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      Domani esercitazione Sisma nello Stretto, Curcio: testeremo sistema

       

       

      Domani esercitazione Sisma nello Stretto, Curcio: testeremo sistema

      03 nov 22 Scatterà domani, a partire dalle 10, l'esercitazione della Protezione Civile nazionale "Sisma nello Stretto" che comprenderà 37 comuni della Città Metropolitana di Reggio Calabria e 19 di quella di Messina. Come base dell'allarme sarà ipotizzata una scossa sismica maggiore di quella registrata nella zona dello Stretto, nel 1975, a 5 chilometri dalla costa reggina. "E' il frutto di lavoro di mesi - ha detto nella conferenza stampa di presentazione dell'esercitazione il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, affiancato dal presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto e dal capo della Protezione civile regionale Domenico Costarella, in collegamento con il presidente dell'Assemblea regionale Siciliana Renato Schifani e i Prefetti di Reggio Calabria e Messina, Massimo Mariani e Cosima Di Stani - che ci consentirà di testare il sistema di protezione civile e i sistemi di coordinamento sul territorio. Testeremo una procedura che sarà utilizzata per migliorare le pianificazioni nazionali e territoriali e, per la prima volta, il sistema di allertamento alle persone, con circa 500mila che riceveranno un messaggio di allerta sul proprio cellulare. Sarà per noi - ha aggiunto il Capo del Dipartimento della Protezione Civile un momento importante di verifica su una tecnologia che stiamo testando in Italia, e in altre parti del mondo". Curcio ha sottolineato l'attività operativa in campo per i danni ipotetici conseguenti al sisma che coinvolgeranno 56 Comuni e la interrelazione che esiste tra le due regioni. "A Reggio Calabria sarà allestita la Direzione Comando e Controllo, Dicomac, che voi sapete - ha detto ancora - segue la riunione del Comitato operativo che si riunisce a Roma". Sono 33 gli scenari operativi con l'ipotesi di migliaia di persone che non hanno più l'abitazione agibile, e in Calabria saranno operative due colonne mobili, una regionale, su Gioia Tauro e la seconda che si muoverà tra Calabria e Sicilia. "Se le cose andranno bene - ha sostenuto ancora Curcio - saremo contenti. Se non andranno bene saremo contenti lo stesso perché ci aiuteranno a capire laddove andare a migliorare e quale è il nostro margine di miglioramento". Curcio ha ricordato che domenica sarà celebrato il "word tsunami day", "un tema sul quale abbiamo una memoria corta nel nostro paese, ma che rappresenta la frontiera degli eventi sismici a mare, ma non solo sismici, sui quali c'è una procedura a livello internazionale sulla quale daremo anche il nostro contributo".

      Avere consapevolezza per essere pronti

      "Il nostro è un Paese sismico, ma non solo; poi riscopriamo gli incendi, riscopriamo le alluvioni, i problemi geologici e del dissesto. Il nostro è un Paese bellissimo, ma che ha queste fragilità". Lo ha detto il Capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio parlando con i giornalisti a margine della presentazione dell'esercitazione di protezione civile "Sisma nello Stretto 2022". "Il sisma è uno degli eventi - ha aggiunto Curcio - che più impattano sulle nostre comunità, come distruzione, devastazione e come tempi di ripresa. È da gennaio che stiamo lavorando su questa esercitazione nazionale. Abbiamo immaginato uno scenario severo, non per impaurire, ma per creare consapevolezza, perché i cittadini devono sapere su quale territorio vivono. Noi istituzioni dobbiamo sapere quali sono le possibilità che la natura, purtroppo, ci offre anche con le sue negatività e dobbiamo essere pronti, consapevoli, sereni, ma pronti". "L'area dello Stretto - ha detto ancora Curcio - è storicamente uno degli scenari più gravi del Paese. Ovviamente, non è l'unico. Però ci sembrava opportuno agire, intanto perché quest'area insiste su due Regioni, ha un impatto importante, logisticamente ha delle difficoltà storiche di raggiungimento; è uno scenario che ci consente, purtroppo, di immaginare un terremoto ed un maremoto, con simulazioni specifiche con ferrovie, gestione sanitaria, gestione dei soccorsi a persone disabili, scenari di salvataggio o di tipo industriale. È un'area che, purtroppo, ci consente di esercitarci su più campi".

      Costarella: Calabria tra più esposte a rischio

      "La Calabria è tra le regioni d'Europa quella più esposta al rischio sismico". Lo ha ricordato il capo Dipartimento della Protezione Civile regionale Domenico Costarella che assieme al presidente della Regione, Roberto Occhiuto ed il Capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale Fabrizio Curcio, ha presentato a Reggio Calabria l'esercitazione di protezione civile "Sisma dello Stretto 2022", in programma tra Calabria e Sicilia, dal 4 al 6 novembre 2022. "E questo ci fa riflettere - ha aggiunto Costarella - anche per le scosse che ogni tanto ci svegliano di notte. L'ultima soltanto due giorni fa, 5.1 di magnitudo al largo della costa tirrenica calabrese che, fortunatamente, non ha prodotto conseguenze al suolo. E un'altra, appena una settimana fa, ci ha ricordato che siamo una terra particolarmente esposta al rischio sismico. Ecco perché l'importanza di agire prima non solo 'facciamo presto' come fu detto nell'immediatezza del forte terremoto del 23 novembre del 1980 in Irpinia". "Lavorare prima - ha detto ancora il Capo della Protezione civile calabrese - significa attivare quegli automatismi, quei comportamenti che possono essere salvavita. Nell'emergenza siamo soli. Nei primi minuti non c'è il soccorritore che ci dice cosa fare. Per questo l'esercitazione è di fondamentale importanza. Ci fa capire quali sono le prossime azioni che dobbiamo porre in essere, non solo nell'area Metropolitana di Reggio Calabria, ma in tutta la regione, in funzione di una pianificazione che sia il più possibile incisiva, si traduca in fatti concreti e che sia di supporto agli Enti che stanno in prima linea, a tutti coloro che operano sul territorio per fare in modo che la protezione civile sia un efficace strumento di tutela della vita, dell'ambiente, degli insediamenti, così come prevede il Codice di protezione civile".

      Italgas a esercitazione

      Dal 4 al 6 novembre prossimi Italgas sarà parte attiva di "Exe Sisma dello Stretto 2022", l'esercitazione nazionale organizzata dalla Protezione Civile d'intesa con le Regioni Calabria e Sicilia e le Prefetture - Utg di Messina e Reggio Calabria. LO riferisce un comunicato dell'azienda. "L'iniziativa ha lo scopo - è detto nel comunicato - di coordinare e mettere in campo le attività previste in caso di terremoto e maremoto nello stretto di Messina, un'area caratterizzata da una elevata pericolosità sismica. A seguito della simulazione di un terremoto di magnitudo 6.0 - con un impatto immaginato su abitazioni, popolazione e ambiente di 37 Comuni della provincia di Reggio Calabria e 19 della provincia di Messina - entreranno in azione i corpi militari e gli enti coordinati dalla Protezione civile. Tra questi anche Italgas, operativa attraverso la Direzione di Comando e Controllo di Reggio Calabria che si occuperà sia dello scambio di dati e di informazioni sia dell'invio di squadre di tecnici in loco per la valutazione degli eventuali danni subiti dall'infrastruttura di distribuzione del gas. Superato lo stato di emergenza, Italgas si occuperà del ripristino delle condizioni originarie della rete di distribuzione grazie anche all'impiego di 'Picarro Surveyor', la tecnologia più all'avanguardia nel campo delle attività di monitoraggio delle reti gas che entrerà in azione sia a bordo dei veicoli sia in modalità "backpack" per le aree raggiungibili solo a piedi". "'Picarro Surveyor' consiste in una sofisticata sensing technology - riporta ancora il comunicato - che, rispetto alle tecnologie tradizionali, offre importanti vantaggi in termini di rapidità di svolgimento e di ampiezza delle aree sottoposte a controllo. Montata sugli automezzi di servizio, infatti, garantisce una sensibilità di rilevazione della presenza di gas nell'aria di tre ordini di grandezza superiori a quelli attualmente in uso dagli altri operatori del settore (parti per miliardo contro parti per milione). L'adozione della tecnologia rientra nel più ampio percorso di digitalizzazione di asset e processi che Italgas porta avanti ormai da anni, finalizzato a fornire un servizio sempre più efficiente, sostenibile e sicuro per le comunità e i territori in cui opera. La partecipazione a questa importante iniziativa, che vedrà l'attivazione di Centri di coordinamento, la realizzazione di working area per attività di soccorso tecnico urgente e sanitario e l'allestimento di aree di accoglienza per la popolazione, è volta a promuovere e mettere in atto il continuo aggiornamento delle pianificazioni di protezione civile e favorire la valorizzazione della cultura della prevenzione per una maggiore sicurezza delle comunità e dei territori".

      Presidente Occhiuto: A breve riforma ProtCiv Calabria

      "Faremo a breve la legge di riforma della Protezione Civile, perché una regione come la nostra deve guardare con grande attenzione e grande interesse" a questa materia. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'esercitazione 'Sisma nello Stretto' che si terrà nelle province di Reggio Calabria e Messina da domani al 6 novembre. Occhiuto ha poi sottolineato di aver mantenuto lui stesso la delega alla Protezione Civile per un motivo specifico. "Ho ritenuto che fosse giusto che la delega fosse in capo al presidente della Regione - ha spiegato - così come la delega per la Protezione Civile nazionale è sempre stata in capo, negli ultimi 20 anni, al presidente del Consiglio. E questo perché la protezione civile deve interfacciarsi in modo orizzontale con tutti i dipartimenti, del governo e regionali"

      Preesidente Schifani: Prepararsi a eventi estremi

      "Prepararsi a queste situazioni estreme è un momento importante di formazione, di cui ringrazio la Protezione civile, che ha sempre dato prova di professionalità e spirito di abnegazione, i Vigili del fuoco, i volontari, il Corpo forestale della Regione Siciliana e tutte le forze dell'ordine coinvolte". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenendo in videocollegamento, assieme al capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, alla conferenza stampa di presentazione dell'esercitazione "Sisma dello Stretto 2022" che prenderà il via domani e proseguirà fino a domenica, nelle province di Reggio Calabria e Messina. Alla conferenza hanno preso parte anche il capo dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, il capo dipartimento dei Vigili del fuoco Laura Lega e il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. "Il nostro - ha aggiunto Schifani, ricordando i due piloti del canadair precipitati durante il servizio di spegnimento incendi nel Catanese - è un Paese estremamente solidale, che sa stringersi attorno al dolore delle vittime di calamità o dei caduti nelle missioni di pace. Siamo dotati di grande compostezza e allo stesso tempo di volontà di reagire nei momenti in cui siamo colpiti nel vivo dei nostri affetti e della nostra sensibilità". Il governatore siciliano ha ribadito anche l'impegno a portare avanti il progetto del Ponte sullo Stretto, «opera strategica per il Mezzogiorno e per la nostra economia». Il capo della Protezione civile regionale, Cocina, ha poi fornito i particolari dell'operazione che riguarda la parte regionale. "La prevenzione - ha sottolineato - è una cosa seria, si fa in tempo di pace perché si possa essere pronti in tempo di guerra. Stiamo mobilitando l'intero sistema di Protezione civile regionale, coinvolgendo una macchina di 2.200 volontari e 400 funzionari regionali e comunali, organizzati in 12 colonne mobili che si sposteranno da diversi siti della Sicilia con 450 mezzi e che confluiranno in 8 centri del Messinese, dove allestiranno altrettanti campi per l'assistenza alla popolazione". Nel dettaglio, gli 8 accampamenti totalmente autosufficienti (in quanto dotati di cucine, mense, servizi igienici) saranno dislocati a Messina, Roccalumera, Letojanni, Ali Terme, Rometta, Villafranca, Milazzo e Falcone, mentre saranno coinvolte le popolazioni di 19 Comuni del Messinese.

      Dolce: in mostra percorso storico eventi sismici

      "E' una mostra che si propone come percorso di conoscenza dei terremoti, della loro meccanica, di come si prevengono. C'è un percorso storico su quello che hanno prodotto i terremoti, da quello del 1908 tra Reggio Calabria e Messina, fino alla intensa sequenza sismica del 2016-2017 tra Amatrice, Norcia e Visso, nel Lazio". Lo ha detto l'assessore regionale alle Infrastrutture ed ai Lavori Pubblici Mauro Dolce nel corso della presentazione dell'esercitazione "Sisma nello Stretto 2022" organizzata dal Dipartimento della Protezione civile nazionale in riferimento alla mostra itinerante "Terremoti d'Italia" inaugurata oggi e che ha già fatto tappa in diverse città italiane e all'estero. "L'esposizione che comprende anche una piattaforma, sulla quale è possibile provare gli effetti di un sisma - ha aggiunto Dolce - si completa con la sezione 'Io non rischio'. Una sezione che ci aiuta a capire meglio le problematiche dei rischi e cosa può fare il singolo cittadino. Tutto questo perché la prevenzione la si fa nel momento in cui c'è la conoscenza e la consapevolezza dei rischi ed in particolare del rischio sismico. Una mostra che sarà aperta a tutti. Domani faremo un'apertura alle scuole, affinché anche i piccoli cittadini possano far crescere la loro consapevolezza, trasmettere ai loro genitori il crescere come cittadini consapevoli e resilienti".

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