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      'Cercherai lavoro da noi', Occhiuto chiede giustizia

       

       

      'Cercherai lavoro da noi' è bufera, Occhiuto: violenza e razzismo intervenga OdG

      30 mag 22 Ci risiamo, dopo il tifoso che paragonava i calabresi alle scimmie ora arriva una pseudo giornalista che fa razzismo di bassa lega offendendo una intera popolazione. Un vergognoso esempio di chi ha responsabilità nei confronti dei telespetattori e della sua professione e che invece si abbandona a rafforzare il concetto di terroni che vanno a lavorare al nord, condivisa anche dal collega che in diretta da Cosenza evidenziava ancora di più le sue offese. Ignorando la storia della sua terra e probabilmente della splendida regione da cui, probabilmente, la sua famiglia è emigrata, il cognome Pinna non lascia spazio a interpretazioni diverse. Episodio che non è affatto sfuggito al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che è intervenuto sulla questione sottolineando come "Questa 'giornalista' si è rivolta ad un bambino calabrese di 7 anni - che esultava per la vittoria del Cosenza - con l'ennesima frase razzista. Mi chiedo come si possa ridurre la bellezza dello sport a tanta violenza verbale come avvenuto nelle ultime settimane". Il commento del governatore è al video della giornalista di TVA, emittente locale veneta, che ad un tifoso di 7 anni del Cosenza che esulta per la vittoria della sua squadra dicendo "Lupi si nasce", risponde "e gatti si diventa. Non ti preoccupare che venite anche voi in pianura a cercare qualche lavoro". "Auspico - prosegue Occhiuto - che l'ordine dei giornalisti prenda immediatamente provvedimenti, e che qualcuno, umilmente, inizi a chiedere scusa pubblicamente".

      Le scuse

      "E' stata un battuta infelice che potevo evitare e che ha dimostrato una mancanza di tatto e di gentilezza. Mi scuso con il bambino, con la famiglia e con tutti coloro che si possono essere sentiti offesi". E' quanto scrive sul sito ufficiale dell'emittente veneta TvA la conduttrice che ha detto in diretta ad un bimbo 'Cercherai lavoro da noi' dopo la sconfitta del Vicenza con il Catanzaro. L'emittente ricorda che "subito dopo l'ultima puntata di Diretta Biancorossa, andata in onda il 20 maggio, la conduttrice della trasmissione ha espresso le sue scuse sui canali social, riconoscendo l'errore in modo chiaro ed evidente. Scuse accettate dal padre del bambino e da alcuni gruppi di tifosi cosentini, come dimostrano i post sui social network. Dieci giorni dopo la partita tra il Cosenza e il Lanerossi, che ha decretato la salvezza dei calabresi e la retrocessione dei vicentini, quella battuta infelice è diventata un caso mediatico nazionale". "Ribadisco le mie scuse al bambino, alla sua famiglia, ai tifosi del Cosenza e a tutti coloro che si sono sentiti offesi per una frase sbagliata che non rispecchia in alcun modo il mio pensiero e la mia sensibilità - aggiunge la conduttrice - io stessa sono di origini sarde, in Veneto per lavoro dei miei genitori, quindi non vi erano in me le intenzioni maligne che mi vengono attribuite dai numerosi commenti sui canali social, molti dei quali hanno oltrepassato ogni limite di decenza e di legge, ma di questo si occuperà nelle sedi opportune la magistratura"

      Richiesta a OdG

      "Ho inviato una lettera al presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, per chiedergli di intervenire nei confronti della giornalista in questione. Non si possono offendere i calabresi". Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, parlando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa a Torre Melissa (Crotone), tornando su quanto accaduto lo scorso 20 maggio, nel post-partita di Cosenza-Vicenza, durante una diretta dell'emittente locale veneta Tva. "Credo - ha aggiunto - sia incivile, bruttissimo, offendere un bambino di sette anni solo perché è calabrese, dicendogli che siccome è calabrese non potrà avere un futuro in Calabria. Io lavoro perché anche i bambini possano avere un futuro nella loro Regione. Trovo questi pregiudizi odiosi e irritanti". "Il mestiere del giornalista - ha scritto, tra l'altro, Occhiuto a Bartoli - è un mestiere nobile nei confronti del quale nutro profonda ammirazione e sincero rispetto". Dopo avere ricostruito l'episodio e la frase della conduttrice da studio Sara Pinna, Occhiuto scrive a Bartoli: "Una frase insultante esaltata dal commento dell'inviato presente in Calabria: 'Non male, Sara'. Dai due giornalisti, Sara Pinna in testa e Andrea Ceroni a rimorchio, un atteggiamento indecente, nei confronti di un bambino, nei confronti di una Regione, nei confronti di tutti i calabresi. La frase pronunciata dalla Pinna trasuda razzismo, bullismo, violenza, stereotipi dello scorso secolo". "Mi auguro - conclude Occhiuto - che l'Ordine dei giornalisti da lei presieduto condanni in modo chiaro e inequivocabile questo grave episodio, e che prenda immediatamente provvedimenti disciplinari nei confronti di Pinna e Ceroni. Simili intemperanze, a maggior ragione se commesse da chi fa il vostro importante mestiere, e dovrebbe dunque garantire un'informazione corretta e quanto più possibile imparziale, non possono passare sotto silenzio, e la vostra categoria tutta deve prendere le distanze da comportamenti estranei alla deontologia professionale, all'educazione e al buon senso civico".

      Il fatto

      "Non ti preoccupare che venite anche voi in Pianura a cercare qualche lavoro". E' la frase, a sfondo razzista, detta da tale Sara Pinna di TVA, una tv locale del Veneto, ad un bambino durante una diretta dopo il match di calcio Cosenza-Vicenza che ha portato i biancorossi alla retrocessione. Il siparietto sta spopolando da oltre una settimana sul web ed è nato nel post-partita della finale di ritorno dei playout salvezza, disputata a Cosenza lo scorso 20 maggio. Durante le interviste effettuate dall'inviato della tv veneta al microfono è giunto un tifoso del Cosenza con in braccio il figlioletto. I due hanno espresso la loro gioia per la vittoria e il bambino, sotto il suggerimento del papà, ha esclamato: "Lupi si nasce", riferendosi al simbolo della squadra calabrese. A quel punto la conduttrice del programma ha risposto in modo piccato dagli studi di Vicenza: "E gatti si diventa. Non ti preoccupare che venite anche voi in pianura a cercare qualche lavoro". Un commento poi rinforzato dalla risposta dell'inviato: "Non male" ha commentato. A quel punto si è scatenata la polemica, che prosegue tuttora, con decine di commenti e con una lettera scritta dal papà del piccolo cosentino alla conduttrice vicentina. "Lei dovrebbe ben sapere e dimostrare a coloro a cui si rivolge cosa sono etica e morale, due qualità a lei a quanto pare sconosciute".

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