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      Lasciato davanti ospedale e poi morto, un fermo, è vittima di furto in casa

       

       

      Lasciato davanti ospedale e poi morto, un fermo, è vittima di furto in casa

      28 mag 24 Omicidio e tentato omicidio. Sono queste le accuse che la Procura di Reggio Calabria muove nei confronti di un reggino di 48 anni sottoposto a fermo con l'accusa di avere ucciso l'uomo lasciato morire davanti l'ospedale Morelli di Reggio Calabria, Alfio Stancampiano, catanese di 30 anni, abbandonato ieri nei giardini davanti il nosocomio, e per aver ferito un altro soggetto, di 46 anni e anche lui di Catania, adesso ricoverato nell'ospedale di Messina. Probabilmente due rapinatori in trasferta. E' nell'abitazione del fermato, che stando a quanto trapela, è avvenuta la presunta rapina tentata da Stancapiano e da altri due soggetti, gli stessi che a bordo di una Fiat Punto hanno accompagnato l'uomo ferito davanti al nosocomio reggino, dove è morto subito dopo, prima di tentare di raggiungere Catania. Uno dei due presunti complici, però, è rimasto ferito e, una volta arrivato a Messina, è stato costretto al ricovero in ospedale dove adesso è vigilato dalle forze di polizia.

      A meno di 24 ore dal delitto, le indagini della squadra mobile e dei carabinieri hanno consentito al procuratore Giovanni Bombardieri e al sostituto Nunzio De Salvo di delineare il contesto in cui è maturato l'omicidio. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, non si sarebbe trattato di una rapina andata male, ma l'uomo deceduto, il ferito e una terza persona avrebbero tentato un furto in un'abitazione privata a Rosario Valanidi, nella periferia sud di Reggio Calabria. I due, però, sono stati sorpresi dal proprietario, il soggetto fermato, che ha reagito accoltellando due di loro. A causa delle condizioni gravi, Alfio Stancampiano è stato accompagnato davanti all'ospedale Morelli dove è morto subito dopo per le ferite riportate, mentre l'altro complice, pure lui accoltellato, dopo aver lasciato l'auto, una Fiat Punto, agli imbarcaderi di Villa San Giovanni, ha traghettato ma è stato costretto a farsi assistere nell'ospedale "Martino" di Messina. La Procura ha sequestrato l'arma del delitto e l'abitazione in cui si è avvenuto l'omicidio dove i carabinieri del Ris si occuperanno di stabilire la dinamica dell'accoltellamento. È stata sequestrata, inoltre, l'auto trovata a Villa San Giovanni e sono in corso accertamenti da parte del gabinetto di polizia scientifica di Reggio Calabria.

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