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      Morto il giornalista Pietro Bellantoni, cronista del Tgr Calabria

       

       

      Morto il giornalista Pietro Bellantoni, cronista del Tgr Calabria

      20 set 23 E' morto a Reggio Calabria il giornalista Pietro Bellantoni, redattore della Tgr Rai della Calabria. Aveva 42 anni. Mesi fa era stato colpito da una malattia che non è riuscito a superare. Sposato e padre di una bimba di due anni, Bellantoni era stato assunto alla Tgr nel marzo scorso, poco prima della scoperta della malattia. Nato a Scilla il 23 settembre 1980 e residente a Reggio Calabria, Bellantoni era laureato in Filosofia, aveva conseguito un master in Giornalismo all'Università Iulm di Milano ed era giornalista professionista dal 24 novembre 2009. In passato la lavorato, a Torino, per i quotidiani La Stampa e la Repubblica. In tv ha collaborato con Studio Aperto di Mediaset. Per una decina d'anni ha lavorato al Corriere della Calabria, di cui è stato anche caporedattore, per LaCtv ed ha collaborato con Tagadà di La7. È stato anche direttore responsabile de Ilreggino.it e coordinatore dell'Ufficio stampa della Giunta regionale della Calabria.

      Il direttore della Tgr Calabria Alessandro Casarin con l'intera direzione "si stringe alla moglie Ketty, alla piccola Giulia e a tutti i familiari di Pietro Bellantoni, brillante collega della Tgr Calabria stroncato da una brutta malattia a soli 42 anni". Originario di Scilla, dove domani pomeriggio si svolgeranno i suoi funerali, Pietro era diventato giornalista professionista nel novembre del 2009, distinguendosi subito per le sue alte doti umane e professionali. "Nemmeno un anno fa era entrato, tramite concorso pubblico, nella redazione della Tgr Calabria, dove si era fatto subito apprezzare e amare. Lascia ora un vuoto incolmabile nei cuori di tutti i colleghi", sottolinea la Tgr.

      L'Usigrai esprime "profondo cordoglio per la prematura scomparsa del giovane collega Pietro Bellantoni, stringendosi commossa alla famiglia e alla redazione della Tgr Calabria". "Entrato in azienda attraverso la selezione pubblica lo scorso marzo si era fatto apprezzare per le qualità umane e professionali - si legge in una nota -. Il sindacato delle giornaliste e dei giornalisti della Rai è al fianco della redazione per tutte le iniziative che vorrà intraprendere per ricordare Pietro".

      "Si è spento per un brutto male il giornalista Pietro Bellantoni, un professionista dell'informazione calabrese che per un frangente della sua carriera ha lavorato anche nell'istituzione Regione, coordinando per alcuni mesi l'ufficio stampa". Lo afferma, in una nota, la Giunta regionale. "È un giorno di dolore - aggiunge l'esecutivo - per una scomparsa così prematura che priva il mondo dei media di un cronista colto e preparato. La Giunta regionale si stringe attorno ai familiari ed alla Tgr Rai Calabria, esprimendo un sentimento di cordoglio e vicinanza".

      "Apprendo con sgomento la notizia della morte del giornalista Pietro Bellantoni". Lo afferma, in una nota, il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso. "Ho avuto il piacere di conoscerlo - aggiunge Mancuso - apprezzandone le elevate capacità di analisi sulle vicende politiche e istituzionali, sempre supportate, nella quotidianità del suo lavoro, dal rispetto della verità sostanziale dei fatti. A nome mio e dell'intero Consiglio regionale che rappresento, rivolgo sentite condoglianze alla sua famiglia e ai colleghi della Tgr Rai Calabria".

      "Siamo profondamente colpiti e dispiaciuti per la prematura scomparsa del giornalista reggino Pietro Bellantoni. Apprezzato professionista, voce e volto della Rai Calabria, in passato cronista in tante emittenti giornalistiche sia in Calabria che nel circuito nazionale". Così, in una nota, il sindaco facente funzioni della Città metropolitana, Carmelo Versace, sulla scomparsa del giovane cronista reggino Pietro Bellantoni. "La sua competenza e le sue doti caratteriali - aggiunge Versace - lo hanno caratterizzato in ogni sua esperienza giornalistica. A nome della Città metropolitana esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia e vicinanza alla moglie e alla piccola figlia".

      "Il Comune di Reggio Calabria, nella persona del sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, si stringe al dolore della famiglia Bellantoni per la prematura scomparsa di Pietro, valente giornalista, persona stimata e apprezzata da tutta la comunità reggina". É quanto si afferma in una nota del Cmune. "Alla moglie, Ketty Tramontana, ed alla figlioletta - si aggiunge - possa arrivare l'abbraccio più forte. Oggi la città perde uno dei suoi figli migliori. Con la morte di Pietro Bellantoni viene a mancare un grande giornalista, arguto e raffinato nel commentare i fatti di cronaca e attualità politica. Pietro aveva una capacità di analisi unica, in grado di unire una profonda competenza a doti umane e sensibilità rare. Qualità che si possono riscontrare in tutti gli attestati di stima e cordoglio che, in queste ore, stanno riempiendo l'intera città. Il suo ricordo rimarrà indelebile in ognuno di noi e sarà compito nostro non far perdere la memoria di un uomo giusto, di un lavoratore onesto, di un padre ed un marito esemplare".

      "Una notizia che non avremmo voluto mai apprendere e che ci addolora profondamente". Così il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ha commentato la scomparsa del giornalista della Rai Calabria Pietro Bellantoni. "Un giornalista di particolare valore - aggiunge Caruso - che, da poco entrato in Rai, stava coronando il suo percorso professionale che aveva conosciuto diverse tappe importanti, come quella, decennale, al Corriere della Calabria e, prima di approdare alla radiotelevisione di Stato, nell'ufficio stampa della Giunta regionale dove svolse le funzioni di coordinatore. Siamo particolarmente costernati per la scomparsa di Pietro Bellantoni, che ci fa riflettere una volta di più sull'ineluttabilità di un destino che si è portato via una giovane vita mentre era proiettata a cogliere i frutti di un lavoro certamente appassionante, ma fatto, anche e soprattutto, di sacrifici, rinunce e tanto impegno. In questo tristissimo momento ci sentiamo, con tutta l'Amministrazione comunale, vicini alla sua famiglia e a tutti i suoi colleghi della Rai e del Corriere della Calabria, e, in particolare, alla direttrice della testata dove Bellantoni lavorò a lungo, Paola Militano".

      "L'improvvisa morte di Pietro Bellantoni lascia tutti sgomenti. Il personale del Burc Calabria lo ricorda con profondo affetto e stima per il lavoro attento e presente che ha svolto nel periodo in cui è stato responsabile delle pubblicazioni del Bollettino Ufficiale della Calabria". Lo riferisce un comunicato. "Il responsabile del Burc, Giulia Zampina, i redattori Rita Durante, Antonella Fugito, Morena Musca, Gemma Parentela e Francesco Procopio - si aggiunge - si uniscono al dolore della moglie Ketty e di tutti i familiari, ricordandone le doti umane e professionali".

      "Addio a Pietro Bellantoni, un grande notista politico, una persona gentile e cordiale. Condoglianze alla famiglia e alle persone care. Mancherà non solo ai colleghi del TGR, ma alla Calabria intera". Lo afferma, in una dichiarazione, il deputato Domenico Furgiuele, vice capogruppo della Lega.

      "Pietro Bellantoni lo leggevano tutti, lo ascoltavano tutti. Con la sua inaspettata e tragica dipartita va via un figlio della Calabria che la sua regione l'ha voluta raccontare nei suoi mille difetti ma con lo sguardo sempre rivolto alla sua immensa bellezza". Così, in una nota, Vittoria Baldino, vicecapogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera. "Era un valore aggiunto - aggiunge la parlamentare - per le redazioni che lo accoglievano per la sua elevata competenza e per i suoi modi gentili. Ed era un valore aggiunto per la Calabria, modello per quei tanti giovani che hanno competenza e vogliono affermarsi solo con le proprie forze. 'La Calabria vive una fase critica: è doveroso che ognuno faccia la propria parte per tentare di scrivere una nuova storia': queste sono le parole forti che ci lascia in eredità e che nessuno in Calabria può permettersi di ignorare.

      "La scomparsa prematura di Pietro Bellantoni è un duro colpo per l'intera società calabrese. Perdiamo un giornalista di razza, dotato di grandi qualità professionali ed umane, autonomo, attento, libero, corretto e sempre rispettoso della verità". Lo afferma, in una dichiarazione, il senatore Nicola Irto, segretario regionale del Partito democratico. "Conservo un ricordo nitido - dice ancora Irto - delle inchieste, dei servizi, degli approfondimenti e degli editoriali di Bellantoni, che, seppure molto giovane, ha saputo dare un alto contributo all'informazione, stimolando con equilibrio il dibattito pubblico e raccontando la realtà della Calabria in maniera imparziale, puntuale e costruttiva".

      "Apprendo della morte del giornalista Pietro Bellantoni, a soli 42 anni. La sua dipartita rappresenta una grave perdita per la nostra Calabria, che perde uno dei suoi figli migliori. Grande giornalista che fece della sua professione un autentico strumento di riscatto culturale, politico e sociale per la nostra terra". Così, in una nota, l'ex presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini. "Porterò sempre dentro di me - aggiunge Tallini - il suo ricordo e il sorriso della sua specchiata bontà d'animo di uomo e di giornalista che amava la vita e il suo lavoro. Ciao Pietro, per me è stato un onore essere stato un tuo 'vero' amico".

      "Pensare che una persona come Pietro Bellantoni non sia più tra noi mi lascia senza parole. Pietro era un giornalista attento, un osservatore critico, una penna brillante come poche. Ed era soprattutto una persona splendida, di uno spessore umano raro". Lo afferma, in una dichiarazione, il deputato Giuseppe Mangialavori. "La Calabria - aggiunge - perde un giornalista di enorme valore. Io perdo un amico".

      "A nome dell'Amministrazione e della Città di Vibo Valentia intendo esprimere il mio cordoglio alla famiglia di Pietro Bellantoni, stimato giornalista prematuramente scomparso". Ad affermarlo è il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo. "Del giornalista Bellantoni, che ho potuto conoscere negli anni in cui si è occupato delle vicende politiche anche vibonesi - aggiunge il sindaco Limardo - ho sempre apprezzato l'onestà e la correttezza, doti che gli hanno permesso di affermarsi ed ottenere il rispetto unanime da parte della società civile e politica".

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