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      Processo Rinascita Scott, 11 anni a Pittelli, assolto ex sindaco Callipo

       

       

      Processo Rinascita Scott, 11 anni a Pittelli, assolto ex sindaco Callipo

      20 nov 23 Undici anni di reclusione: è questa la pena inflitta dal Tribunale di Vibo Valentia all'avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli, imputato nel processo Rinascita Scott. Per lui la Dda aveva chiesto la condanna a 17 anni. La lettura della sentenza è ancora in corso essendo 338 gli imputati. Tra i nomi già pronunciati dai giudici quelli del tenente colonnello dei carabinieri Giorgio Naselli, condannato a 2 anni e 6 mesi (8 anni la richiesta), dell'ex finanziere Michele Marinaro condannato a 10 anni e sei mesi (17) e dell'ex consigliere regionale Pietro Giamborino condannato a 1 anno e 6 mesi (20).

      Assolto ex sindaco Callipo

      I giudici del Tribunale di Vibo Valentia, al termine del processo di primo grado Rinascita Scott, hanno assolto l'ex sindaco di Pizzo ed ex presidente di Anci Calabria Gianluca Callipo. Per lui, la Dda di Catanzaro aveva chiesto la condanna a 18 anni di reclusione. Condannato a 14 anni, l'avvocato di Vibo Valentia Francesco Stilo per il quale i pm avevano sollecitato 15 anni. Le condanne più pesanti - 30 anni di reclusione - sono state inflitte a Saverio Razionale, indicato come il boss di San Gregorio d'Ippona e a Domenico Bonavota, ritenuto il boss di Sant'Onofrio. Nell'aula bunker di Lamezia Terme, la presidente del Tribunale di Vibo Brigida Cavasino sta ancora continuando la lettura del dispositivo della sentenza.

      Assolto Incarnato

      E' terminata, dopo un'ora e 40 minuti, la lettura della sentenza del maxi processo Rinascita Scott. I giudici hanno assolto l'ex assessore regionale Luigi Incarnato, per il quale l'accusa aveva chiesto la condanna a un anno e sei mesi, segretario regionale del Psi Calabria e componente la direzione nazionale del partito. Oltre a Razionale e Domenico Bonavota, è stato condannato anche Pasquale Bonavota, arrestato il 27 aprile scorso dopo 4 anni di latitanza perché ricercato per il processo Rinascita Scott ed il cui nome era inserito nell'elenco dei latitanti più pericolosi, che ha avuto 28 anni di reclusione. Condannati anche Nicola Bonavota (26 anni di reclusione), Domenico Cugliari (22 anni e 6 mesi), Antonio Larosa (24 anni e 6 mesi), Paolino Lo Bianco (30 anni), Antonio Macrì (20 anni e 10 mesi), Salvatore Morelli (28 anni e 4 mesi), Valerio Navarra (23 anni), Agostino Papaianni (20 anni), Rosario Pugliese (28 anni) e Antonio Vacatello (30 anni).

      PM: confermata struttura 'ndrangheta vibonese

      "È giusto dire e ribadire che siamo di fronte a una sentenza di primo grado, non a una sentenza passata in giudicato per cui ogni valutazione che verrà fatta deve tenere conto di questa circostanza. Dopo di ché, la pervasività dell'organizzazione criminale nella provincia di Vibo Valentia era così radicata, così diffusa, così allarmante così inquietante che penso possa essere rilevato come non ci fosse nessun aspetto della vita, del tessuto economico e sociale della provincia che non fosse condizionato dalla forza di intimidazione di questa organizzazione criminale così pericolosa". Così il procuratore facente funzioni della Dda di Catanzaro Vincenzo Capomolla, al termine della lettura della sentenza nel maxi processo Rinascita Scott, istruito dalla distrettuale antimafia contro le cosche del vibonese. Il magistrato ha sottolineato come alla sentenza del Tribunale di Vibo Valentia segue "una sentenza che già c'è stata sul versante del rito abbreviato ed entrambe confermano la struttura criminale dell'organizzazione 'ndranghetistica nella provincia di Vibo Valentia che fa capo alla famiglia Mancuso. L'ulteriore conferma sta proprio nella decisione di oggi".

      Le motivazioni

      L'avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli, condannato a 11 anni di reclusione al termine del processo di primo grado per la maxi operazione contro le cosche di 'ndrangheta del vibonese, è stato riconosciuto colpevole per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa e per due casi di rivelazione di segreto d'ufficio. E' stato assolto, invece, dall'accusa di abuso d'ufficio aggravato con formula perché il fatto non sussiste. La Dda di Catanzaro aveva chiesto la sua condanna a 17 anni. Il tenente colonnello dei carabinieri Giorgio Naselli, è stato condannato a due anni e sei mesi a fronte di una richiesta di 8 anni, i giudici del Tribunale di Vibo Valentia lo hanno ritenuto colpevole di tre casi di rivelazione di segreto d'ufficio ma innocente per abuso d'ufficio. L'ex finanziere Michele Marinaro, in servizio alla Dia di Catanzaro e poi alle dipendenze della presidenza del Consiglio nella sede di Reggio Calabria, è stato riconosciuto colpevole di concorso esterno e rivelazione di segreto d'ufficio e condannato a 10 anni e 6 mesi contro il 17 anni invocati dall'accusa. I giudici del tribunale hanno poi condannato a 14 anni (15 quelli chiesti), l'avvocato vibonese Francesco Stilo ritenuto responsabile di concorso esterno in associazione mafiosa, intralcio alla giustizia e favoreggiamento. E' stato assolto invece per tre casi di rivelazione di segreto d'ufficio, corruzione in atti giudiziari e un caso di favoreggiamento. Condannato a un anno e sei mesi (chiesti 20 anni), l'ex consigliere regionale Pietro Giamborino che, secondo il Tribunale di Vibo Valentia non appartiene alla 'ndrina di Piscopio. E' stato assolto, infatti, dall'associazione mafiosa per non aver commesso il fatto mentre è stato condannato per traffico di influenze illecite. L'ex sindaco di Pizzo ed ex presidente dell'Anci Gianluca Callipo, per il quale l'accusa aveva chiesto 18 anni, è stato assolto dal reato di concorso esterno in associazione mafiosa (per non aver commesso il fatto), per due casi di abuso d'ufficio e per violazione delle leggi elettorali (perché il fatto non sussiste). Assolto anche l'ex assessore regionale Luigi Incarnato dall'accusa di traffico di influenze illecite. Nei suoi confronti erano stati invocati un anno e sei mesi di reclusione.

      Dichiarazione legali Pittelli

      "L'avvocato Giancarlo Pittelli viene condannato per quello stesso reato rispetto al quale solo pochi mesi fa la Corte di Cassazione prima, ed il Tribunale per il Riesame subito dopo, avevano escluso la sussistenza anche solo di indizi gravi di colpevolezza. Tanto basta a far comprendere, a tutti coloro che abbiano la onestà intellettuale di volerlo fare, quanto questa condanna fosse ad ogni costo indispensabile per salvare la credibilità della intera operazione investigativa Rinascita Scott". E' quanto sostengono, in una nota, i legali di Pittelli, gli avvocati Giandomenico Caiazza, Salvatore Staiano e Guido Contestabile. "Sono dinamiche - proseguono - che abbiamo drammaticamente imparato a conoscere in altri clamorosi casi giudiziari, a cominciare da quello di Enzo Tortora; e da quei casi giudiziari abbiamo anche imparato che, alla fine, l'innocenza dell'imputato verrà riconosciuta, seppure con imperdonabile ritardo, e dopo aver causato danni incommensurabili. Questo sarà, da subito, il nostro ancora più determinato impegno, questa la nostra certezza".

      Legali Giamborino

      "L'assoluzione dell'ex consigliere regionale Pietro Giamborino dalla grave accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso, ripercorre ciò che la suprema Corte di Cassazione aveva già stabilito anni or sono in sede cautelare. Inutili angosce processuali, fanno venire in mente il motto di Carnelutti: il processo è già pena! Speriamo che sia terminato il periodo buio della giustizia calabrese e che, tosto, si ripristini la valenza della prova sin dalla fase delle indagini preliminari, prima di giungere a carcerazioni preventive inopinate!". Lo afferma in una nota l'avvocato Enzo Belvedere, difensore di Giamborino che è stato condannato a un anno e sei mesi traffico di influenze illecite tolta l'aggravante, a fronte dei 20 anni richiesti, per traffico di influenze illecite senza aggravante.

      Segretario PSI: bene assoluzione Incarnato

      "L'assoluzione di Luigi Incarnato è davvero una buona notizia per lui, per la sua famiglia e per la comunità dei socialisti calabresi. Sono stati anni difficili ma che non ci hanno fatto mai perdere la convinzione che la giustizia avrebbe fatto il suo corso e che i fatti contestati a Luigi fossero infondati. Una bella giornata". Così, in una nota, il segretario del Psi Enzo Maraio l'assoluzione del Presidente del consiglio nazionale del Psi e segretario calabrese Luigi Incarnato, nel processo Rinascita Scott.

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