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      Ragazze morte in incidente, disposta autopsia, ancora ricoverati gli altri tre

       

      I resti della Mercedes dopo lo schianto e le fiamme

       

      Ragazze morte in incidente, disposta autopsia, ancora ricoverati gli altri tre

      25 dic 24 Dalla procura di Lamezia c'è il massimo riserbo sulle indagini dell'incidente autonomo, avvenuto verso le 4 del mattino e che ha visto la morte di due giovani ragazze, Maria Sonetto di 17 anni e Anna Pileggi di 18, a San Pietro a Maida. Le due viaggiavano a bordo di una Mercedes, assieme ad altri tre ragazzi, uno dei quali minorenne, rimasti contusi ma non in maniera grave, uscita fuori strada incendiandosi subito dopo. In tre si trovano ancora presso l'ospedale di Lamezia Terme nel reparto di terapia breve sotto osservazione. La procura lametina ha aperto un'inchiesta per omicidio stradale. Tuttavia, su questo aspetto, dagli ambienti investigativi non trapela nulla. Le indagini dei carabinieri di Girifalco puntano a capire chi guidava il mezzo al momento dell'incidente, elemento questo ancora ad oggi non del tutto chiaro. Secondo le prime ricostruzioni, l'auto percorreva una strada in discesa e giunta in prossimità di una curva a destra, è andata diritta finendo prima in una strada sterrata e poi in un terreno colpendo alcuni alberi. Dopo l'urto, i tre ragazzi sono riusciti a scendere mentre le due giovani sono rimaste bloccate nell'auto che ha subito preso fuoco. Sui corpi carbonizzati è stata disposta l'autopsia.

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      "La notizia della tragica morte di Anna e di Maria che ha fatto cadere nello sconforto le loro famiglie e le loro comunità di San Pietro a Maida e di Curinga, ha lasciato attoniti pure tutti noi. In queste ore in cui il mondo intero attende la nascita del Bambino Gesù e l'apertura della Porta Santa che darà l'avvio alle celebrazioni del Giubileo, la Chiesa di Lamezia piange due sue figlie morte prematuramente in un drammatico incidente. A nome mio e della Chiesa lametina, esprimo vicinanza e preghiera alle loro famiglie dilaniate da un dolore immenso che è entrato prepotentemente nelle loro vite". Così il vescovo di Lamezia Terme monsignor Serafino Parisi. "Stanotte celebreremo l'Incarnazione del Figlio di Dio - aggiunge il presule - che 'si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori (Isaia 53,4)' ed in questa notte il nostro pensiero e le nostre preghiere andranno a loro, ai loro cari, ai loro amici, ai loro affetti, come pure alle famiglie degli altri tre ragazzi rimasti feriti. Siamo certi: il Signore 'asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate (Apocalisse 21,4)'. Intanto, purtroppo, si continua a morire. La nascita del Salvatore ci dice che la nostra fragilità e la nostra caducità sono abitate dal Figlio di Dio che ha attraversato l'umano soffrire e che, se ancora la morte sembra spavaldamente vincere, la fede ci fa sperimentare, proprio nel baratro del dolore, la presenza e la vicinanza del nostro Redentore". "Lo sussurro con tenerezza e convinzione e nel rispetto del grande dolore: la fede - sottolinea il vescovo Parisi - può offrirci occhi rinnovati per contemplare con lo sguardo di Dio la triste realtà che, senza umanamente poterla comprendere, a noi si impone e particolarmente oggi ci invita a riflettere sul bene della vita e sul bisogno della sua custodia e della sua cura".

      Anche la città di Lamezia Terme si unisce al dolore che ha colpito le comunità dei centri vicini si San Pietro a Maida e Curinga per le due vittime dell'incidente stradale. Il sindaco Paolo Mascaro, esprime, a nome dell'intera amministrazione comunale, "il più profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie di Anna e Maria, le due giovanissime vittime che la scorsa notte hanno tragicamente perso la vita nell'incidente avvenuto a San Pietro a Maida, in località Guarna. Questa tragedia ha colpito profondamente le nostre comunità, lasciando un vuoto che sarà difficile colmare. Due giovani vite spezzate in un momento che avrebbe dovuto essere di spensieratezza e gioia. Con rispettosa commozione, ci stringiamo al dolore delle famiglie, consapevoli che nessuna parola potrà mai alleviare una perdita così grande". "Desidero inoltre rivolgere un appello accorato a tutti i giovani - prosegue la nota - ad essere prudenti e ad avere cura della propria vita ricordando che ogni momento di gioia può trasformarsi purtroppo in tragedia. Il nostro pensiero va anche ai tre ragazzi sopravvissuti, con l'auspicio che possano riprendersi non solo dalle ferite fisiche ma anche da quelle dell'anima che inevitabilmente porteranno con sé. Un ringraziamento sincero va ai Vigili del fuoco, ai sanitari del 118 e alle forze dell'ordine per il loro impegno in un contesto così drammatico". "Oggi - conclude Mascaro - l'amministrazione comunale e tutta la città di Lamezia Terme si uniscono in un abbraccio solidale e commosso con chi soffre per un evento che ha drammaticamente offuscato ogni natalizio momento di letizia".

      "È con il cuore colmo di dolore che la nostra scuola piange la scomparsa di Maria Sonetto, nostra carissima studentessa della IV AB. Il vuoto che la nostra amata alunna ha lasciato in noi e nei suoi compagni di classe è immenso. Non ci sono gesti o parole che possano colmare una perdita così grande, ma desideriamo comunque ricordarla per ciò che era: una giovane piena di vita, con un sorriso che illuminava anche le giornate più grigie". E' il ricordo di una delle due vittime dell'incidente stradale a San Pietro a Maida fatto dai docenti della sua classe e da tutta la comunità scolastica del Polo tecnologico "Rambaldi" di Lamezia Terme. "In lei - proseguono docenti e compagni - brillava una luce speciale, quel desiderio di libertà che la portava a guardare il mondo con occhi curiosi e a vivere ogni momento con intensità. Non era perfetta, come non lo è nessuno di noi, ma proprio nella sua imperfezione c'era tutta la bellezza della sua umanità. Era una ragazza che sapeva far ridere, che sapeva sorprendere, che sapeva essere autentica, e questo resterà per sempre nei nostri cuori. Non possiamo immaginare il dolore della sua famiglia, ma vogliamo dire proprio a loro che lei ha lasciato un segno indelebile nella nostra scuola e in ognuno di noi. Vi auguriamo di trovare conforto nel ricordo di tutti i momenti felici che avete condiviso con lei. È difficile pensare che non sia più qui, ma vogliamo credere che la sua anima continui a vivere in un luogo sereno, dove possa vagare libera e sorridente come era sulla terra". "Continuate a vivere, anche per lei - concludono docenti e comunità scolastica - perché siamo certi che questo è ciò che avrebbe voluto: vedervi forti, uniti, capaci di andare avanti, custodendo nel cuore il suo ricordo come una guida".

      "La comunità scolastica del Polo Tecnico professionale Luigi Einaudi si unisce in un abbraccio di immenso dolore per la tragica e prematura scomparsa della giovane studentessa Anna Pileggi, vittima di un crudele incidente avvenuto a San Pietro a Maida, che ha spezzato troppo presto la sua giovane vita e quella di un'altra ragazza, lasciando un vuoto incolmabile". E' quanto si afferma in una nota dell'istituto frequentato dalla diciottenne morta nell'incidente stradale avvenuto nella notte a San Pietro a Maida, nel catanzarese. "In un periodo dell'anno in cui dovremmo essere ricolmi di gioia e di attesa per le festività natalizie - si aggiunge nella nota - ci troviamo invece immersi in un lutto che avvolge l'intera scuola e ci ricorda quanto sia fragile e preziosa la vita. Anna era più di una semplice studentessa: era una presenza luminosa, una ragazza piena di sogni e speranze che oggi restano sospesi nel silenzio di una perdita troppo grande da accettare". La dirigente scolastica, il personale docente e non docente, gli studenti e tutta la comunità dell'Istituto si stringono attorno alla famiglia di Anna "con un dolore profondo, consapevoli che nessuna parola potrà mai restituire ciò che è stato tolto. Siamo vicini anche alla famiglia dell'altra giovane vittima, accomunati dalla stessa sofferenza che ha colpito due vite e due famiglie, lasciando una ferita che mai si rimarginerà completamente. Eppure, nel buio di questa tragedia, vogliamo custodire il ricordo di Anna come una luce. Una luce che continuerà a brillare nei cuori di chi l'ha conosciuta, nei gesti d'affetto che ha lasciato, nei momenti che ha condiviso. Questo ricordo ci sprona a non dimenticare mai quanto sia importante il legame umano, quanto il tempo che abbiamo insieme sia prezioso e meriti di essere vissuto con pienezza e amore. Alla famiglia di Anna, a coloro che le volevano bene, ai suoi compagni di classe e agli amici, volevamo dire: non siete soli. Siamo con voi, in questo momento di devastazione, con la promessa di tenere vivo il suo ricordo e di cercare, anche nella disperazione, un senso che ci permetta di andare avanti, senza mai dimenticarla. Anna continuerà a vivere in ciò che ci ha lasciato: il suo sorriso, il suo entusiasmo, il suo essere parte di questa comunità che oggi la piange, ma che non smetterà mai di portarla nel cuore. Un pensiero particolare va anche a Claudio, un altro nostro studente che era con loro a bordo dell'autovettura. A lui, che ora sta affrontando un percorso di guarigione, mandiamo il nostro più sincero augurio di pronta ripresa. Siamo con lui, nella speranza che possa superare questo momento difficile con la forza e il supporto di chi gli vuole bene".

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