|
||||
Home | . | Cronaca | . | Politica | . | AreaUrbana | . | Video | . | Spettacoli | . | Sport | . | Calcio | . | Meteo | . |
In Calabria solo 1% dà consenso a Fascicolo sanitario elettronico
In Calabria solo 1% dà consenso a Fascicolo sanitario elettronico 27 nov 24 In Calabria nel Fascicolo sanitario elettronico regionale (Fse) sono disponibili ad oggi 13 tipologie documentali su 16 pari all'81% del totale dei documenti (media Italia 79%) e la percentuale di servizi disponibili attualmente è pari all'8%, dato che posiziona la regione ultima insieme all'Abruzzo. Lo rivela l'analisi condotta dalla Fondazione Gimbe sulla completezza e l'utilizzo del Fascicolo sanitario elettronico nelle regioni italiane. "Al 31 agosto 2024, l'1% dei cittadini - riporta ancora l'analisi - ha espresso il consenso alla consultazione dei propri documenti nel fascicolo, strumento fondamentale per l'accessibilità ai servizi sanitari, da parte di medici e operatori del Servizio sanitario nazionale (media Italia 41%), ultima fra le regioni insieme a Abruzzo, Campania e Molise. Tra giugno e agosto 2024, il 2% dei cittadini ha utilizzato il Fse nei 90 giorni antecedenti alla data di rilevazione (media Italia 18%) e, inoltre, sempre nello stesso periodo il 94% dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta ha effettuato almeno un'operazione sul Fascicolo. Infine, al 31 agosto scorso, solo il 25% dei medici specialisti delle aziende sanitarie risulta abilitato all'utilizzo del Fse contro una media nazionale del 76%". In Italia è il 41% Solo il 41% dei cittadini italiani ha espresso il consenso alla consultazione del Fascicolo sanitario elettronico (Fse), "strumento cruciale per la digitalizzazione del Ssn". E tra le regioni ci sono vere e proprie 'fratture digitali', dall'1% di adesione in Abruzzo, Calabria, Campania e Molise all'89% in Emilia-Romagna. Tra le Regioni del Mezzogiorno, inoltre, solo la Puglia con il 69% supera la media nazionale. E' quanto emerge da un report presentato dalla Fondazione Gimbe in occasione del 19/mo Forum Risk Management di Arezzo. "Il Fascicolo Sanitario Elettronico - dichiara il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta - non è solo uno strumento con cui il cittadino può tracciare e consultare la propria storia sanitaria, condividendola in maniera sicura ed efficiente con gli operatori sanitari, ma rappresenta una leva strategica per migliorare accessibilità, continuità delle cure e integrazione dei servizi sanitari e socio-sanitari. Tuttavia, ad oggi, persistono significative diseguaglianze regionali che privano molti cittadini delle stesse opportunità di accesso e utilizzo. Inoltre, la mancata armonizzazione del Fse rischia di lasciare i cittadini senza accesso a dati essenziali per la propria salute in caso di spostamento tra Regioni". Il decreto del ministero della Salute del 7 settembre 2023 ha definito i contenuti del Fse 2.0, ma non tutte le Regioni rendono disponibili tutti i documenti. "Ad oggi - spiega Cartabelotta - solo 7 tipologie di documenti sono accessibili su tutto il territorio nazionale: lettere di dimissione ospedaliera, prescrizioni farmaceutiche e specialistiche, referti di laboratorio, di radiologia e di specialistica ambulatoriale, verbali di pronto soccorso". A livello regionale è presente una forte disomogeneità nella disponibilità dei documenti nel Fascicolo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca"
|
Pubblicità
|
Copyright
© 20003-2024 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito |