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Perseguitano l'ex moglie e il suo compagno, braccialetto elettronico a padre e figlio
Perseguitano l'ex moglie e il suo compagno, braccialetto elettronico a padre e figlio 28 nov 24 Un braccialetto elettronico è stato applicato ad un 45enne di Cosenza e a suo figlio di 19 anni da personale della Questura che ha eseguito un'ordinanza cautelare della Procura della città dei Bruzi per aver continuato a perseguitare l'ex moglie dell'uomo con continue minacce. I due hanno anche il divieto di avvicinarsi ad una donna ed al suo attuale compagno. Ad entrambi gli indagati sono contestati i reati di lesioni aggravate, mentre il reato di atti persecutori (art.612 Bis co 3 c.p.) è stato ascritto all’ex convivente il quale, a seguito dei contrasti sorti per la gestione dei figli, aveva iniziato a perseguitare e minacciare l’attuale marito della donna, sino ad aggredirlo in diverse occasioni. Il provvedimento giunge a conclusione delle indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica e avviata a seguito della denuncia/querela sporta dalle parti offese. L’escalation della condotta dell’ex compagno della vittima, ha visto il suo apice alcuni giorni fa, allorquando quest’ultimo, assieme dal figlio, si è recato presso il posto di lavoro di Lei, per aggredire nuovamente l’attuale marito della donna che veniva a sua volta spintonata, ingiuriata e minacciata da entrambi. I poliziotti, specializzati nella trattazione di reati in danno delle persone appartenenti alla categoria delle cosidette fasce deboli, hanno raccolto le dichiarazioni delle parti interessate, acquisendo le dettagliate descrizioni dei vari episodi contestati necessarie a circostanziare il racconto delle persone offese. L’attività d’indagine, avviata dal personale della Squadra Mobile e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Cosenza, ha trovato il suo epilogo nell’esecuzione del provvedimento cautelare, e conferma ancora una volta l’impegno, la particolare attenzione e sensibilità della Polizia di Stato, delle donne e degli uomini della Questura, diretta dal Questore Cannizzaro, e dell’Autorità Giudiziaria, nell’affrontare con attento e tempestivo intervento il fenomeno della violenza di genere e della tutela della fasce deboli. I due indagati non potranno avvicinarsi ai luoghi frequentati dalle parti offese, mantenendo una distanza non inferiore ai 500 metri. Dovranno inoltre astenersi dal contattarle con qualsiasi mezzo.
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