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      In coma dopo pestaggio, condannato a 20 anni e 4 mesi, risarcimento da 1.3 mln

       

       

      In coma dopo pestaggio, condannato a 20 anni e 4 mesi, risarcimento da 1.3 mln

      21 apr 23 Venti anni e 4 mesi di reclusione: è questa la condanna inflitta dal gup di Crotone a Nicolò Passalacqua, il 23enne accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dei futili motivi per l'aggressione a Davide Ferrerio avvenuta a Crotone l'11 agosto 2022. Il 21enne bolognese da quella data è in coma irreversibile e si trova ricoverato in una struttura di Bologna. Il pm Pasquale Festa aveva chiesto la condanna a 20 anni mentre la difesa aveva sollecitato la derubricazione del reato da tentato omicidio a lesioni gravissime.

      Risarcimento da 1,3 milioni

      Il gup di Crotone, oltre a condannare Nicolò Passalacqua, di 23 anni di Colleferro, a 20 anni e 4 mesi di reclusione per tentato omicidio in relazione all'aggressione a Davide Ferrerio ha anche disposto un risarcimento di 1.305.000 a favore di Davide e una provvisionale di 200 mila euro ciascuno per i genitori e il fratello di Davide. Il gup, invece, ha rigettato la richiesta di risarcimento per danni d'immagine avanzata da comune e Provincia di Crotone e dal comune di Bologna.

      La madre: Lo stato non ci ha lasciato soli

      "Lo Stato ha risposto, non ci ha lasciato da soli". Così la madre di Davide Ferrerio, Giusy Orlando, dopo la sentenza del gup di Crotone che ha condannato a 20 anni e 4 mesi Nicolò Passalacqua per il tentato omicidio del figlio. "Un po' di giustizia è stata fatta - ha aggiunto -. Il dolore è talmente lancinante, disumano, assurdo che non riesco a pensare ad altro perché non c'è niente. C'è semplicemente un ragazzo, un principe perché era il nostro principino, a cui è stata tolta la vita inutilmente. Adesso ci sarà il processo alla mandante ed al suo compagno. Spero che anche loro vengano condannati a una pena esemplare". "Siamo soddisfatti - è stato il commento di Alessandro, il fratello di Davide - perché comunque, con il rito abbreviato, una condanna a 20 anni e 4 mesi per tentato omicidio è una condanna importante. Condanna che non ci potrà ridare Davide che mi manca tanto. Scambierei volentieri la libertà di Passalacqua con la vita di mio fratello".

      Legale famiglia: un minimo di serenità

      "È la risposta massima che poteva dare un giudice di fronte a quello che è il capo di imputazione e il rito prescelto. Anche l'aver accolto integralmente la nostra richiesta risarcitoria dà il senso di una risposta forte di un Paese civile contro la brutalità insensata e questo ricostruisce un minimo di serenità". Lo dice l'avvocato Gabriele Bordoni, difensore della famiglia di Davide Ferrerio, il giovane bolognese rimasto in coma dopo un pestaggio a Crotone, commentando la condanna a 20 anni e quattro mesi per l'aggressore. "La famiglia di Davide rimane straziata e colpita per sempre, ma non si è sentita abbandonata dalla giustizia e da quella parte civile del Paese alla quale vuole riferirsi. La risposta c'è stata, ne sono lieto nell'interesse della famiglia", aggiunge il legale.

      Difesa accusato: sentenza per opinione pubblica

      "È un fatto grave che meritava una punizione, ma questa sentenza esemplare è stata fatta solo per l'opinione pubblica e così, a mio parere, non si fa la giustizia. Non ho mai visto una sentenza che pur riconoscendo un tentato omicidio, dia 20 anni di reclusione con il rito abbreviato. Vedremo le motivazioni e poi decideremo su appello". Così il difensore di Nicolò Passalacqua, l'avvocato Salvatore Iannone, ha commentato la sentenza.

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