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Intesa Provincia Vibo-Gdf per tutela risorse PNRR stanziate
Intesa Provincia Vibo-Gdf per tutela risorse PNRR stanziate 28 feb 23 Una sinergia per migliorare l'efficacia complessiva delle misure volte a prevenire, ricercare e contrastare le violazioni in danno degli interessi economico-finanziari dell'Unione Europea, dello Stato, delle Regioni e degli enti locali, connessi alle misure di sostegno e finanziamento del Pnrr, in particolare per quanto riguarda la prevenzione, l'individuazione e la rettifica delle frodi, dei casi di corruzione, dei conflitti di interesse e della duplicazione dei finanziamenti e l'infiltrazione di organizzazioni mafiose degli appalti. Sono questi gli obiettivi del Protocollo d'intesa siglato tra la Provincia di Vibo Valentia e la Guardia di Finanza per monitorare le attività connesse all'arrivo delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il documento è stato sottoscritto nell'aula consiliare dal presidente dell'Ente intermedio, Corrado L'Andolina, e il comandante provinciale delle Fiamme Gialle, Massimo Ghibaudo i quali hanno evidenziato l'atto costituisce la generale cornice di riferimento per le forme di cooperazione interistituzionale, allo scopo di rafforzare le azioni a tutela della legalità delle attività amministrative finalizzate alla destinazione e all'impiego delle risorse in questione. L'efficacia del protocollo decorre dalla data di sottoscrizione dello stesso fino al completamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2026. Sono stati il capo dell'esecutivo e l'ufficiale a spiegare le peculiarità del protocollo e i compiti di ciascuno degli attori coinvolti. La Provincia dovrà comunicare al Comando Provinciale informazioni e notizie circostanziate ritenute rilevanti per la repressione di irregolarità, frodi ed abusi di natura economico-finanziaria, di cui sia venuto a conoscenza quale soggetto destinatario finale/beneficiario/attuatore. Dovrà inoltre segnalare al Comando Provinciale gli interventi, i realizzatori o esecutori che presentano particolari elementi di rischio, per le autonome attività di analisi e controllo da parte del Corpo, fornendo ogni informazione ed elemento utili e/o necessari anche sulla base della propria attività di valutazione del rischio frode. Da parte sua, la Gdf assicurerà il raccordo informativo e cura l'interessamento, per le eventuali attività, dei dipendenti Reparti operativi territorialmente competenti nello sviluppo di indagini, accertamenti e controlli. Inoltre, nel rispetto delle norme sul segreto istruttorio e sul segreto d'ufficio, comunica alla Provincia, ai fini dell'adozione degli eventuali provvedimenti di competenza, le risultanze emerse a seguito dei controlli svolti.
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