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      Rapporto Bankitalia: Sud in ripresa ma demografia pesa, retirbuzioni in calo

       

       

      Rapporto Bankitalia: Sud in ripresa ma demografia pesa, retirbuzioni in calo

      06 nov 24 Il Sud Italia ha mostrato una crescita post pandemica superiore al resto d'Italia grazie anche alle misure pubbliche espansive e alle risorse del Pnrr ma all'orizzonte, come e più delle altre zone del paese, vedrà un freno dovuto all'andamento demografico negativo. Nel rapporto sulle economie regionali della Banca d'Italia, il tema demografia appare centrale per un Mezzogiorno che vede una crescita negativa e un'emigrazione verso le regioni del Nord e all'estero specie di cittadini qualificati e con più alti titoli di studio. Un trend, almeno quello dei flussi, che potrà essere invertito solo se la crescita vista nel periodo post covid si consoliderà e si raffozerà. Più in generale le economie regionali hanno vissuto una fase di rallentamento del pil nei primi sei mesi dell'anno. Sullo scorcio dell'autunno, si legge nel rapporto, le stime di Via Nazionale indicano che nei primi nove mesi del 2024 la produzione industriale italiana è diminuita, riflettendo la debolezza della domanda interna ed estera. Quest'ultima in particolare vede una domanda potenziale diminuita in tutte le macroaree, soprattutto nel Nord Est e al Centro. Meglio i servizi: la quota di imprese con fatturato in espansione nei primi tre trimestri del 2024 è stata elevata in tutte le ripartizioni (circa il 50 per cento al Centro Nord e il 43 nel Mezzogiorno) e largamente superiore all'incidenza di quelle con vendite in calo (20 per cento nel Nord Ovest, circa 16 altrove). L'attività è stata sostenuta dal Pnrr che ha comportato un aumento degli ordini per il 15 per cento delle imprese nel Centro Nord e per l'8 nel Mezzogiorno; in particolare il settore informatico ha tratto vantaggio dai numerosi interventi del Piano destinati alla transizione digitale.

      Retribuzioni calo del 30%

      Le retribuzioni nelle regioni del Sud restano inferiori del 30% a quelle del Centro Nord che oltretutto nel 2023 hanno beneficiato dei rinnovi contrattuali dei settori che più peso hanno in quelle regioni. E' quanto si ricava dal rapporto sulle economia regionali della banca d'Italia secondo cui "l'incremento dell'occupazione ha sostenuto l'espansione del reddito disponibile delle famiglie, in special modo nelle regioni meridionali; l'inflazione ne ha tuttavia eroso il potere d'acquisto, frenando la crescita dei consumi".

      Ad agosto conclusi solo 15% cantieri

      Ad agosto del 2024 i lavori delle gare Pnrr aggiudicate si sono conclusi solo per il 15 per cento, mentre per il restante 32% sono ancora in corso spesso con ampi ritardi rispetto ai tempi stimati. E' quanto si legge ne rapporto della Banca d'Italia sulle economie regionali secondo cui "l'avanzamento dei lavori è leggermente minore nel Mezzogiorno". Il rapporto stima che il 47 per cento delle gare bandite da novembre del 2021 e già aggiudicate ha avviato o terminato i lavori; l'incidenza di queste gare è più elevata nel Nord Est e nel Nord Ovest (50 per cento) e più contenuta al Centro e nel Mezzogiorno (45 per cento). Il rapporto ricorda che a luglio del 2024 il valore dei progetti finanziati con le risorse del Pnrr gestiti da soggetti attuatori pubblici ammontava a 113 miliardi di euro. Circa l'80 per cento di tali progetti (91 miliardi) riguarda interventi per cui è richiesta una gara d'appalto. I bandi pubblicati tra gennaio 2020 e agosto 2024 e collegati a progetti finanziati dal Pnrr sono stati più di 173.000, per un ammontare di circa 61 miliardi di euro.

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