Rapina Eurospin Rossano e sequestra dipendente per fuga, arrestato da CC

15 nov 24 Armato di una pistola, in realtà era una scacciacani che riproduceva fedelmente l'arma a tamburo, un 41enne del posto con precedenti di polizia ha compiuto una rapina di oltre 3.000 euro ai danni dell'Eurospin di via Sant’Angelo a Rossano minacciando e picchiando alcuni responsabili del punto vendita nell'ora di maggiore affluenza dell'esercizio, poco dopo le 19 di ieri sera. Poi, dopo essersi impossessato dell'incasso, è fuggito sequestrando uno dei dipendenti, costringendolo ad accompagnarlo con la sua auto in una zona periferica della città. La fuga del malvivente però, è durata poco. I carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano-Rossano, infatti, sono riusciti ad identificarlo e sottoporlo a fermo di polizia giudiziaria per rapina aggravata e sequestro di persona.

Tutto è iniziato quando il soggetto travisato e armato di pistola è entrato nel supermercato nell'ora di punta del supermercato seminando il panico tra i tanti presenti. L'uomo, dopo aver minacciato e picchiato alcuni responsabili del punto vendita, ha costretto le cassiere a consegnargli l'incasso della giornata, pari a oltre 3.000 euro. Quindi, per fuggire, ha sequestrato uno degli addetti alle vendite che stava terminando il proprio turno di lavoro e lo ha costretto, con la costante minaccia della pistola puntata contro, a portarlo con la sua auto in una zona periferica della città. I carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano Rossano, dopo avere acquisito gli elementi per identificare il rapinatore, hanno avviato ricerche a tappeto con diverse perquisizioni e controlli estesi in tutte le aree dell'hinterland rossanese. Un lavoro che, a notte fonda, ha portato gli investigatori a rintracciare il soggetto. Durante le ricerche è stata ritrovata l'intera somma asportata e la pistola utilizzata, risultata essere una scacciacani identica al modello originale riprodotto. La cifra recuperata è stata restituita al supermercato mentre la pistola e gli altri oggetti pertinenti al reato sono stati sequestrati. L'uomo è stato portato nel carcere di Castrovillari a disposizione dell'Autorità giudiziaria.

L'indagato è ancora da doversi ritenere soggetto alla presunzione di innocenza, attesa l’attuale fase del procedimento, le cui responsabilità penali potranno essere acclarate solo attraverso una sentenza divenuta irrevocabile.