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      Rapporto Bankitalia su econonia in Calabria, incetrezza e indebolimento industria

       

       

      Rapporto Bankitalia su econonia in Calabria, incetrezza e indebolimento industria

      16 nov 23 Indebolimento e incertezza. Due sono le parole chiave che caratterizzano la nota congiunturale di aggiornamento dell'economia in Calabria di Bankitalia relativa alla prima parte del 2023 da cui emerge una perdita di vigore in linea con una tendenza già manifestata a partire della metà dello scorso anno. I contenuti del report sono stati illustrati ai giornalisti dal direttore della filiale di Catanzaro Marcello Malamisura, dal dirigente Riziero Bruno, e dai componenti del Nucleo di ricerca Giuseppe Albanese (coordinatore), Antonio Covelli, Graziella Mendicino e Iconio Garri'. In base all'indicatore Iter, elaborato da Banca d'Italia , nel primo semestre l'attività economica nella regione è aumentata dell'1,1% in linea con quanto osservato nel Paese.In questo quadro dal sondaggio condotto tra settembre e ottobre è emerso che il fatturato delle imprese nei primi 9 mesi dell'anno ha registrato in media un moderato incremento, ancora sostenuto dall'aumento dei prezzi di vendita. Migliorata la situazione reddituale grazie anche della riduzione dei prezzi energetici; gli investimenti sono rimasti su livelli contenuti a causa del clima di incertezza sull'evoluzione del quadro macroeconomico e dell'innalzamento del costo del credito. A livello settoriale, ha rallentato l'industria in senso stretto. Le costruzioni hanno ancora in parte beneficiato del completamento del Superbonus, mentre in prospettiva potrebbe incidere di più il contributo dei lavori pubblici finanziati dal Pnrr, che è stato finora inferiore alle attese. Congiuntura positiva nel terziario malgrado la frenata nel commercio e la debole crescita delle presenze turistiche. "Registriamo un rallentamento, un indebolimento dell'economia calabrese - ha detto il direttore Malamisura - in linea con quanto rilevato a livello nazionale. Le nostre stime segnano per questo primo semestre una crescita dell'1,1%, la fine dello scorso anno eravamo al 3%. L'indebolimento ha caratterizzato un po' tutti i settori seppure con intensità differenziata. Più significativo il rallentamento nel manifatturiero. Tengono a ritmi meno elevati le costruzioni e un un buon andamento,a anche se in indebolimento, anche nel comparto dei servizi". Perde colpi il mercato del lavoro in Calabria. Dopo la sensibile ripresa del biennio precedente - segnala la nota congiunturale di Bankitalia - gli andamenti occupazionali hanno mostrato segnali di indebolimento, che hanno riguardato soprattutto i contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato e la componente femminile. Il tasso di disoccupazione è tornato a crescere, alimentato però essenzialmente da una maggiore intensità nella ricerca di lavoro. I consumi delle famiglie calabresi hanno risentito del forte calo del potere di acquisto, accompagnato da un deterioramento del clima di fiducia. L'inflazione, dopo aver raggiunto un picco a fine 2022, ha iniziato gradualmente a ridursi nei primi mesi dell'anno in corso, pur restando ancora su livelli elevati. Le famiglie in difficoltà economica hanno continuato a beneficiare di misure straordinarie volte a limitare l'impatto dei rincari dei prezzi di energia e gas. Al contempo, a seguito delle recenti modifiche normative, ha iniziato a ridursi la quota di famiglie beneficiarie del Reddito di cittadinanza, che sarà totalmente sostituito a partire dagli inizi del 2024 dall'Assegno di inclusione, destinato a una platea più ristretta di nuclei familiari. "La crescita dei prestiti bancari alla clientela privata - è detto nella nota -si è indebolita, riflettendo principalmente il calo della domanda connesso con il rialzo dei tassi. La dinamica dei prestiti è risultata peggiore per le imprese, soprattutto per quelle di minore dimensione; per le famiglie il ricorso al credito al consumo è rimasto sostenuto, mentre le nuove erogazioni di mutui residenziali sono scese. Nonostante il peggioramento congiunturale, il tasso di deterioramento del credito è rimasto costante . I depositi bancari delle famiglie e delle imprese si sono lievemente ridotti, anche in conseguenza della ricomposizione, rispettop al periodo della pandemia, del risparmio verso strumenti con rendimenti più elevati.

      Dal PNRR in Calabria bandi per 1,7 miliardi

      Alla data del 10 ottobre scorso, analizzando l'esito dei bandi di gara per l'aggiudicazione delle risorse e i successivi decreti di attribuzione, nell'ambito del Pnrr e del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr (Pnc), risultavano assegnati 5,6 miliardi di euro a soggetti attuatori pubblici per progetti da realizzare sul territorio calabrese, pari a 3.044 euro per abitante. Lo rileva la nota congiunturale di di aggiornamento dell'economia in Calabria di Bankitalia relativa ai primi 9 mesi dell'anno. "I fondi risultavano concentrati - è detto nella nota - soprattutto negli interventi associati alle missioni dedicate alla 'Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo' e 'Rivoluzione verde e transizione ecologica', che assorbono circa il 45% delle risorse allocate. Per il 33% dei fondi assegnati, la responsabilità di gestione fa capo a operatori nazionali (enti pubblici e società partecipate); tra le amministrazioni locali il ruolo di maggiore rilievo spetta ai Comuni, competenti per il 28 per cento degli importi. Con riguardo ai progetti del solo Pnrr per interventi da realizzare in Calabria, a giugno 2023 i soggetti attuatori pubblici avevano bandito procedure per un importo stimato di 1,7 miliardi, pari a circa il 40 per cento del valore dei progetti che necessitano di una gara. In particolare, la percentuale di gare avviate per gli interventi relativi a 'Rivoluzione verde e transizione ecologica' e 'Inclusione e coesione' risultava più elevata, a fronte di un minor grado di avanzamento degli interventi rivolti a 'Infrastrutture per una mobilità sostenibile' e 'Salute'. In relazione all'iniziativa del Governo mirata a modificare il Pnrr, secondo le elaborazioni di Bankitalia, le proposte di modifica riguarderebbero interventi sul territorio calabrese ai quali erano state finora assegnate risorse per 626 milioni, pari al 5 per cento del totale suscettibile di eliminazione a livello nazionale e a circa l'11 per cento delle risorse regionali, prevalentemente di competenza comunale.

      Superbonus: a fine settembre 13.283 interventi

      In Calabria, al 30 settembre scorso,gli interventi riferiti al Superbonus erano 13.783, per un importo complessivo di 2,7 miliardi di euro, ancora in aumento di oltre un quarto rispetto a fine 2022, con lavori risultavano conclusi all'81 per cento". E' quanto mette in evidenza la nota congiunturale di Bankitalia riportando i dati del monitoraggio congiunto di Enea e Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica. Nel settore delle costruzioni sono emersi segnali di attenuazione della fase di espansione che ha caratterizzato l'ultimo biennio. Nel primo semestre dell'anno, le ore lavorate denunciate alle Casse edili presenti in regione sono diminuite del 6% dopo il forte incremento avvenuto nello stesso periodo del 2022 (81%). "Considerando le aziende con almeno 10 addetti, sulla base del sondaggio della Banca d'Italia condotto tra settembre e ottobre - è scritto nel testo - poco meno di due terzi delle imprese si attende comunque un aumento del valore della produzione nel 2023, mentre il 14% ne prevede un calo. L'andamento è risultato ancora vivace nel comparto residenziale, che ha tratto vantaggio dal completamento dei lavori stimolati dalle agevolazioni fiscali introdotte dal Decreto 'rilancio'.

      +0.9 di occupati in Calabria

      Dopo la ripresa del biennio precedente, nella prima parte del 2023 l'occupazione ha iniziato a mostrare segnali di rallentamento in Calabria. Secondo i dati della Rilevazione sulle forze di lavoro dell'Istat, nel primo semestre dell'anno in corso - riporta Bankitalia - il numero degli occupati in regione è cresciuto dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2022, un aumento molto più contenuto di quello registrato nel Mezzogiorno e in Italia (rispettivamente 2,4 e 2,0%). "Nella media dei primi sei mesi del 2023 - è detto nella nota - il tasso di occupazione ha raggiunto il 43,5% sospinto anche dalla continua riduzione della popolazione in età da lavoro (15-64 anni) che, tra gennaio e giugno, è diminuita di circa lo 0,6 per cento; il divario del tasso di occupazione regionale dalla media nazionale si è tuttavia ampliato di quasi un punto percentuale. Anche il tasso di disoccupazione è tornato ad aumentare, raggiungendo il 16,8 per cento (14,6 nello stesso periodo del 2022). L'incremento è stato alimentato da una maggiore partecipazione al mercato del lavoro, con la conseguente crescita del tasso di attività di quasi due punti, al 52,4 per cento". Aumentano gli occupati tra gli uomini mentre il numero delle lavoratrici si erode leggermente anche se, grazie alla crescita registrata nel biennio precedente, resta complessivamente superiore a quello del primo semestre 2019; il divario di genere nel tasso di occupazione è comunque tornato ad ampliarsi, arrivando a 24,9 punti percentuali (era 22,8 nello stesso periodo dell'anno precedente). Tra i settori, i servizi hanno fornito un contributo positivo alla crescita, a fronte di una sostanziale stabilità degli occupati nelle costruzioni; il numero di lavoratori è risultato in calo nell'agricoltura e, in minor misura, nell'industria. L'aumento dell'occupazione è stato alimentato in particolare dal lavoro autonomo +7%rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente pur rimanendo al di sotto dei livelli pre-pandemia. Il lavoro alle dipendenze, invece, dopo l'espansione che ha caratterizzato gli ultimi due anni, ha fatto registrare una lieve arretramento, -0,9%.

      Rallentano i consumi

      Rallentano i consumi in Calabria come nel resto del Mezzogiorno. Lo rileva Bankitalia secondo cui "tale dinamica ha continuato a risentire del rialzo dei prezzi, che erode il potere di acquisto". "L'inflazione al consumo sui dodici mesi, misurata dall'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic) - sottolinea la nota congiunturale sull'economia in Calabria - ha raggiunto il massimo in regione, così come nel resto del Paese, nell'ultima parte del 2022, soprattutto per il contributo delle spese relative all'abitazione e alle utenze, e ai beni alimentari. A partire dai primi mesi di quest'anno la dinamica dei prezzi in Calabria si è gradualmente attenuata pur rimanendo ancora su livelli storicamente elevati: il tasso di inflazione è sceso a settembre al 4,9%(5,3 in Italia). Alla diminuzione ha contribuito soprattutto il marcato calo dei prezzi di gas ed energia elettrica. Contestualmente si sono registrati segnali di ripresa della fiducia dei consumatori: il livello dell'indicatore, disponibile solo a livello di macroarea, resta tuttavia di molto inferiore ai valori raggiunti prima dell'invasione russa dell'Ucraina".

      Crescita export

      Crescita decisa, nel primo semestre del 2023, per le esportazioni di merci dalla Calabria, anche se contributo apportato al prodotto interno lordo rimane modesto. A stabilirlo è Bankitalia. "Le vendite a prezzi correnti - fa sapere la filiale di Catanzaro dell'Istituto centrale - sono aumentate del 21% rispetto al corrispondente periodo del 2022. L'incremento ha interessato tutti i principali settori di specializzazione regionale, soprattutto i prodotti dell'industria alimentare e le sostanze e prodotti chimici, che insieme rappresentano quasi il 60% delle esportazioni regionali. Con riguardo ai mercati di sbocco, l'aumento è stato particolarmente accentuato verso i paesi dell'Unione Europea".

      +2% movimentazione container a Gioia

      E' salita ulteriormente del 2,1%, nei primi nove mesi del 2023, rispetto al periodo corrispondente dello scorso anno quando aveva toccato il 7%, la movimentazione dei container nel porto di Gioia Tauro. Lo rileva Bankitalia che registra il rafforzamento della fase di crescita dello scalo in atto dalla seconda metà del 2019. Sul futuro del porto container, tuttavia, pesa l'incertezza legata all'entrata in vigore dal primo di gennaio del 2024 della direttiva europea Ets sul trasporto marittimo che minerebbe le prospettive dei porti transhipment europei a partire principalmente da quello calabrese a favore di altri scali dell'area africana del bacino mediterraneo.

      Calo prestiti per aziende, aumenta per famiglie

      Nel primo semestre del 2023 l'espansione dei prestiti bancari al settore privato non finanziario si è pressoché arrestata, a fronte di un calo osservato a livello nazionale: a giugno il tasso di variazione sui dodici mesi si è attestato allo 0,3% (2,1 a dicembre). Il credito bancario è risultato ancora in crescita per le famiglie consumatrici, mentre ha iniziato a contrarsi per le imprese". Lo rileva Bankitalia nella sua nota di aggiornamento congiunturale. "Le banche operanti in Calabria, intervistate tra agosto e settembre nell'ambito dell'indagine sull'andamento della domanda e dell'offerta di credito a livello territoriale - riporta la nota congiunturale - hanno segnalato per il primo semestre del 2023 un calo della domanda di prestiti da parte delle imprese, che ha interessato la manifattura e soprattutto i servizi. In un contesto di rallentamento congiunturale e di rialzo dei tassi di interesse, sono diminuite le richieste sia per il finanziamento degli investimenti sia per la copertura del capitale circolante. Nello stesso periodo la domanda di prestiti per l'acquisto di abitazioni da parte delle famiglie è ulteriormente scesa mentre le richieste di credito per finalità di consumo sono tornate ad aumentare, dopo la marcata contrazione del secondo semestre del 2022. Dal lato dell'offerta, i criteri applicati dalle banche ai prestiti alle aziende sono divenuti più restrittivi; l'irrigidimento delle condizioni è stato più intenso nelle costruzioni e nei servizi. Anche l'orientamento dell'offerta di prestiti alle famiglie - si segnala - è stato improntato a una maggiore cautela, soprattutto per il credito al consumo". "Nel primo semestre del 2023 - riporta la nota - la qualità del credito è rimasta elevata. Il tasso di deterioramento annuo, definito come il flusso di nuovi prestiti deteriorati sul totale dei finanziamenti in bonis di inizio periodo, si è collocato a giugno all'1,6 % (1,5 a dicembre). L'indicatore è lievemente cresciuto per le imprese, di 2 decimi di punto (al 2,2%), mentre è rimasto stabile all'1% per cento per le famiglie. Per entrambi i comparti il tasso di deterioramento si mantiene su valori superiori alla media nazionale".

      Cresce uso banche digitali

      Avanza sempre più quella che viene definita la 'desertificazione bancaria' in Calabria e, di pari passo, cresce il ricorso al sistema bancario digitale. Gli sportelli così come si sono consolidati in passarto diminuiscono e nella regione tra il 2015 e il 2022 il loro numero si è ridotto del 24%, in pratica uno su quattro ha chiuso i battenti. "Noi abbiamo svolto degli approfondimenti proprio su questo fronte - ha sottolineato il direttore della filiale di Bankitalia di Catanzaro Marcello Malamisura parlando con i giornalisti a margine della presentazione della nota di aggiornamento congiunturale - e sicuramente anche il sistema bancario è interessato da profonde trasformazioni indotte anche dall'utilizzo della tecnologia. Il canale bancario tradizionale - ha aggiunto il direttore della filiale catanzarese dell'Istituto - sempre più è soppiantato anche da quello digitale. Devo dire che anche in Calabria si registrano dei tassi di utilizzo del canale digitale per l'accesso al sistema bancario attraverso la rete Internet in forte crescita. La presenza bancaria si riduce ma, ovviamente, va anche tenuto conto del bacino di utenza. In tal senso i nostri studi hanno verificato che tra presenza bancaria e popolazione non si registrano in Calabria indicatori particolarmente negativi rispetto al dato nazionale".

      Reddito cittadinanza a 7.2% famiglie

      Ad agosto 2023 le famiglie calabresi beneficiarie del Reddito di cittadinanza (RdC) o della Pensione di cittadinanza (PdC),, erano complessivamente circa 58 mila, pari al 7,2% di quelle residenti (6,9 nel Mezzogiorno e 3,4 in Italia). La diminuzione è stata pari ad oltre un quarto rispetto all'anno scorso. Lo rfileva Bankitalia. "La riduzione - è detto nella nota congiunturale di aggiornamento presentata oggi a Catanzaro - riflette soprattutto i recenti cambiamenti normativi introdotti nella disciplina del reddito per il 2023, che hanno comportato la sospensione delle erogazioni per le mensilità successive alla settima per le famiglie in cui non sono presenti minorenni, ultrasessantenni, persone con disabilità o in carico ai servizi sociali territoriali. Da settembre gli individui di età compresa tra i 18 e i 59 anni in condizioni di disagio economico e non altrimenti assistiti perché ritenuti occupabili possono accedere, sotto determinate condizioni, al supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), un'indennità di durata limitata volta a supportare il loro inserimento nel mercato del lavoro. A partire dal prossimo anno il reddito sarà sostituito dall'assegno di inclusione (AdI) come principale misura di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale a favore delle famiglie svantaggiate con componenti "fragili". Secondo stime di Bankitalia, basate sui dati dell'Osservatorio Inps fino a luglio 2023, i nuclei con minori o disabili erano poco meno della metà dei beneficiari totali del reddito". Con riferimento alle altre forme di sostegno alle famiglie, secondo i più recenti dati disponibili dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) riferiti al 2022, in Calabria la quota di utenze domestiche destinatarie dei bonus sociali per l'elettricità e per il gas era pari, in entrambi i casi, al 19%, valori superiori alla media nazionale (circa 12% per ciascuna misura) e in crescita rispettivamente di circa 5 e 7 punti percentuali rispetto all'anno precedente.

      Non si arresta indebolimento attività industriali

      E' andato avanti e si è intensificato, nei primi nove mesi dell'anno, il processo di indebolimento dell'attività industriale in Calabria, in linea con quanto registrato nell'ultima parte del 2022. Stando ai risultati del sondaggio congiunturale della Banca d'Italia, condotto in autunno su un campione di imprese con almeno 20 addetti, il saldo positivo tra la quota di aziende con fatturato in crescita e quelle con fatturato in calo si è attestato su livelli ampiamente inferiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Considerando i volumi di vendita, il saldo tra giudizi di aumento e diminuzione è risultato solo di poco positivo. Tra i settori di specializzazione, la crescita è stata più accentuata nell'industria alimentare, che ha tratto vantaggio anche dal sostegno della domanda estera; le attività connesse all'edilizia hanno invece mostrato una dinamica peggiore. Il processo di accumulazione del capitale, secondo quanto emerge dalla nota congiunturale di Bankitalia Calabria, è rimasto sostanzialmente in linea con i piani di investimento formulati nei primi mesi dell'anno, che prefiguravano una spesa in riduzione rispetto al 2022. Per quanto concerne l'utilizzo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), un terzo delle aziende partecipanti al sondaggio ha dichiarato di aver ottenuto incentivi per l'implementazione di investimenti afferenti al programma 'Transizione 4.0'; il 27 per cento ha avuto risorse per aumentare 'efficienza energetica e l'autoproduzione da fonti rinnovabili.

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