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      Manomessi freni auto sindaco Stasi, disposta tutela

       

       

      Manomessi freni auto sindaco Stasi, disposta tutela

      14 ott 24 Il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi è da alcuni mesi sottoposto a sorveglianza operativa da parte della forze dell'ordine a causa di minacce e intimidazioni ricevute dal primo cittadino dopo la sua rielezione. Il provvedimento di tutela per il sindaco di Corigliano Rossano, terza città più popolosa della Calabria- come riporta la stampa locale - è stato disposto dal questore di Cosenza, Giuseppe Cannizzaro a seguito di due episodi che hanno fatto impennare il livello di attenzione da parte delle autorità di pubblica sicurezza. Dopo la conferma nella carica di Stasi, infatti, ignoti hanno alterato gli pneumatici dell'auto del primo cittadino e, poco dopo, sono stati manomessi i freni della medesima vettura. In quest'ultima circostanza il sindaco sarebbe riuscito a intuire il pericolo mentre era alla guida della vettura e ad evitare incidenti. Stasi che ha presentato denuncia per quanto accaduto, secondo quanto riporta la stampa locale, avrebbe deciso di non rendere noti gli episodi per evitare di allarmare i propri familiari. Oltre a Stasi un provvedimento di vigilanza generica è stato disposto anche per l'ex assessore comunale all'Ambiente, Damiano Viteritti, già destinatario di minacce telefoniche.

      "Ho una visione politica nettamente opposta al sindaco Stasi ma non posso accettare che egli debba vivere sotto sorveglianza per le minacce ricevute. Tutto questo è inaccettabile". Lo afferma il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi. "Le critiche politiche - prosegue Antoniosssi - devono essere anche dure ma sempre nell'alveo della civiltà. Se sono stati manomessi i freni della macchina del sindaco è un atto criminale ingiustificabile. Esprimo al sindaco Stasi e alla sua famiglia la mia solidarietà nella speranza che il dibattito politico sia civile ed espella sempre ogni forma di violenza".

      "Esprimo piena solidarietà al sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, per le minacce e le intimidazioni che dal 25 luglio lo tengono sotto vigilanza. Così non si colpisce solo un rappresentante democraticamente eletto ma si attacca un'intera comunità, le istituzioni locali e i principi stessi di democrazia e legalità". Così, in una nota, Vittoria Baldino, vicecapogruppo M5S a Montecitorio. "Le intimidazioni rivolte al sindaco - aggiunge Baldino - sono un sintomo preoccupante del clima di tensione e di pressione criminale che troppo spesso tentano di soffocare l'impegno civile e amministrativo nel nostro territorio. Non possiamo accettare che chi si batte quotidianamente per il bene della propria città, per migliorare le condizioni di vita dei cittadini e per combattere la criminalità, sia messo sotto scacco da minacce vigliacche". "Chi minaccia e intimorisce un sindaco - prosegue la vicecapogruppo pentastellate alla Camera - non colpisce solo una persona ma tutta la comunità che quel sindaco rappresenta. A Flavio va il mio incoraggiamento a non lasciarsi intimidire, alla sua famiglia la mia sincera vicinanza".

      "Esprimo solidarietà al sindaco di Rossano Corigliano Flavio Stasi finito sotto scorta per la manomissione dei freni della sua macchina. Non è mai accettabile che lo scontro politico vada oltre i confini della civiltà". A dirlo è la deputata della Lega Simona Loizzo. "A nessuno - prosegue Loizzo - è consentito andare oltre. Sono certa che la Procura farà chiarezza su quanto accaduto e in questa circostanza sono vicina al sindaco e a tutti i suoi familiari".

      "La mia solidarietà al sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, per le gravissime minacce e gli atti intimidatori di cui è stato vittima". Lo afferma, in una nota, il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto. "Mai e poi mai - aggiunge - accetteremo che la violenza prevalga. Siamo tutti chiamati, dalle istituzioni locali a quelle nazionali, a mettere in campo il massimo sforzo affinché si affermi la legalità".

      "Le recenti notizie stampa circa gli episodi intimidatori che hanno avuto come vittima il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, ci lasciano sgomenti e richiedono un'energica condanna da parte di tutte le istituzioni". Lo affermano, in una nota, Mariaelena Senese e Paolo Cretella, segretari generali della Uil della Calabria e di Cosenza. "É necessario - aggiungono - tenere alta l'attenzione per arginare l'escalation di violenza e atti intimidatori nei confronti di esponenti delle istituzioni cittadine che da troppo tempo interessano il territorio. Per tale motivo risulta fondamentale recuperare subito un dialogo costruttivo, uscendo dai personalismi e dalla deriva individualista che rischia di isolare le persone rendendole bersaglio di questi vili attacchi criminali. Siamo fermamente convinti che il confronto sia sempre un potente strumento per limitare la violenza, creando quello spazio di dialogo e ascolto reciproco capace di disinnescare conflitti latenti e promuovere la ricerca di soluzioni condivise. Esprimiamo a Flavio Stasi ed alla sua Amministrazione, profonda solidarietà, condannando senza ambiguità chi utilizza odio e violenza per affermare le proprie idee. Di qui l'invito alle istituzioni, alle forze politiche ed alla comunità cittadina a ritrovarsi uniti nella condanna di questo vile atto e nell'impegno a far fronte comune per sostenere i valori di legalità e civica convivenza". "Auspichiamo - dicono ancora Mariaelena Senese e Paolo Cretella - che sia fatta presto piena luce per identificare e assicurare alla giustizia i responsabili di questo ignobile gesto. Nella certezza che Flavio Stasi continuerà a portare avanti la sua attività amministrativa senza indietreggiare rispetto a quanto é accaduto".

      "E' veramente sconcertante apprendere che il collega Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano, sia costretto a vivere sotto scorta perché bersaglio, negli ultimi mesi, di due gravissime intimidazioni. E' questo un clima non più tollerabile e sarebbe ora che, al di là delle singole misure adottate, si assumessero provvedimenti più stringenti a salvaguardia di chi amministra la cosa pubblica". Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, esprimendo la propria "indignazione" per la vicenda che riguarda il primo cittadino di Corigliano-Rossano, esprimendogli la sua "più convinta solidarietà". "Flavio Stasi - aggiunge Caruso - è un amministratore capace e che non si lascerà né intimidire, né condizionare da questi episodi di autentica viltà che suscitano grande riprovazione. A lui va il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Non è più possibile assistere passivamente al lungo elenco di amministratori e rappresentanti delle istituzioni che, a causa di un'inarrestabile escalation di intimidazioni, sono costretti a condurre una vita blindata, soggetta a forti condizionamenti della propria libertà di spostamento che finisce con l'avere ripercussioni anche sulla propria vita personale e familiare. Contro questo stato di cose occorre reagire senza ulteriore indugio. Non è più possibile tollerare che chi ha improntato il suo agire all'insegna della legalità e della trasparenza possa subire questo genere di azioni di autentico stampo criminoso". "C'è bisogno - dice ancora il primo cittadino di Cosenza - di una risposta forte delle istituzioni, che con fermezza devono unirsi e mettersi alla testa di un movimento che raccolga le forze sane della società per far sentire la loro voce contro coloro che, con le loro azioni, tendono a condizionare l'operato di chi amministra le nostre comunità ed a frenare i percorsi di cambiamenti che anche il sindaco di Corigliano-Rossano, pervicacemente, sta portando avanti".

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