Il Leonzio blocca il Cosenza sullo 0 a 0. Braglia: rimaniamo uniti

25 nov 17 Ha da passà a nuttata. In sintesi questo il messaggio dato da Mister Braglia a fine gara commentando la brutta prestazione dei suoi giocatori usciti dal campo, ancora una volta, tra fischi ed improperi del pubblico. Minimo storico quasi eguagliato con soli 843 paganti il pubblico del San Vito è all'osso. Dove sono i 15mila col Pontedera? Le aspettative di un campionato al vertice si sono sgonfiate man mano che si sono snoccilate queste prime sedici giornate. Così ogni partita chi affolla, si fa per dire, le platee vorrebbe un pronto e immediato riscatto. Illude la vittoria di mercoledì col Catania. Oggi il Cosenza ha mostrato i suoi soliti limiti: incapacità di costruire trame di gioco decenti, attacco asfittico. Ci mancava solo la traversa presa da Baclet. "Se entrava dentro prlavamo di un'altra partita" sottolinea Braglia in sala stampo. Ma il problema è che bisogna arrivare a gennaio cercando di fare meno danni possibili. E' fuori di dubbio che questo Cosenza è stato costruito male ed ad oggi non è possibile fare alcun intervento. Mercato chiuso per tutti, viste tutte le caselle piene della lista depositata in Lega ed anche eventuali svincolati dovranno aspettare fino a gennaioi. E' il caso del cetrarese Maritato che pare sia in trattative con il Cosenza. Oggi era in tribuna a guardare la partita. Sta di fatto che il pari di oggi diventa cemento per una classifica lontana dai lidi perogliosi della zona play out. Braglia lo disse qulche settimana fa: giocheremo per i punticino. "Ho preso la squadra penultima in classifica a due punti -sottolinea sempre Braglia- oggi siamo a tre punti dai play out (due dopo la gara della Casertana ndr) quindi dobbiamo stare calmi e fare tutti gruppo senza distruggere quello di buono che è stato fatto". Non gli si può dare torto. Il tecnico chiede unità di intenti e lo stop alle plemiche. Analizzado poi la gara la brutta prestazioni balza agli occhi sottolineando come il Leonzio non abbia fatto nessun tiro in porta, degno di questo nome, per lasciare un Perina completamente inoperoso. Un periodo abulico che oggi ha visto anche gli elementi che tenevano su la barca perdere smalto e prestazione. E' il caso di Mungo, oggi al di sotto delle sue possibilità. La critica che viene sollevata al tecnico, però, è quella di aver tenuto da parte Palmiero, che era con più forze visto che non aveva giocato a Catania, preferendogli Bruccini. Quest'ultimo anche snaturato perchè fatto giocare davanti la difesa a spaccar legna e coprire più che costruire. La replcia arriva a stretto giro di microfono con il tecnico che ha spiegato che oggi bisognava tutelare la squadra e gestire al meglio il risultato. Infatti la difesa del Cosenza, con un Pinna supermen (tre partite in sei giorni), ha fatto bella figura tenendo a bada Arcidiacono e compagni. A dirla tutta Mister Rigoli è arrivato a Cosenza puntando tutto sul non prenderle. Su di un pari che alla fine ha portata a casa senza patemi d'animo. Tre-cinque-due blindato che ha fatto densità a centrocampo. Una barriera per il Cosenza che prova in tutti i modi ad aggirare. Balcet, Mungo e Mendicino puntualmente raddoppiati se non triplicati. Statella che deve partire dal centro per poi allargersi con l'uomo che puntualmente lo aspetta al limite dell'area. Ma un paiodi buoni palloni li ha messi in area, nel secondo tempo, quando il tecnico ha messo un pimpante Liguori (rovesciata in area e traversa) che avrebbe meritato più spazio. Bruccini mostra stanchezza ed in quella posizione non può essere pericoloso (davanti la difesa). Il taccuino, alla fine, è provero di informazioni. Perina fa lo spettatore e il punto è il giusto risultato per due squadre che non hanno fatto niente per "fare del male". A tutto questo ci aggiungiamo un arbitro ben al di sotto del livello di sufficenza e il quadro è ben completato. Ora c'è in programma la stracittadina. La partita contro il Rende. L'appuntamento è per domenica prossima al "Lorenzon" alle 16:30.