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      Morte Ilaria Mirabelli, arrestato il compagno

       

       

      Morte Ilaria Mirabelli, arrestato il compagno

      08 feb 25 Il gip del tribunale di Cosenza Letizia Benigno ha disposto l'arresto per Mario Molinari, l'uomo di 52 anni accusato di essere stato alla guida dell'automobile coinvolta nell'incidente stradale in cui il 25 agosto scorso, nei pressi di Lorica, in Sila, morì la sua ex fidanzata, Ilaria Mirabelli, di 39 anni. L'accusa nei confronti dell'uomo è omicidio stradale. Molinari, negli interrogatori cui é stato sottoposto, ha sempre negato ogni responsabilità, sostenendo che alla guida della vettura, una Wolkswagena Up, si trovasse Ilaria Mirabelli. L'incidente stradale avvenne tra Lorica, località turistica del Parco Nazionale della Sila, e Dipignano. Nei giorni scorsi, a Cosenza, si sono svolte iniziative e sit in da parte di diverse componenti della società civile cosentina con appelli e richieste per fare piena luce sulla vicenda. Per l'uomo sono stati disposti gli arresti domiciliari.

      E' stato inoltre accertato dagli inquirenti che l'indagato era alla guida dell’autovettura, in stato di ebbrezza alcolica e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, quando ha cagionato la morte della donna seduta sul lato passeggero, fuoriuscita dall’abitacolo e deceduta sul colpo per le gravi lesioni riportate nel corso del ribaltamento dell’autovettura in un dirupo sottostante la SS 108 bis.

      Sul posto furono avviati i preliminari accertamenti dai carabinieri della Stazione CC di San Giovanni in Fiore (CS), supportati dalla Sezione Radiomobile della Compagnia CC di Cosenza e del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale CC di Cosenza.

      Il provvedimento restrittivo scaturisce dagli approfondimenti di indagine svolti in esito al descritto sinistro stradale, consistenti in accertamenti tecnici di tipo biologico, esperiti dal RIS Carabinieri di Messina su utili tracce biomolecolari repertate all’interno dell’autovettura, assunzione di specifiche sommarie informazioni testimoniali e consulenze tecniche disposte dalla Procura della Repubblica di Cosenza.

      L'indagato è da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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