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Cosenza beffato a 10" dalla fine dalla corazzata Matera
La gioia di Pinna dopo il gol
Cosenza beffato a 10" dalla fine dalla corazzata Matera 11 set 16 La differenza sta nei numeri. Lo diceva qualche giorno fa Mister Roselli. E i numeri che raccontano il Cosenza delle prime tre giornate sono altalenanti ma danno precise indicazioni. Partiamo dallo zuccherino: 5 gol fatti nelle prime tre partite fanno una media di 1.6 gol a gara (anche se col Taranto le polveri erano bagnate). Media un po dopata dalla tripletta della prima giornata ma valida. Il Cosenza segna ogni domenica. E questa è una buona notizia. Di contrasto però ci sta un altro dato. Quattro gol presi in due gare significa una media di due gol a partita. Segnale più che preoccupante. Rispetto alla scorsa stagione le medie si sono invertite. Ma quella della difesa è veramente inspiegabile. Gli uomini del reparto arretrato sono gli stessi. E allora? Allora manca quel gran spaccalegna che risponde al nome di Andrea “Piccolo” Arrigoni. Niente da dire su Capece per carità. fa egregiamente il suo lavoro. Ma le statistiche sono impietose. Anzi fanno venire la febbre alta. Ancora il tecnico non ha trovato la quadra di questo nuovo gruppo. Analizzando, poi, la gara di Matera vengono alla luce gioie e dolori di una prestazione altalenante. primo tempo timorosi nonostante un iniziale ed agguerrito 4-3-3 con la squadra che non riesce ad alzare la line adì difesa e secondo tempo squadra alta che mette paura ben quattro volte ai padroni di casa. in due occasioni la mette dentro. Si vabbè, una è frutto di palla inattiva, voi direte. Si, però Cavallaro è stato messo in condizione di chiudere la partita. Ma mica gli si puo’ addebitare alcuna colpa. Così Auteri accusato il doppio colpo che ribalta il risultato, Il Cosenza è specialista in questo, e spinto dalle grida del presidente Colummella che sotto di un gol grida come un forsennato da dietro la rete di protezione all’indirizzo del tecnico lucano, si gira e guarda la panchina. Mica robetta da niente. Prende Iannini e Negro, due pezzi da 90 che fanno la differenza in questo campionato, e li butta in campo. Negro, con una vergognosa pancia che gli balla, in un pasticcio di quelli astronomici nell’area di porta, anche qui il Cosenza è specialista, porta in parità il match. Roselli è preoccupato. Si volta per guardare la sua panchina, e con una smorfia riguarda subito chi ha in campo. Sempre Negro nel frattempo si fa parare da Perina un gran bolide. Roselli si gira di nuovo verso la panchina e pensa: meglio non prenderle, così fuori Cavallaro e dentro Corsi. Portiamo via almeno un punto. Ancora Auteri so volta e guarda la panchina. la vuole vincere. Dentro anche Louzada, scusate se è poco. Ci verrebbe da fare il verso della scimmietta che si copre gli occhi. Tocca a Roselli guardarsi in panchina. Pensa, metto un giovanotto che corre così mi tiene lontani i pericoli. Gi occhi cadono sulla giovanissima speranza Appiah. Qua i puntini sospensivi …… sono obbligatori. Iannini-Negro-Louzada…. Appiah. Va bè. Caliamo un pietoso velo. Il giovanotto classe 97 proveniente dall’Inter prova a fuggire, non dal campo, ma dalla nostra area. Palla tra i piedi inizia la ripartenza. Invece di tenersi palla nella sua trequarti al primo avversario che si avvicina, niente esperienza, niente tentativo di farsi fare fallo, butta la sfera in avanti. Sfera che rimbalza e va nei piedi degli avversari. Lasciamo perdere. A dieci secondi dalla fine arriva il secondo pasticcio, sembra uno sformato. la palla rimbalza in area e con negro, pacca compresa, ben appostato, tra un paio di rimpalli galeotti trova l’attimo di metterla dentro.A dire il vero la sfera viene deviata. ma è andata così. Da un lato la squadra ricca di talenti e dall’altra quella ricca di …giovanotti. C’è da aggiungere che al solito le occasioni fanno la differenza ma per esempio un calciatore sgamato come Filippini rimane in panchina quando serviva qualcuno che “facesse ammuina” per far scorrere le lancette. Il tecnico del Cosenza a fine gara è soddisfatto. Effettivamente rispetto a domenica scorsa il Cosenza ha fatto passi in avanti in amalgama e tenuta però non basta. Siamo alla terza di campionato e la seconda sconfitta consecutiva non è gradita ne dai giocatori che ci avevano, come si suol dire, “fatto la bocca”, ne ai tifosi che dopo l’avvio a razzo di Catanzaro pensavano già a sogni di gloria. Bisogna aggiungere che nulla è ancora perduto e che c’è tempo per recuperare, a patto che si lasci lavorare il tecnico in pace. Oggi mancavano tre elementi cha avrebbero potuto fare la differenza; Baclet, Criaco e D’anna. Giocatori che non puoi affatto regalare alla corazzata Matera. Ma con gli assenti non bisogna mai giustificarsi. Sta di fatto che il Cosenza comincia ad oleare il cambio modulo in corsa, che tanto piace a Roselli, e mette la palla in rete con una certa continuità. Il programma prevede ora due gare di fila in casa nel giro di quattro giorni. Arrivano Melfi e Vibonese. Servono sei punti. Matera-Cosenza 3-2 MATERA (3-4-3): Bifulco; Mattera, Ingrosso, De Franco, Di Lorenzo, Armellino (67' Iannini), De Rose, Casoli, Carretta (78' Louzada), Infantino, Strambelli (67' Negro). A disp.: D’Egidio, Scognamillo, Meola, Gigli, Sartore. All.: Auteri --- Matera-Cosenza, le pagelle --- Matera-Cosenza, tutte le foto --- Matera-Cosenza, D.Mungo (VIDEO) --- Matera-Cosenza, Mr Auteri (VIDEO) --- Matera-Cosenza, Mr Roselli (VIDEO)
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |