del doppio dei posti letto in strutture ricettive, con oltre 2000. Auspico che su questo fronte, ci siano anche altri investimenti”. In sede di dichiarazioni di voto sono intervenuti i consiglieri Aldo Trecroci, Giuseppe Ciacco, Francesco Turco e Caterina Savastano. E' intervenuto anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Mazzuca che, senza entrare nel merito della pratica, per la sua posizione super partes, ha inteso chiarire i motivi per i quali nella settimana scorsa aveva inserito i tre punti all'ordine del giorno della precedente seduta. “A tutto c’è un limite – ha sottolineato Mazzuca – e questi aspetti vanno chiariti anche con immediatezza, per amore di verità. La scorsa settimana ho accettato di buon gradodi inserire nella precedente seduta i tre punti nell'ordine del giorno. Qualcuno – ha detto ancora Mazzuca - ha sollevato questioni di metodo, ritenendo troppo poco il tempo a disposizione per poter valutare le pratiche. Non ho obiettato e ho accolto la richiesta anche per spirito istituzionale. Ma stasera volevo far rilevare che i numeri li avevamo ieri e li abbiamo oggi. Ho acconsentito a rinviare la trattazione dei punti per dare a chi lo ha chiesto di approfondire le pratiche. Le assenze di stasera, però, dimostrano che la richiesta di rinvio non aveva quel fine. D'ora in avanti, pertanto – ha concluso il Presidente del Consiglio comunale - non accetterò lezioni di etica e comportamento da nessuno e non mi presterò al gioco di nessuno. Se qualcuno vuole fare giochetti e usare la mia disponibilità per seminare dubbi che non esistono ha sbagliato indirizzo. I numeri di stasera danno il quadro chiaro della compattezza della maggioranza”.
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