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A Nord le 5 Asl più performanti, le peggiori a Sud, 2 in Calabria
A Nord le 5 Asl più performanti, le peggiori a Sud, 2 in Calabria 28 nov 24 Sono 5 le Aziende sanitarie territoriali pubbliche che registrano i migliori livelli di performance in Italia: Azienda Ulss n.8 Berica (Vicenza), Ats di Bergamo, Azienda Ulss n.6 Euganea (Padova), Azienda Ulss n.1 Dolomiti e l'Azienda Usl di Bologna. Lo evidenzia l'Agenas, presentando al Forum Risk management di Arezzo i dati aggiornati al 2023 del modello di valutazione della performance manageriale delle aziende sanitarie pubbliche, ospedaliere e territoriali. Le Aziende sanitarie territoriali pubbliche meno performanti risultano essere Asl Napoli 1 Centro, Asp di Crotone, Asl di Matera, Asp di Enna e Asp di Vibo Valentia. Il monitoraggio prende in considerazione tutte le 110 Aziende sanitarie territoriali italiane e si basa sulla valutazione di 34 indicatori classificati in 6 aree (prevenzione, assistenza distrettuale, assuistenza ospedaliera, sostenibilità economica-patrimoniale, outcome) e 12 sub-aree. Le aziende, inoltre sono state suddivise in considerazione del numero di cittadini presi in carico. Il risultato del mix di tutte le aree analizzate, osserva Agenas, porta all'individuazione di 27 aziende con una valutazione complessiva buona, 53 con valutazione intermedia e 30 con una valutazione migliorabile, su un totale di 110 aziende territoriale considerate. Rispetto all'area della prevenzione, in particolare, si legge nel report, "la valutazione degli indicatori sulle percentuali di screening (mammella, cervice, colon) eseguiti sulla popolazione target, evidenzia come le Asl delle regioni del Nord-est registrano un livello alto/molto alto di screening eseguiti rispetto alle Asl delle regioni del centro e del sud che presentano mediamente valori bassi". Rispetto al parametro dell'assistenza distrettuale, la valutazione degli indicatori (dotazione dei servizi territoriali; cure primarie; presa in carico del territorio; ospedalizzazioni evitabili e il consumo di prestazioni di specialistica ambulatoriale) indica invece che la situazione risulta essere molto omogenea a livello nazionale con la maggioranza delle Asl che risulta avere un livello di performance medio. Ed ancora: la valutazione degli indicatori dell'assistenza ospedaliera (degenza media nei reparti di medicina interna e geriatria; l'indice di fuga per prestazioni di media e bassa complessità; il rispetto dei tempi di attesa per gli interventi di colecistectomia, protesi all'anca, ginocchio e spalla) evidenziano un comportamento variegato con il raggiungimento di alti livelli di performance sia al Nord che al Sud. L'Area Sostenibilità economico-patrimoniale (costi pro-capite e l'indice di tempestività dei pagamenti) riporta performance delle Asl del Centro- Nord che registrano dei livelli maggiori rispetto a quelle del Sud. La valutazione degli indicatori per l'Area Investimenti (capacità di rinnovamento tecnologico e lo stato del patrimonio) riporta come pressoché tutte le Asl registrano bassi livelli di performance con pochissime eccezioni. Infine l'Area Outcome (Esiti), che ha come indicatori mortalità prevenibile e trattabile, fa rilevare come i tassi di mortalità siano molto più bassi al Centro - Nord con l'eccezione delle Asl della Regione Lazio rispetto al Sud. I parametri economici Azienda ospedaliera Ao Santa Croce e Carle (Cn); Aou Padova (Pd); Aou Policlinico Tor Vergata (Rm); Aou Sant'Andrea (Rm); Aou Policlinico San Matteo (Pv). Sono le 5 migliori aziende ospedaliere e Aziende ospedaliere universitarie secondo l'Agenas, che ha presentato oggi al Forum Risk management di Arezzo i dati aggiornati al 2023 del modello di valutazione della performance manageriale riguardo le aziende sanitarie pubbliche, ospedaliere e territoriali. La valutazione effettuata riguarda parametri organizzativi ed economici delle Aziende ospedaliere. Questo report Agenas si distingue dunque dal Rapporto Esiti presentato ad ottobre e che valuta invece gli esiti clinici e delle cure erogate dagli ospedali. Per l'analisi, gli indicatori presi in considerazione da Agenas sono 27 classificati in 4 aree (accessibilità, processi organizzativi, sostenibilità economico-patrimoniale, investimenti) e 10 sub-aree. In totale sono state considerate tutte le 51 Aziende ospedaliere presenti sul territorio, tranne gli Irccs e le aziende mono specialistiche. Al fine di ottenere valutazioni omogenee, sono stati individuati quattro cluster con riferimento alla presenza o meno dell'Università e al numero di posti letto, inferiore o superiore a 700. Il risultato del mix di tutte le aree analizzate, afferma Agenas, porta all'individuazione di 13 aziende con una valutazione complessiva buona, 25 con valutazione intermedia e 13 con una valutazione migliorabile. Variegata la fotografia scattata dal report Agenas per le diverse aree esaminate. Per l'Area accessibilità sono stati analizzati il rispetto dei tempi di attesa di alcuni interventi chirurgici (di cui quattro interventi per tumori) e due indicatori relativi al pronto soccorso (tempo di permanenza e abbandoni): emerge che cinque aziende con performance più alta sono concentrate in regioni del nord (Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana). Area dei processi organizzativi: la valutazione degli indicatori di appropriatezza, efficienza ed attrattività, indicano come le performance di buon livello sono maggiormente presenti, sia in aziende del nord che del centro Italia. Inoltre, tale area è quella in cui si rileva un maggior miglioramento rispetto all'anno 2022. Area sostenibilità economico-patrimoniale: la valutazione degli indicatori ascrivibili a quest'area riscontra un lieve peggioramento a livello nazionale rispetto al 2022. Le aziende con buone performance sono localizzate prevalentemente al centro-nord, ma anche in un'azienda della Sicilia. Area investimenti: le performance migliori sono riscontrabili nelle regioni del sud, in particolare in Campania dove tutte le aziende raggiungono un buon punteggio di performance, con una punta di eccellenza in un'azienda del Lazio.
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