Per Natale il Cosenza si regala i play off. Battuto il Monopoli 2-0

23 dic 17 Terza vittoria di fila e nono posto in classifica cioè nella griglia dei play off. Regalo migliore per Natale il Cosenza non poteva fare a se stesso ed ai suoi tifosi. Ma non è stata una vittoria facile. Il Cosenza ha capitalizzato al massimo le occasioni sprecando anche nel primo tempo. Il Monipoli, oggi Tangorra aveva rivoluzionato la squadra, era riuscito ad imbastire un buon centrocampo ma gli avanti s’infrangevano su di una difesa che ha sbagliato pochissimo. Braglia aveva chiesto determinazione dai suoi e l’ha ottenuta. le geometrie però, sono state rimandate …. a settembre. Non funzionano Mendicino e Balcet assieme, in pratica si annullano, e Statella fatica più del dovuto a inserirsi nella mediana. Così il tecnico lo sposta sulla facia ma li viene puntualmente blindato. Con l’attenta regia di Palmiero il primo tempo è avaro di spunti per il taccuino. E’ D’Orazio che da il la a Mendicino che non ci arriva e poi prova lui stesso la conclusione mancata d’un soffio. Alla mezzora Monopoli pericoloso per ben due volte e Saracco è attento a tenere illibata la sua porta. Nel finale Calamai ha l’occasione più ghiotta. Si libera di tutti e solo davanti al portiere sbaglia tutto. Il peso del Cosenza in avanti non si fa sentire.. Così Braglia, che fesso non è, cambia uomini e posizioni dopo che Scoppa mette paura. Mette in campo lo scalcitante Tutino e Briccini. Sono proprio loro due a cambiare la partita. Non solo perché proprio loro vanno in gol, ma perché Tutino tiene alta la squadra e funziona molto meglio nella profondità. Così fra l’ingresso in campo dei due e il 14’ il Cosenza fa le prove rendendosi pericoloso per ben tre volte. Una mischia davanti la linea, poi un bolide di Bruccini e un’altra occasionassimo di Calamai sono il preludio del gol che arriva da una giocata tra Palmiero e D’Orazio. E’ quest’ultimo che dalla sua fascia libera un traversone sulla sponde apposta dove all’incornata c’è pronto Tutino. Il giovanotto napoletano sale in ascensore e la spinge di testa in rete. E’ apoteosi. I pugliesi, però, perdono la testa. Pascali s’arrabbia per un pallone da fair play non restituito. Si scatena il giocatore Scoppa che va in escandescenze. Lo devono tenere due dei suoi. Sembra proprio posseduto dal demonio. Urla e sbraita tanto da innescare una mezza rissa che l’arbitro placa con un giallo per parte. Anche il rude Pascali ci va di mezzo con un cartellino. Ma non finsice qui. Dopo due minuti Scoppa fa un brutto fallo su Mendicino e si riaccende la miccia. A questo punto il secondo giallo lo accompagna negli spogliatoi. Un rosso meritatissimo che placa gli animi. Lui imperterrito continua con la sua danza indiavolata e lo devono calmare due infermieri, pardon, due membri dello staff che lo accompagano fuori dal campo. Con l’uomo in più e in vantaggio Braglia toglie il nervoso Pascali e fa rifiatare Calamai dopo che, in precedenza, aveva messo Loviso in cabina di regia per Palmiero in riserva. Sotto di un gol, e di un uomo, Tangorra prova con ben tre cambi a dare più spinta ai suoi ma è il Cosenza ad approfittarne sfruttando le praterie e gli errori dei biancoverdi. Ben due volte la difesa ospite sbaglia disimpegno. Sulla seconda però, quando il portiere deve uscire dall’area con i piedi e deve allontanare sbagliando l’appoggio, Bruccini da centrocampo, con la stecca lunga, libera il colpo da lontano e mette in buca, ...ops... , in porta. A questo punto, siamo nei minuti finali, il Monopoli si sgonfia e i Lupi maramaldameggiano assediando la porta difesa da Bardini. Ancora Tutino protagonista. Dà un pallone d’oro a Mendicino che davanti la linea manda alle stelle. Ma va bene così. Dalla Tribuna A parte il motivo natalizio “Astro del ciel” non cantato ma intonato a sottolineare lo splendido regalo di Natale che i Lupi hanno fatto a loro ed ai tifosi. Terza partita vinta di fila e nono posto in classifica, in zona play off. A soli due punti dal quinto posto. E ancora gennaio non è arrivato. Sabato prossimo antivigilia di Capodanno si viaggia alla volta di Pagani. Braglia, ora, ha qualche certezza in più con il recupero di Mungo ha solo l’imbarazzo delle scelta. Il suo 3-5-2 anche oggi ha funzionato e probabilmente sarà il marchio di fabbrica, a cui è sempre stato affezionato, con cui proseguirà la stagione. Non tutto, però, gira perfettamente. Qualcosa da fare c’è, eccome. Dal “andiamo avanti col punticino” a incassare 11 punti in cinque partite, con 8 gol fatti e solo 2 subiti, ce ne corre. La classifica che sorride da fiducia. Tutti a dichiarare no, non la guardiamo. In realtà è lì assieme a quel bel sorristo a trentadue denti stampato sula faccia. Il gruppo sta crescendo e si fida di se stesso oltre che della mano esperta del giovin Pierino. Un lavoro certosino che gli sta dando ragione. Occhio ragazzi che si è affiatato un branco che vuol dimostrare che i Lupi ci sono davvero. Così come ha dichiarato a fine gara Pascali che ha chiesto scusa, anche a nome dei compagni, a Trinchera per il disastroso avvio. Il DS ha fatto da parafulmine a tutti e per un bel po le colpe, lo dice Pascali, sono di quei giocatori che avevano fatto non proprio bene. “La vittoria di oggi, ha sempre sottolineato Pascali, che assieme a Loviso fa da chioccia a tutta la squadra, la dedichiamo a lui”. Ora c’è un girone di ritorno da affrontare. Non c’è bisogno di aggiungere altro. Servono fatti. Fatti come quelli di oggi. E .... Buon Natale!