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Con Antonante Cosenza perde la sua massima espressione dell'arte
Antonello Antonante stringe con orgoglio la Coppa Ubu
Con Antonante Cosenza perde la sua massima espressione dell'arte 06 lug 22 Dalla Tenda di Giangiurgolo al Centro Rat fino all’Acquario in mezzo il laboratorio artistico di corso Telesio. Nella sua vita il solco del teatro lo ha dapprima scavato, poi seminato e ancora oggi da quel solco si continua e raccogliere. Lui il Giangurgolo della nostra terra sempre indomito. A correre assieme alle tette al vento del teatro di Julian Beck tra le strade di una bigotta e scandalizzata Cosenza. Con tanto di Digos e richiesta di documenti alla divertita compagnia nel bel mezzo di piazza Loreto. Performance nella performance. Per arrivare a dirigere quel Teatro Rendano tanto bramato e frequentato sulle sue quinte. Una vita legata alla ricerca dell’arte della rappresentazione, ad aiutare le giovani compagnie molto alternative con il teatro nuovo. Sempre con Dora al suo fianco e al compianto Riccardo, amico, fratello, benefattore. Fino ad arrivare a sfidare gli ottusi ragionamenti burocratici che non lo fermarono quando portò quel gigante di Dario Fo nel Teatro Citrigno e non al Rendano. Poi tanta scuola di teatro. Tanti allievi, tanti giovani, or non più giovani, ad imparare l’arte della recitazione. Allo sciopero e alle promesse di una politica sempre più intenta ad accaparrare altrove perché con la cultura non si mangia. E poi la mazzata del Covid, due anni di carestia per chi vive di gente. Teatri chiusi e e l'ossigeno che ti manca. Fino ai giorni nostri con la mente che si spegneva giorno dopo giorno e la gran fatica di Dora nell’accudirlo. Fino all’ultima ora, strappato dal nuovo colera che sta tagliando le radici ai più deboli. Scherzavamo in quella via Galluppi dove ci incontravano quasi ogni giorno. Con battute che non tutti capivano, e noi a ridere. Un grande maestro di vita e di arte. Cosenza perde un esempio di resistenza fatta di volontà e di tanta passione. Persone come te non ne nascono più. Ciao Antonello salutami Riccardo. Belle chiacchierate vi farete da qualche altra parte.
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