Cosenza, è ancora serie B. Guarascio a cena con Braglia

01 mag 19 Le braccia al cielo di Sciaudone, il coro dei diecimila presenti allo stadio con un “Piero Braglia Alè”, le magliette rosse con le B in blu stampate e portate orgogliosamente sul petto, il saluto di capitan Corsi. Emozioni che solo chi è innamorato di calcio vive e assapora fino in fondo.Una festa più che una partita. Il giro del campo con il tecnico toscano quasi commosso e quando gli si dice “Grazie”, a fine partita, lui schiva il complimento e lo gira pari pari ai presenti, al pubblico, ai giocatori. Questa è Cosenza. Una città con il pallone nel sangue. Questo è il Cosenza: “una malattia che non va più via” recita una canzone degli ultrà. Ancora una volta il pubblico ha spinto, davanti gli occhi emozionati del presidente della serie B Mauro Balata il Cosenza in B. La sua dimensione. Forse gli stà un po’ stretta. Solo se le cose fossero girate un attimino meglio si poteva sognare ad occhi aperti una nuova avventura di maggio.

Ma è giusto così anche perché come ha sottolineato il tecnico, per fare i miracoli servono anche interpreti che ti permettono di gestire una rosa per tutti i novanta i minuti. Lo ha detto con il più bel gol mai visto in serie B Gennaro Tutino che, oltre ad andare in doppia cifra, ha mostrato a tutti di che pasta è fatto. A pennellargli il pallone il suo amico di sempre e altra rivelazione di questa stagione: Luca Palmiero, anche oggi dotato di pennello ai suoi piedi. Non cross ma pennellate i palloni che distribuiva ai compagni. Una partita che ha messo il sigillo su di un campionato che tanti, forse troppi, avevano descritto come impossibile per questo Cosenza. Il campo ha dimostrato il contrario. Alla faccia di chi a novembre aveva già cantato il de profundis.

Intanto il presidente Guarascio dopo gli auguri e ringraziamenti di rito ha invitato e portato a cena Mister Braglia. Il tecnico in conferenza stampa aveva messo i suoi punti fermi per prolungare l’esperienza rossoblù. Nelle richieste punti fermi nell’organico con una rosa che lo possa far respirare. Non è stato bello quest’anno girarsi vesso la panchina e non trovare il cambio adatto. Dall’altra parte il numero uno di Viale Magna Grecia vuole fare i passi non più lunghi delle sue gambe. Vuole evitare, insomma, di affrontare spese pazze per poi trovarsi a fare i conti con bilanci in rosso. Intanto tra Lega e incassi, oggi nel botteghino sono entrati quasi 90mila euro che sommati agli altri della stagione si è raggiunto quasi il milione e mezzo di euro. Solo se il Cosenza viaggiava in posizioni di classifica più alte e magari affrontava un paio di partite, almeno, di play off, parleremmo di cifre intorno ai due milioni di euro. Insomma cifre importati che permettono di avere una rosa di un certo livello così come chiede Braglia.

Trinchera è già al lavoro. Aver chiuso la stagione con due domeniche di anticipo permette al DS di muoversi prema e meglio rispetto agli altri. L’entusiasmo Cosenza ce l’ha. Aspettando cose buone stappiamo intanto un’altra bottiglia di champagne. magari basta anche un prosecco. Si perché aver confermato la serie B significa aver ripetuto il successo della scorsa stagione. Ora bisogna superarsi. Quanto meno tenere alta quella voglia di stupire e smentire chi ,ancora ieri, storceva il muso davanti ad un’impresa che ha dell’incredibile.

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