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      Consiglio comunale Cosenza su Corso Umberto e Amaco, variazione di bilancio

       

       

      Consiglio comunale Cosenza su Corso Umberto e Amaco, variazione di bilancio

      25 lug 24 Lunga seduta di Consiglio comunale quella svoltasi ieri nella sala delle adunanze di Palazzo dei Bruzi. Il civico consesso, presieduto da Giuseppe Mazzuca, ha esaurito tutti i punti all’ordine del giorno, fatta eccezione per il quinto punto, l'approvazione della concessione in uso di parte del Complesso Monumentale di San Domenico all'Università della Calabria per le attività del Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche. Il punto è stato rinviato, su richiesta del Presidente della commissione consiliare bilancio Gianfranco Tinto, per consentire un supplemento di approfondimento in commissione da parte del dirigente. La seduta si è aperta con l’intervento della Presidente della commissione lavori pubblici, Concetta De Paola che ha chiesto di non dar corso alla discussione sul primo punto all’ordine del giorno e, cioè, la riapertura di Corso Vittorio Emanuele, in quanto – ha spiegato De Paola – ormai superata sia dalla discussione in commissione, sia dall’installazione, sulla strada riaperta al transito dall’Amministrazione comunale, dei sensori che ne garantiscono la sicurezza. Alla richiesta di soprassedere alla discussione della consigliera De Paola si è opposto il consigliere di minoranza Michelangelo Spataro che ha rimarcato come nella seduta del 10 luglio scorso si sarebbe voluto discutere il punto, ma non c’era stata la possibilità di farlo. Per consentire la presenza alla discussione de consigliere Francesco Caruso, primo firmatario dell’ordine del giorno su Corso Vittorio Emanuele ed oggi assente, il consigliere D’Ippolito, intervenuto subito dopo, aveva chiesto il rinvio, ma la sua richiesta, messa ai voti,è stata respinta. Di qui l’avvio della discussione che è partita proprio dallo stesso consigliere D’Ippolito che ha ribadito come “la minoranza non abbia mai posto una questione di sicurezza, ma di legalità con specifico riferimento all’appalto. L’assenza di sensori – ha spiegato ancora D’Ippolito - non poteva garantire la conclusione dell’appalto e ritenere finita l’opera. La giunta ha voluto, però, aprire ugualmente la strada. Non si è cercato di speculare sulla sicurezza, ma di garantire trasparenza”. La consigliera Bianca Rende che ha votato contro il rinvio della discussione ha parlato di “vicenda poco comprensibile dalla cittadinanza e gestita in maniera un po’ caotica. Oggi – ha aggiunto Rende - a un mese e mezzo dalla riapertura della strada c’è stata l’installazione dei sensori e immagino ci sia stato anche il collaudo tecnico-amministrativo. Bastava, forse, aspettare un mese e mezzo e tutto il caos che si è determinato non si sarebbe generato”. Quindi, Rende ha ribadito più volte “lo scrupoloso atteggiamento della dirigente per aver condotto un’istruttoria che ha rivelato eccesso di zelo, invitando il Sindaco a chiudere la vicenda da tutti i punti di vista”.

      Il Consiglio comunale ha poi approvato all’unanimità dei presenti, con la sola astensione dei consiglieri di minoranza Michelangelo Spataro, Giuseppe D’Ippolito e Ivana Lucanto, la ratifica della variazione di bilancio approvata in via d'urgenza con deliberazione di Giunta Comunale n. 112 del 10 luglio scorso. La pratica è stata illustrata dal dirigente del settore Bilancio e Programmazione finanziaria Marco De Rito. “Nello specifico, nella variazione – ha spiegato De Rito - abbiamo inserito sia delle poste di bilancio, in entrata e in uscita, sia sull’entrata e sulla spesa corrente e sia sul’entrata e sulla spesa in conto capitale. Per quanto riguarda la parte corrente sono state date disponibilità per l’adozione e l’implementazione della piattaforma Pago PA, per l’adozione dell’APP IO, tutte inerenti al PNRR. Il totale per la spesa indicata risulta di 410 mila 278 euro, mentre per la parte capitale sono state richieste, nello specifico dal settore 7, delle variazioni di bilancio, che riguardano, tra gli altri, l’adeguamento sismico del palazzetto dello sport di Casali, l’intervento di restauro del Complesso monumentale di San Domenico e la vendita dell’ex Albergo Bologna. Per quanto riguarda la spesa e l’entrata in conto capitale – ha spiegato il dirigente De Rito – l’importo portato in variazione è di 6 milioni 777. 415, 60”. De Rito ha precisato, infine, che è stato richiesto parere preventivo all’organo di revisione che lo ha concesso. Dopo l’illustrazione del dirigente si è aperto il dibattito sulla variazione di bilancio.

      Bianca Rende ha chiesto quale fosse la destinazione eventuale delle somme incamerate dalla possibile vendita dell’ex Albergo Bologna. “Sarebbe molto utile che lo spiegassero o il Sindaco o l’assessore. Non vorrei che queste eventuali risorse finissero nel calderone della manutenzione”. Sul punto si è poi registrato l’intervento della consigliera Alessandra Bresciani che ha posto all’attenzione dell’aula una serie di questioni. Bresciani ha messo in rilievo in primis la situazione del Museo dei Brettii e degli Enotri e della Biblioteca Civica,sottolineando, a proposito di quest’ultima, che “sebbene interessata dai lavori di ristrutturazione, giace in gravi condizioni finanziarie”. “Non possiamo perdere, né indebolire le nostre istituzioni culturali – ha ribadito Bresciani. Abbiamo appreso ultimamente che, grazie alla vendita di un immobile comunale, questa Amministrazione potrà disporre di una cospicua somma con la quale si potrebbero “risollevare” le sorti della Biblioteca e del Museo”. Alessandra Bresciani ha, inoltre, posto altre questioni, come la rimozione delle automobili abbandonate senza assicurazione lasciate nei pressi di via dei Mille. “Un fenomeno in espansione – ha detto – in una zona ormai diventata un luogo per la rottamazione fai da te e a cielo aperto”. Bresciani ha chiesto ancora di rimuovere il materiale di risulta e i pezzi della pavimentazione nei punti in cui sono state eliminate le baracche della Sopraelevata; imporre a Ferrovie della Calabria, come concessionario dell'Autostazione di utilizzare il display installato su una pensilina per gli avvisi degli orari di arrivi e partenze. Per Bresciani dovrebbe, inoltre, essere garantita la sicurezza, l'informazione e l'assistenza ai cittadini ed anche ai turisti che hanno la necessità di utilizzare il servizio pubblico e consentire il collegamento anche con il trenino della Sila e con il Porto di Corigliano-Rossano, nonché rilanciare l'esercizio degli autoservizi pubblici non di linea: il trasporto su TAXI e il servizio AL VOLO verso l'Aeroporto di Lamezia. Tra gli interventi richiesti dalla consigliera Bresciani anche la riqualificazione dell’area del vecchio mercato e il recupero della piscina e di tutto il Parco Acquatico, il miglioramento dei collegamenti tra la stazione dei treni e il centro città, richiedendo a Ferrovie della Calabria di implementare un servizio navetta da Vaglio Lise a Casali con fermate a Via Reggio Calabria e al Centro commerciale Due Fiumi. Per la consigliera Bresciani è diventato, tra l’altro, necessario “porre fine, una volta per tutte, al transito di bici e monopattini su corso Mazzini e sui marciapiedi della città, così come regolamentare il commercio ambulante su Corso Mazzini. Al termine del suo intervento Alessandra Bresciani ha espresso condivisione e vicinanza al Sindaco Franz Caruso “quando si indigna per l'eccessiva durata dei lavori per il Parco dei nonni. Com'è possibile che non si provveda a sostenere tali opere e a renderle di facile realizzazione?. E' necessario che il Sindaco non sia solo. E' necessario che si possa avvalere di una squadra che si impegni sul campo”. Il consigliere Giuseppe D’Ippolito, intervenuto subito dopo, nel manifestare l’intenzione della minoranza di astenersi al momento del voto, ha criticato l’Amministrazione comunale per il fatto che sull’ipotesi della vendita dell’ex Albergo Bologna, “nessun documento formale è circolato in commissione. Per questo la riteniamo ancora un’indiscrezione”. Quindi D’Ippolito ha presentato all’aula una mozione per indurre il Sindaco a fare una valutazione e ad impiegare le somme incamerate dall’eventuale vendita dell’ex Albergo Bologna per scopi come la situazione dell’Amaco o di utilizzarle per l’OSL o per acquistare immobili di pregio. Ha poi chiesto la parola l’Asessore Damiano Covelli che ha rimarcato come “incamerare ulteriori risorse importanti dalla variazione di bilancio, ben spiegata dal dirigente De Rito, è un ulteriore fiore all’occhiello da ascrivere a merito dell’Amministrazione comunale e che si aggiunge a quanto era stato fatto con la possibilità di impiegare 140 milioni di euro, esito per nulla scontato – ha chiarito l’Assessore Covelli. Mai cifre così importanti si sono rese disponibili con risorse già pronte per essere utilizzate”. Damiano Covelli sbandiera con soddisfazione anche un altro primato. “Siamo stati i primi a partecipare al bando per il recupero del palazzetto dello sport di Cosenza Casali. Ed è una bella soddisfazione incamerare le risorse per oltre 3 milioni di euro”. E sulla riapertura di Corso Vittorio Emanuele. “Qualcuno forse avrebbe voluto che restasse chiuso”. Poi ha parlato dell’ulteriore finanziamento, per 2 milioni 337 mila euro, già ottenuto per il complesso monumentale di San Domenico dove l’Università ha avviato il corso di laurea in Scienze infermieristiche che, quando entrerà a regime, ospiterà nel nostro centro storico circa 600 studenti. “Si sta realizzando – ha detto Covelli - quello che per anni si era solo sognato. Ora l’Università nel centro storico di Cosenza è diventata una bella realtà. Non si tratta né di un esperimento, né di una fase esplorativa, ma tutto questo potrà solo accrescere la presenza dell’Unical che si rafforzerà quando saranno realizzati gli alloggi”. Sulla vendita dell’ex Albergo Bologna Covelli ha risposto alla consigliera Bianca Rende.”Le risorse saranno allocate in un particolare capitolo. Ciò però non impedisce che di fronte ad eventuali sollecitazioni o necessità, le stesse risorse potranno essere utilizzate al meglio diversamente. Allo stato, non c’è ancora oggi una destinazione, per capire meglio come utilizzare le risorse”. Il consigliere Francesco Alimena ha poi proposto alla maggioranza di respingere la mozione presentata da D’Ippolito. Bianca Rende, esprimendo fiducia verso il Sindaco e l’Assessore Covelli, ha preannunciato il suo voto favorevole alla pratica. Voto favorevole preannunciato anche dal consigliere Raffaele Fuorivia che ha invitato i consiglieri della minorazna a rivedere la loro posizione. Da Giuseppe D’Ippolito è poi venuta la precisazione che la sua mozione era generica e non vincolante ed un’apertura di credito al Sindaco “affinché si impegni a destinare le risorse a progettazioni e migliorie della città”. Deciso il no di D’Ippolito alla destinazione delle risorse alla riparazione del manto stradale. Sempre in sede di dichiarazioni di voto, favorevole anche il consigliere Francesco Turco, “certo che le risorse saranno destinate ad opere utili per la città”. La mozione di D’Ippolito, messa ai voti, è stata respinta. Si è poi passati alla trattazione del successivo punto all’ordine del giorno, l’approvazione del Regolamento Generale per la disciplina delle Entrate comunali (art 52 del D.Lgs 15 dicembre 1997, n. 446). Ad illustarlo il delegato del Sindaco ai Tributi, Antonello Costanzo. “Continua – ha esordito Costanzo - quella operazione di riavvicinamento e trasparenza tra l’Amministrazione comunale e i contribuenti comunali. Solo qualche settimana addietro siamo stati chiamati ad approvare il regolamento Tari e il progetto di finanza che riguarda la riscossione delle entrate comunali. Oggi, con l’approvazione del regolamento in questione, stiamo posizionando un altro tassello di fondamentale importanza, in quanto ci si adegua alla normativa vigente nel settore e si garantisce il buon andamento dell’attività del Comune quale soggetto attivo delle entrate, in osservanza dei principi di equità, efficacia, economicità, trasparenza, oltre a stabilire un corretto rapporto di collaborazione con il contribuente e di semplificazione dei relativi adempimenti, fondato sui principi di pari dignità, correttezza, buona fede e di certezza del diritto. Tutti aspetti che gli stessi organi dei revisori dei conti hanno evidenziato nell’atto deliberativo d’approvazione”. Antonello Costanzo ha poi evidenziato che “attraverso il regolamento generale delle entrate, stiamo sanando aspetti mai affrontati e che risultano fondamentali per la massima collaborazione tra il contribuente e gli uffici preposti. Porto come esempio a titolo esemplificativo la compensazione fiscale e tributaria. E’ vero che questa argomentazione è già prevista dalla legge 296 del 27/12/2006, ma con l’inserimento dell’articolato specifico nel presente regolamento diamo un punto di certezza al contribuente esplicitando definitivamente cosa può essere compensato e l’iter procedurale da perseguire. Sempre con lo stesso regolamento, a dimostrazione che questa Amministrazione è in prima linea nel combattere la criminalità organizzata e resta vicino a tutti quelli che lottano ogni giorno per non abbassare la testa, si tende una mano di aiuto a tutti gli imprenditori che sono stati vittime di reati di estorsione e/o usura, prevedendo delle esenzioni in materia di TARI, IMU E TASI. Inoltre, avremo finalmente a disposizione la “Statuto del Contribuente”, dando attuazione ai principi di democraticità e trasparenza del sistema impositivo, contribuendo a migliorare il rapporto tra l’ente e cittadini”. Dopo l’illustrazione del delegato del Sindaco ai tributi si sono succeduti gli interventi di alcuni consiglieri comunali. Per il Presidente della Commissione bilancio, Gianfranco Tinto, si tratta di “un atto importantissimo, che andava adottato da molto tempo e che avvicina ancora di più i cittadini al Comune”. Giuseppe D’Ippolito, pur riconoscendo i meriti del dirigente ai tributi Carmelo Misiti “che ha dato nuovo impulso al settore, distinguendosi per il modo chiaro e diretto con il quale presenta le pratiche di sua competenza in consiglio comunale”, ha lamentato che la pratica è arrivata in commissione pochi giorni fa. “Non proporremo nessuna modifica, anche perché entrerà in vigore a gennaio prossimo ed anche perché riduce il carico fiscale a vantaggio dei cittadini”. In sede di dichiarazioni di voto si sono espressi favorevolmente Francesco Graziadio (“E’una bella giornata perché questo regolamento fa chiarezza e avvicina davvero il palazzo al cittadino, agevolando la semplificazione del rapporto con l’Amministrazione comunale”), Alessandra Bresciani e Giuseppe Ciacco (“il regolamento migliorerà la vita del contribuente e il lavoro dell’Amministrazione”). Il regolamento è stato poi approvato con 14 voti a favore e l’astensione di Spataro, D’Ippolito e Lucanto. Si è poi passati alla trattazione del successivo punto all’ordine del giorno: l'approvazione della procedura per l'affidamento in concessione del Castello Normanno-Svevo, degli spazi per servizi del Museo dei Brettii e degli Enotri e della buvette del Teatro “Rendano”; Anche in questo caso l’illustrazione è stata affidata ad Antonello Costanzo nella sua qualità di delegato del Sindaco al Patrimonio. “Parlare del patrimonio del comune di Cosenza – ha sottolineato Costanzo - mi porta un senso di orgoglio e di emozione al tempo stesso, perché lavoriamo ogni giorno affinché la cittadinanza possa ritornare a vivere e a riscoprire le bellezze della nostra città, la storicità e la cultura che emana ogni suo bene. Ho sempre sostenuto che ogni bene comunale non è di proprietà dell’Amministrazione, ma delle donne e degli uomini che vivono nel nostro territorio”. Costanzo ha ricostruito l’excursus che ha portato al nuovo bando. “Già nei mesi addietro erano stati pubblicati dei bandi di concessione del solo Castello, andati deserti e che ci hanno spinto a perseguire una strada ambiziosa, ma che può portare auspicabili benefici nell’interesse della collettività. Per l'affidamento dei beni ai privati – ha precisato ancora Antonello Costanzo - è possibile attivare la relativa procedura aperta attraverso il coinvolgimento dei privati interessati, muniti dei requisiti richiesti, attraverso la presentazione di offerte tecniche ed economiche”. Il consigliere Costanzo ha poi fornito una dettagliata informativa del bando soffermandosi soprattutto sulla tipologia dei servizi e delle condizioni che dovrà garantire il futuro concessionario. Prima di concludere la sua illustrazione il consigliere Costanzo ha presentato una proposta di emendamento del bando aggiungendo alle strutture di cui si offre la disponibilità, il chiosco comunale situato all’interno della Villa Vecchia. Subito dopo è intervenuto Gianfranco Tinto che nel sostenere il percorso di valorizzazione dei beni immobiliari del Comune, di particolare pregio, ha auspicato la partecipazione al bando di imprenditori in grado di dare un serio contributo alla gestione delle strutture inserite nello stesso bando. La delegata alla Cultura del Sindaco, Antonietta Cozza, ha ringraziato il consigliere Costanzo per il lavoro svolto ed ha sottolineato come il bando rappresenti “un’occasione importantissima per la valorizzazione e promozione delle tre importanti istituzioni culturali della città. In particolare il Castello Svevo, diventato – ha ricordato Cozza -un set cinematografico, attraverso il bando di gestione potrà tornare ad essere luogo di attrazione culturale, turistica e commerciale”. Antonietta Cozza ha poi evidenziato anche il percorso di crescita del Museo dei Brettii e degli Enotri, con le attività enormemente lievitate negli ultimi due anni, così come aumentato è anche il numero dei visitatori grazie all’impegno ininterrotto della direttrice Marilena Cerzoso. Aperture, ma anche rilievi nel successivo intervento del consigliere D’Ippolito che ha ricordato come “questo bando viene fuori dopo una lunga discussione e dopo un altro bando andato deserto e che non ha intercettato nessun professionista che volesse valorizzare il Castello. Ora viene proposto questo ulteriore bando, rendendolo appetibile con ulteriori beni e servizi. L’elemento che non è stato reso noto- ha detto Giuseppe D’Ippolito - è che al Castello Svevo con questo nuovo bando si potranno svolgere i matrimoni. E’ un modo per valorizzare l’immobile. Non condivido, però, la scelta di inserire tutto in un unico bando, perché si concentrerebbe troppo potere decisionale nell’interlocutore”. E ancora:”non possiamo accettare così una mera ratifica della proposta di delibera di consiglio, con l’inserimento nel bando di un quarto servizio (il chiosco della Villa Vecchia)”. A questo proposito d’Ippolito aveva chiesto cinque minuti di sospensione che però non sono stati accordati. Ha preannunciato il suo voto favorevole Bianca Rende. “Già nella precedente consiliatura l’affidamento del Castello fu oggetto di discussione. Ritengo che la cessione a privati per organizzarvi eventi possa rappresentare un’opportunità di rilancio. Mi sono dovuta ricredere, non perché questa soluzione mi faccia vedere il Castello alterato nella sua funzione essenziale, ma perché può realmente farlo rivivere. Tutti vorremmo tenere gli oggetti di famiglia addosso, ma a volte non è possibile. Questo bando è stato ampiamente discusso nelle commissioni competenti. E’ importante che il Castello venga ora vissuto e vissuto bene. E’ per questo è importante instaurare con la società vincitrice un rapporto dialettico. Per il Comune per gli eventi privati, ci potrà essere un buon ritorno economico”. Alessandra Bresciani ha poi risposto a D’Ippolito. “Il collega sembra ignorare le procedure conseguenti per il riconoscimento del Museo dei Brettii e degli Enotri prima nel sistema museale regionale e poi nel sistema museale nazionale, grazie al raggiungimento di quei Livelli Uniformi di Qualità previsti dalle norme che bisogna avere (e che il Museo in questi anni ha perseguito) per essere riconosciuti in ambito nazionale e che è necessario mantenere, perché si è monitorati da una commissione costituita da responsabili della Regione e del Ministero”. Sul bando è intervenuto il Sindaco Franz Caruso. “E’ questo un passaggio particolarmente importante perché la gestione del bene nel passato era legata a un bando regionale e chi se l’era aggiudicato ha avuto dei vantaggi ed anche la disponibilità del bene, uno dei beni più importanti dal punto di vista culturale della città, ad un prezzo irrisorio di 950 euro al mese”. Il Sindaco ha inoltre ricordato che, una volta scaduto il contributo regionale, sono state accordate una serie di proroghe “proprio perché abbiamo ritenuto che il Castello non potesse restare chiuso e che fosse un bene sempre usufruibile per i cittadini e i visitatori che venivano da fuori città. Sappiamo pure che i costi di gestione sono molto alti e abbiamo avuto difficoltà ad individuare quelle che erano le linee da seguire per rendere appetibile il Castello. Adesso abbiamo fatto un’operazione diversa che è legata necessariamente alla valorizzazione culturale del Castello, del Rendano e del Museo dei Brettii, tre presìdi culturali fondamentali per l’immagine della nostra città, però dobbiamo essere anche in grado di capire che c’è una gestione economica di questi beni che indubbiamente rappresenta anche uno sforzo economico per chi la approccia. Non solo – ha detto il Sindaco - abbiamo abbassato il canone mensile da 5000 a 3900 euro che non è sicuramente poco, ma abbiamo anche stabilito un ticket, che va da 500 a 200 euro, per ogni manifestazione diversa da quelle culturali, quindi per i matrimoni, i convegni, ecc.”. Inoltre, Franz Caruso ha richiamato anche l’attenzione alle entrate cui il Comune è tenuto per l’ammissione alla procedura di rientro ex articolo 268. “In questa ottica – ha aggiunto il Sindaco durante il suo intervento in aula - abbiamo fatto anche la valutazione successiva di inserire nel bando anche il chiosco comunale ubicato nella villa vecchia”. Franz Caruso ha auspicato che ci siano delle partecipazioni da parte di imprenditori locali, anche se il bando è aperto a tutti. “Il nostro obiettivo è che il Castello prima di tutto torni ad essere fruibile per tutti. Noi non siamo nelle condizioni di poter gestire direttamente il Castello. Non abbiamo risorse economiche, né umane per una gestione autonoma. Riteniamo prioritariamente importante per la nostra città ridare vita a questi beni”. Un plauso finale il Sindaco ha poi rivolto alla dottoressa Cerzoso, direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri “per l’impegno profuso in questi anni nella valorizzazione di questo presidio culturale, diventato insostituibile punto di riferimento per le attività culturali che si svolgono nella nostra città, ottenendo riconoscimenti e attenzione anche da parte di altre realtà territoriali che sono fuori dalla nostra provincia e fuori dalla nostra regione”. Dopo l’approvazione della modifica al Piano triennale degli acquisti di beni e servizi 2024/2026 illustrato dal Dirigente Carmelo Misiti, il Consiglio comunale è passato a discutere l'ordine del giorno, presentato al termine della seduta del 10 luglio scorso dalla Presidente della commissione trasporti del Comune, Concetta De Paola, ed avente ad oggetto le iniziative finalizzate alla definizione della transizione dalla attuale gestione fallimentare di AMACO ad una nuova dimensione aziendale. Sempre su questa questione, l'ordine del giorno era stato integrato con l'approvazione della risoluzione che sull'argomento era stata presentata nella seduta consiliare del 31 gennaio di quest'anno e che aveva ad oggetto la richiesta di istituzione alla Regione Calabria di un tavolo tecnico per sensibilizzare e mobilitare le forze politiche sulla gravissima crisi della municipalizzata AMACO SPA. L’illustrazione dell’ordine del giorno presentato al termine della seduta del 10 luglio è stata fatta dalla prima firmataria Concetta De Paola. A Bianca Rende, invece, il compito di illustrate la mozione depositata il 31 gennaio scorso. Rende ha auspicato che “la politica possa avere un ruolo fondamentale all’interno della vicenda Amaco. Noi siamo stati troppo morbidi, facendoci portare a passeggio, accettando supinamente che Regione e Cometra non assumessero mai una posizione chiara rispetto al destino del servizio”. Bianca Rende ha rilevato i limiti del bando sul fitto del ramo d’azienda, soprattutto nella parte che assegna una tutela molto relativa per i lavoratori. “Per 11 lavoratori garantiti – ha detto Rende durante il suo intervento - altri 12 restano senza copertura. Così come non sono previste garanzie per i cittadini rispetto agli standard di qualità del servizio”. Rende si pone una serie di domande- “Che fine faranno i mezzi? Se il bando fosse vinto da un gestore che viene da fuori, potrebbe utilizzare i lavoratori anche fuori territorio? Non si contesta il lavoro del curatore fallimentare, ma la politica non può essere dichiarata fallita”. Per Bianca Rende “occorre un’assunzione di responsabilità della Regione e costringere la stessa Regione e Ferrovie della Calabria ad assumere posizione, avviando un confronto serrato e permanente per monitorare ogni iniziativa della curatela fallimentare, compresa l’attuale manifestazione d’interesse, per verificare che ogni iniziativa non si riveli alla fine dannosa per la qualità del servizio ed il mantenimento di tutti i livelli occupazionali”. La consigliera De Paola ha accettato di buon grado l’integrazione alla mozione della consigliera Rende esprimendo la necessità di accelerare l’incontro alla regione. Prima del nuovo intervento del Sindaco Franz Caruso, botta e risposta sull’argomento tra maggioranza e opposizione con interventi di Michelangelo Spataro, Giuseppe D’Ippolito e Giuseppe Ciacco. Intervenendo nella discussione su Amaco il Sindaco Franz Caruso ha ricordato di avere ricevuto dalla Regione “solo promesse da marinaio, perché abbiamo cercato, come sempre, non il conflitto o la contrapposizione, ma la condivisione, soprattutto in una materia delicata come quella del trasporto pubblico locale, ma soprattutto in un ambito umano che attiene alla tutela dei posti di lavoro. Abbiamo interloquito con il dirigente, dottor Pavone, con l’assessore dell’epoca Emma Staine, con il dirigente di Ferrovie della Calabria, Ernesto Ferraro. Abbiamo dunque esperito una serie di passaggi con la Regione e lo abbiamo fatto prima ancora che si arrivasse alla pubblicazione del bando, supportata dal parere di un importante studio nazionale al quale si è rivolto il curatore fallimentare. In quella sede, sulla scorta di quel parere, ci veniva prospettata l’ipotesi di bando per il fitto o la vendita del ramo d’azienda. Si assunsero degli impegni, ci fu chiesto un breve rinvio per poter coinvolgere nella decisione i legali di riferimento. Si era condivisa una posizione che era dell’Amministrazione e di tutte le sigle sindacali e in quella sede facemmo presente che proprio in ragione della proprietà dei chilometri da parte di Cometra, una società consorziata poteva assorbire il servizio e assumere tutti e 123 dipendenti. Questo era stato l’impegno dei soggetti seduti al tavolo e aspettavamo soltanto la convocazione dell’assessore dell’epoca per poter definire questo aspetto. Si era creata una contrapposizione tra parte politica e la parte giudiziaria, rappresentata dal curatore fallimentare. Non abbiamo più saputo nulla, nonostante le sollecitazioni”. Il Sindaco Franz Caruso ha accettato l’idea di poter ritornare alla carica con la Regione Calabria forte del mandato ricevuto dal Consiglio comunale, perché ancora oggi ritiene che, nonostante il bando pubblicato dal curatore con le tante riserve rilevate come l’anomalia della penale di 400 mila euro, se vengono disattesi gli impegni dall’azienda che si aggiudica il bando, “bisogna da questo per sollecitare la Regione in unione e non in contrapposizione per trovare la soluzione che garantisca il mantenimento di tutti i posti di lavoro” Quanto alle strisce blu, Franz Caruso ha sottolineato che “devono tornare in possesso del Comune, come le scale mobili, il parcheggio di via Aldo Moro e il servizio di rimozione auto. Sono tutti aspetti che rientreranno in possesso del Comune e che faranno parte di un progetto che era stato bloccato perché era intervenuta la volontà di salvare Amaco. Se ho una responsabilità – ha ammesso il Sindaco – è quella di aver dato fiducia comunque ad un management che ci ha dato una rappresentazione dei fatti falsata e che ha portato poi alla dichiarazione di fallimento. Se c’è una responsabilità è stata quella. Non aver tranciato un rapporto con chi ha rappresentato la precedente amministrazione, ma aver dato fiducia”. I due documenti su Amaco, trasfusi in un solo documento, sono stati, infine, approvati all’unanimità dei presenti con la sola astensione dei consiglieri Spataro e D’ippolito.

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