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      Confermata in Appello assoluzione ex presidente Consiglio Regione Tallini

       

       

      Confermata in Appello assoluzione ex presidente Consiglio Regione Tallini

      14 nov 23 La Corte d'Appello di Catanzaro ha confermato l'assoluzione, già disposta in primo grado, nei confronti dell'ex presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini, di Forza Italia, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso nel processo Farmabusiness, riguardante presunti illeciti nella vendita all'ingrosso di farmaci. Tallini è stato difeso dagli avvocati Enzo Ioppoli, Valerio Zimatore e Carlo Petitto. La vendita dei farmaci sarebbe stata organizzata, secondo l'accusa, da componenti della cosca di 'ndrangheta Grande Aracri di Cutro (Crotone), che avrebbero investito i proventi delle attività illecite del clan con l'aiuto di imprenditori, esponenti politici e funzionari pubblici. I giudici hanno anche assolto dall'accusa di associazione mafiosa Santo Castagnino, condannato in primo grado a 10 anni e 8 mesi, difeso dagli avvocati Vincenzo Cicino e Salvatore Perri. Sconto di pena per Domenico Scozzafava, considerato il fulcro della truffa dei farmaci e il "trait d'union" tra la cosca Grande Aracri ed il mondo dell'imprenditoria e della politica. Per Scozzafava la condanna in primo grado a 16 anni di reclusione è stata ridotta a 11 anni e otto mesi. Diminuite le condanne anche per Giuseppina Mauro ed Elisabetta Grande Aracri, moglie e figlia del boss della 'ndrangheta Nicolino Grande Aracri, che sono state condannate, rispettivamente, a 13 anni e otto mesi ed otto anni di reclusione. In primo grado le due donne erano state condannate a 14 anni ed a dieci anni e otto mesi. Nel processo era imputato anche il fratello di Grande Aracri, Domenico, avvocato, per il quale è stata confermata la condanna di primo grado a due anni e otto mesi.

      "La giustizia giusta, quella fatta di magistrati che sono realmente terzi, ha vinto. Non mi sento una vittima, non voglio parlare di persecuzione ma non posso non rilevare che ben 13 magistrati, ai vari livelli di giudizio, hanno sconfessato clamorosamente coloro che hanno sostenuto l'accusa contro di me, fondata sul nulla". Lo sostiene in una nota Mimmo Tallini, l'ex presidente del Consiglio regionale della Calabria commentando la conferma in appello della sua assoluzione. "Non cerco rivincite - prosegue - non ho rancore verso chi ha voluto spezzare la mia vicenda politica ma spero solo che i magistrati riflettano sui loro errori, al pari di tutti coloro che svolgono una funzione pubblica nella società. Rimane il rammarico di non aver potuto dare continuità al lavoro politico avviato ad inizio di legislatura a favore dei calabresi, con ben quattro leggi ambientali da me proposte ed approvate dal Consiglio e una legge di integrazione tra i due principali ospedali catanzaresi (Pugliese-Ciaccio e Policlinico Universitario) costruita con grande equilibrio politico e tenendo conto soprattutto delle grandi professionalità che si sono formate attraverso il servizio dell'emergenza-urgenza". "Un ringraziamento doveroso - conclude Tallini - a due grandi professionisti del foro di Catanzaro, gli avvocati Vincenzo Ioppoli e Carlo Petitto, che hanno creduto sempre nella mia innocenza".

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      "Esprimo le mie sincere congratulazioni all'amico Mimmo Tallini e alla sua famiglia, per la definizione positiva di un iter giudiziario lungo e travagliato, che si chiude con la conferma, da parte della Corte d'Appello, della sentenza di primo grado che lo aveva assolto con la formula 'perché il fatto non sussiste'. Bisogna dare atto al già presidente del Consiglio regionale, che, nonostante la gravità delle accuse rivoltegli, non ha mai perso fiducia nella magistratura e si è sempre difeso nel processo, sicuro della correttezza del suo operato e della sua totale estraneità da ogni ambiente criminale e affaristico". Lo afferma il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. "Tuttavia - prosegue - anche questa dolorosa vicenda suggerisce di non emettere sentenze politiche e mediatiche, o di trarre conclusioni arbitrarie che incidono pesantemente sulla vita delle persone, sulla base di accuse che, per avere affidabilità, debbono essere confermate dai vari gradi di giudizio. Tutto ciò che ha riguardato la vicenda Tallini, ribadisce la necessità di non discostarsi mai dal principio costituzionale per cui ogni persona accusata di un reato è presunta innocente, fino a quando la sua colpevolezza non sia legalmente accertata".

      "Ho appreso con gioia la notizia dell'assoluzione, da parte della Corte d'appello di Catanzaro, dell'ex presidente del Consiglio regionale della Calabria Domenico Tallini. Una sentenza che conferma l'assoluzione già ricevuta in primo grado e che dimostra ancora una volta, in maniera evidente, la totale estraneità di Tallini alle gravi accuse che gli erano state mosse. All'amico Domenico, ai suoi cari, alla sua famiglia, va tutta la mia solidarietà per l'ingiusto calvario giudiziario che hanno dovuto subire in questi anni, pur nella consapevolezza della sua totale innocenza". Così il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto.

      "Ho appreso con piacere dell'assoluzione di Domenico Tallini anche al termine del processo di secondo grado che lo ha visto coinvolto. Una sentenza che conferma la correttezza dell'agire di una personalità che è stata ed è senza dubbio un protagonista della politica calabrese". Così, in una dichiarazione, il deputato di Forza Italia Giuseppe Mangialavori. "Chi conosce Mimmo - aggiunge Mangialavori - non ha mai avuto dubbi sulla sua completa adesione ai valori della legalità e della trasparenza e sulla sua passione politica, che nulla ha a che fare con ambienti controindicati. Per tale motivo, non posso che dirmi felice per lui e la sua famiglia".

      "Anche la Corte d'appello di Catanzaro ha assolto Domenico Tallini. Gli veniva contestato uno scambio elettorale con la 'ndrangheta. Grande politico che ha sempre avuto una lucidità di pensiero e che, pur se con momenti di profondo dolore, Tallini ha sempre lottato per dimostrare la sua innocenza". Lo afferma, in una dichiarazione, Giacomo Francesco Saccomanno, commissario regionale della Lega. "L'ex presidente del Consiglio regionale - aggiunge - ha però dovuto attendere tanti anni per ottenere la paternità giudiziale di una condotta diversa dall'accusa. Tanti anni che hanno spezzato il suo percorso umano e politico. Da qui la necessità, come più volte segnalato, di trovare soluzioni per avere processi brevi e, comunque, con ipotesi accusatorie precise. A Domenico Tallini la solidarietà e la vicinanza della Lega, che si augura un sistema giustizia funzionante che non lasci nella 'gogna mediatica' per tanti anni persone che hanno fatto il loro dovere nell'interesse delle comunità".

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