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      Come nel medio evo: aggredita troupe TGR Rai nel reggino

       

       

      Come nel medio evo: aggredita troupe TGR Rai nel reggino

      09 apr 24 "Una troupe della Tgr Calabria, inviata a San Pietro di Caridà, in provincia di Reggio Calabria, per seguire gli sviluppi di un omicidio, è stata barbaramente aggredita a bastonate dai parenti della vittima. Il nostro collega Lorenzo Gottardo ha subito contusioni alle braccia e alle gambe. Danneggiata anche l'auto del service incaricato delle riprese". Lo rendono noto, con un comunicato, il Cdr della stessa Tgr, l'esecutivo dell'Usigrai e la Fnsi. "Il cdr e tutta la redazione della Tgr Calabria, insieme all'esecutivo Usigrai e alla Federazione nazionale della stampa - si aggiunge nella nota - esprimono solidarietà ai colleghi aggrediti mentre stavano svolgendo il loro lavoro, e condannano duramente questo inqualificabile episodio. I giornalisti della Tgr Calabria non si fermeranno davanti ad alcuna intimidazione e continueranno a documentare con scrupolo ogni fatto di cronaca per garantire alle cittadine e ai cittadini il diritto a essere informati". Alla troupe della TGR RAI va la nostra solidarietà e quella del nostro Direttore Pippo Gatto.

      La direzione della TgR Rai "esprime solidarietà al collega Lorenzo Gottardo della Tgr Calabria e alla sua troupe televisiva, vittime di un'aggressione durante la realizzazione di un servizio nella Piana di Gioia Tauro". La direzione, si legge in una nota di Viale Mazzini, "informata dal caporedattore Riccardo Giacoia, ha sentito telefonicamente il collega per sincerarsi delle sue condizioni di salute, che per fortuna sono buone come quelle dell'operatore tv e del suo assistente, e lo ha ringraziato anche perché, nonostante il grave episodio, ha continuato a lavorare, completando il servizio sugli sviluppi di un omicidio. La direzione ribadisce il pieno sostegno alla TgR Calabria che, come tutte le altre redazioni della testata, continuerà a raccontare i fatti del territorio senza farsi intimidire".

      Ancora un'aggressione ai danni dei giornalisti, è accaduto in provincia di Reggio Calabria dove una troupe della Tgr Rai, inviata a San Pietro di Caridà, per seguire gli sviluppi di un omicidio, è stata barbaramente aggredita a bastonate dai parenti della vittima. Il collega Lorenzo Gottardo ha subito contusioni alle braccia e alle gambe. Danneggiata anche l'auto del service incaricato delle riprese. Il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine Carlo Bartoli e il presidente dell'Ordine regionale della Calabria, Giuseppe Soluri, esprimono in una nota "solidarietà al collega aggredito e condannano l'ennesimo caso di violenza contro i cronisti, colpevoli solo di fare il loro lavoro e raccontare i fatti". Bartoli e Soluri, "nel manifestare vicinanza, si impegnano a segnalare l'episodio al Centro di coordinamento per la sicurezza dei giornalisti che è operativo presso il ministero dell'Interno al fine di rafforzare la tutela di quanti, ogni giorno, sono impegnati per garantire il diritto all'informazione".

      "L'aggressione alla troupe della Tgr Rai Calabria, inviata a San Pietro di Caridà, in provincia di Reggio Calabria, per seguire gli sviluppi di un omicidio, è un episodio inqualificabile e inquietante". Lo afferma, in una nota, Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. "Esprimo sincera solidarietà - aggiunge - al giornalista Lorenzo Gottardo e agli operatori aggrediti, al caporedattore Riccardo Giacoia e a tutta la redazione. I cronisti della Rai in Calabria svolgono quotidianamente un servizio fondamentale per tutta la nostra comunità, documentando con scrupolo e professionalità ogni fatto regionale di interesse pubblico. Li ringrazio per il loro prezioso lavoro e condanno fermamente questo gravissimo gesto".

      "Lorenzo Gottardo anche oggi stava facendo semplicemente il suo dovere, come sempre in maniera egregia. A lui e ai componenti della troupe della Tgr Calabria aggrediti esprimiamo vicinanza e solidarietà. Nessuno sconto per i responsabili di questo infame gesto". Lo affermano in una nota il sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai e la Figec-Cisal.

      "È con profonda indignazione che apprendo dell'aggressione subita da Lorenzo Gottardo e dalla troupe della Tgr Calabria durante la realizzazione di un servizio in provincia di Reggio Calabria, documentando fatti di interesse pubblico per l'informazione dei cittadini. L'aggressione subita rappresenta un attacco non solo alla loro integrità fisica, ma anche alla libertà di stampa e all'importante ruolo dei media nell'informare e nel garantire trasparenza nelle comunità. Esprimo piena solidarietà ai giornalisti della Tgr Calabria e a tutti i giornalisti che, nonostante le difficoltà e le minacce, continuano a svolgere il loro lavoro con coraggio e dedizione. L'auspicio è che venga fatta luce sull'aggressione e che i responsabili siano portati davanti alla giustizia". Così la presidente della commissione di vigilanza Rai Barbara Floridia.

      Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, in una nota, ha espresso "solidarietà alla troupe dellaTgr Calabria, alla redazione e al caporedattore Riccardo Giacoia per l'aggressione subita in provincia di Reggio Calabria". "Azioni cosi offensive e sprezzanti - aggiunge Mancuso - e tese a condizionare l'informazione del servizio pubblico radiotelevisivo, vanno fermamente condannate".

      "Esprimo la mia vicinanza a Lorenzo Gottardo e alla troupe della Tgr Calabria aggrediti brutalmente durante la realizzazione di un servizio nella Piana di Gioia Tauro. Un episodio grave e inaccettabile, che purtroppo dimostra che c'è ancora chi crede di poter intralciare l'esercizio della libertà di stampa a colpi di violenza e intimidazioni. Nell'estendere la mia solidarietà a tutto il corpo redazionale della Tgr Calabria, desidero esprimere il mio incoraggiamento ai giornalisti impegnati ogni giorno per informare i cittadini e raccontare la verità. Auspico che gli autori di questa vile aggressione siano assicurati alla giustizia". Così in una nota il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto.

      "L'ennesimo fatto di cronaca che ha visto coinvolti operatori dell'informazione Rai non fermerà il racconto del servizio pubblico sulla criminalità e sulle sue diramazioni sul territorio", sottolineano in una nota l'amministratore delegato Roberto Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi dopo l'aggressione a una troupe della Tgr Calabria. "Oltre ad esprimere la solidarietà di tutta l'azienda nei confronti dei colleghi aggrediti - aggiungono Sergio e Rossi - desideriamo anche esprimere loro il nostro ringraziamento per aver portato a termine il lavoro e per aver resistito alle intimidazioni. Questi colleghi rappresentano la vera essenza della Rai da sempre schierata dalla parte giusta della barricata: quella della legalità. Un grazie sentito anche a tutta la Tgr Calabria a cui va la nostra vicinanza".

      «È inaccettabile l’aggressione ai danni di una troupe della Rai della Calabria, impegnata a San Pietro di Caridà, nel Reggino, in un approfondimento giornalistico su un omicidio». Lo afferma, in una nota, il senatore Nicola Irto, segretario regionale del Partito democratico calabrese. «Alle vittime di questo gesto incivile, gesto che condanniamo come Partito democratico, esprimiamo vicinanza e sostegno incondizionati: al giornalista Lorenzo Gottardo e – prosegue il segretario dei dem calabresi – agli operatori che erano con lui, come a tutta la redazione guidata dal caporedattore, Riccardo Giacoia. Giornalisti e operatori della Rai svolgono un servizio prezioso, specie in Calabria e per diverse ragioni, raccontando luci e ombre del territorio regionale con professionalità, terzietà e coraggio. Difendere l’informazione – conclude il senatore Irto – significa difendere la democrazia e la libertà».

      Il Sindacato giornalisti della Calabria, in una nota a firma del segretario, Andrea Nusmeci, esprime una "ferma condanna per il vile atto perpetrato nei confronti del collega della Tgr Rai Calabria, Lorenzo Gottardo, aggredito assieme alla troupe mentre stava svolgendo il suo lavoro di cronista". "Il collega Gottardo - aggiunge Musmeci - ha rischiato la propria incolumità sotto la minaccia di un bastone perché volevano impedirgli di raccontare i fatti relativi al giovane ucciso ieri a colpi di lupara a San Pietro di Caridà. Sono situazioni e azioni inaccettabili che devono essere unanimemente condannate".

      La Lega Calabria, in una nota, esprime la sua "più profonda solidarietà" ed il suo "incondizionato sostegno ai giornalisti e agli operatori della Rai della Calabria vittime di un'aggressione mentre svolgevano il loro dovere a San Pietro di Caridà, in provincia di Reggio Calabria". "Questo vile attacco - aggiunge la Lega Calabria - non è solo un assalto a dei singoli, ma un attacco alla stessa essenza della nostra democrazia e alla libertà di stampa. I giornalisti e gli operatori aggrediti, tra cui il giornalista Lorenzo Gottardo e la redazione guidata dal caporedattore Riccardo Giacoia, rappresentano la voce e gli occhi del popolo, impegnati a raccontare la realtà del nostro territorio con impegno e dedizione. La violenza e l'intimidazione ai danni dei media sono inaccettabili e devono essere condannate senza riserve. Ci impegniamo a lavorare senza sosta per garantire che la sicurezza dei giornalisti sia sempre protetta e che possano continuare a svolgere il loro lavoro fondamentale senza paura di ritorsioni. Difendere chi informa è difendere la verità e la giustizia. Oggi più che mai dobbiamo stare al fianco di coloro che, con coraggio, si fanno portavoce delle luci e delle ombre della nostra società, contribuendo a mantenere vivo il dibattito democratico e a proteggere i valori su cui si fonda la nostra Repubblica".

      Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ha espresso, in una nota, la propria "solidarietà alla troupe della Tgr Calabria e al caporedattore, Riccardo Giacoia, per l'aggressione subita in occasione della realizzazione di un servizio in provincia di Reggio Calabria". "Un gesto vile ed intimidatorio - afferma Fiorita - che deve essere assolutamente condannato. É inaccettabile assistere a episodi di violenza nei confronti dei giornalisti, ancor più se si tratta di servizio pubblico, e che mirano ad ostacolare il libero esercizio del diritto e dovere di cronaca. A nome di tutta l'amministrazione, rivolgo quindi piena vicinanza agli operatori coinvolti in questa brutta vicenda, ribadendo la necessità di fare quadrato, a tutti i livelli istituzionali, attorno ai professionisti dell'informazione vittime di intimidazioni e minacce anche nel nostro territorio"

      "Esprimo la mia solidarietà alla troupe della Tgr Calabria aggredita durante la realizzazione di un servizio nel Reggino su un grave fatto di cronaca". Così, in una nota, il sottosegretario all'Interno Wanda Ferro. "Il tg regionale Rai, quale servizio pubblico - aggiunge - ha un ruolo fondamentale nell'assicurare il diritto all'informazione dei cittadini calabresi. Ed è intollerabile che si tenti di condizionare con minacce e violente aggressioni il lavoro dei professionisti, giornalisti, tecnici e operatori, che quotidianamente lavorano alla sua realizzazione". "Condannando fermamente il grave episodio, che sarà posto all'attenzione del Centro di coordinamento del Viminale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti - dice ancora il sottosegretario Ferro - rivolgo la mia vicinanza al capo redattore Riccardo Giacoia e all'intera redazione".

      "Quanto accaduto al giornalista della Rai Lorenzo Gottardo e agli operatori della testata giornalistica regionale è inaccettabile. La Uil Calabria esprime la sua più ferma condanna per l'atto di violenza perpetrato ai danni della troupe della Rai Calabria, avvenuto durante l'espletamento del loro dovere professionale. Questo vile attacco non solo mina la libertà di stampa e di informazione, ma rappresenta un'offesa alla democrazia stessa e ai valori fondamentali della convivenza civile". Lo afferma Maria Elena Senese, segretaria generale Uil Calabria. "Il giornalismo - prosegue - è una pietra angolare della nostra società, il cui ruolo è fondamentale per garantire trasparenza, responsabilità e la diffusione di informazioni cruciali per il dibattito pubblico. Attacchi come quello subito oggi dalla troupe della Rai Calabria non possono e non devono essere tollerati in una società civile. La Uil Calabria si unisce quindi al coro di voci che condannano fermamente questo atto di violenza e esprime la sua totale solidarietà ai giornalisti della Rai Calabria. Il loro impegno nel portare avanti il loro lavoro nonostante le difficoltà e gli ostacoli è un esempio di coraggio e professionalità che merita il massimo rispetto e sostegno da parte di tutti noi. Chiediamo alle autorità competenti di fare piena luce su questo episodio, assicurando che i respon-sabili vengano identificati e portati di fronte alla giustizia. Inoltre, ribadiamo l'importanza di garantire la sicurezza e l'incolumità dei giornalisti nel loro lavoro quotidiano, affinché possano svolgere il loro ruolo senza timori né minacce". "In questo momento di difficoltà - conclude Maria Elena Senese - la Uil Calabria si stringe attorno a Lorenzo Gottardo, alla troupe della Rai Calabria e a tutti i giornalisti che quotidianamente si impegnano per informare il pubblico, difendendo la libertà di stampa e il diritto dei cittadini a essere informati in modo imparziale e completo".

      Unindustria Calabria esprime la propria solidarietà al giornalista e agli operatori della Tgr Rai Calabria per l’aggressione subita nell’esercizio della loro professione a San Pietro di Caridà, nel Reggino: «Il gesto violento perpetrato ai danni della troupe è inaccettabile in qualsiasi Paese civile – ha dichiarato il presidente Aldo Ferrara -. Atti come questo non devono trovare spazio e devono essere condannati con fermezza: al giornalista Lorenzo Gottardo, agli operatori della troupe e, più in generale, al caporedattore della Tgr calabrese Riccardo Giacoia e a tutta la redazione giunga quindi il più sincero sentimento di vicinanza da parte di tutti gli industriali calabresi. L’esercizio del diritto di cronaca e la libertà di stampa sono diritti fondamentali per una società civile: è importante che vengano tutelati e garantiti, è importante che i giornalisti possano svolgere serenamente una professione indispensabile per la tenuta della democrazia e dello Stato di diritto».

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      - Denunciati dai CC aggressori troupe TGR Rai Calabria

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