Cosenza: Missione compiuta, corsari ad Ischia

09 gen 16 Missione compiuta! Il Cosenza fa il corsaro ad Ischia ed affonda la formazione di Bitetto alla ripresa del campionato. Non succedeva da tempo che i Lupi ripartissero nel nuovo anno con una vittoria e per giunta fuori casa. Poi sulla gara si può discutere tanto e di più. Trovare il pelo nell'uovo. Cercare la perfezione. Ma mai come oggi in testa dei ragazzi di Rpselli c'eraa un solo obiettivo: portare a casa i tre punti per rimanere sul pezzo e ripartire in corsa restando agganciati al treno delle vette. Roselli a fine gra, è il caso di dirlo, ma non sorridete troppo, ha un diavolo per capello. "Una vittoria che non mi è piaciuta". Ci ricorda tanto la stagioen d'oro del buon Sonzogni che pane pane e vino vino non faceva mai l'ipocrita e diceva le cose per come stavano. Il Cosenza di oggi ha fatto soffrire. Campo pesantissimo, Enrico Buonocore dai microfoni di Milicchio commentava "Gicoare su questo terrreno umido è pesante è come disputare due partite". Roselli invece respinge l'assist e non trova scusanti. Errori di quelli che non si vogliono mai vedere lo hanno fatto arrabiare di brutto. Dal pari di Porcino ai gol mangiati da Arrighini e Raimondi ce n'è da riempire una pagina. E poi sottolinearla con la matita blu. Ma dicevamo del pragmatismo di questa squadra che ha inseguito e raggiunto il risultato con caparbietà. Alla ripresa del campionato, poi, dopo una sosta di tre settimane, non è facile ritrovare la condizione fisica ed il ritmo partita. Non vogliamo giustificare nessuno, per carità. Ma dare la giusta ricompensa a chi è sceso in campo e si è spaccato le gambe in una gara, a dir poco emozionante, è il minimo. Le amnesie hanno però condizionato tutto l'incontro. Rientrare con la testa giusta non era facile. Repetita juvant. Poi guardare il taccuino e vedere: un rigore sbagliato, due gol a porta spalancata, e tre gol in area mandati alle ortiche, totale, fa: sei reti sprecate sei. Dall'altra parte la banda di Mister Bitetto, coltello tra i denti e calcio aggressivo, letterale, aveva un Kanoute caricato a molla che spuntava in ogni dove. Il tecnico isolano di più non poteva fare. L'indicazione data ai suoi era: servire palla al colored che con le sue serpentine ha per tre quarti di gara fatto impazzire un po tutti. Finchè Tedeschi non gli si è attaccato addosso abbaiando e mordendolo nei garretti. Hai capito. Sottolineare gli errori non è giusto. C'è già il tecnico che ci penserà in settimana. A noi va di fare il nostro commento onesto e senza troppo zucchero. Per dovere di cronaca ed obiettività. E per la stessa obiettività è giusto sottolineare l'impresa. il Cosenza non vinceva fuori casa dal lontano marzo della scorsa stagione con il blitz a Lamezia. Quasi un anno. Fa bene Roselli a tenere il muso duro. Ma i Lupi si sono rivelati tali ed hano lasciato la preda solo quando l'hanno vista stremata a terra. Che poi Mister Bitetto veda una partita aperta, ci sta. Nei numeri c'è anche scritto che l'Ischia in casa aveva perso soltanto una volta contro il Matera. Giusto ricordarlo, no? E anche questo è un merito del Cosenza. Oppure bisogna solo sottolineare gli errori che potevano far saltare il banco? Se non si fanno errori in una partita o si è dei mostri o si è il Real Madrid. Magari non di questi tempi. E gli errori, di solito due o tre a gara possono costarti caro. Oggi il Cosenza ne ha collezionati di più. Ma è andata bene. Così come non ce la sentiamo di portare Raimondi sul patibolo del pubblico ludibrio per il rigore sbagliato ed il gol mangiato. A fine gara sul traghetto candidamente ci ha confessato, quando gli facevamo notare che il rigorista non era lui, che prima della gara aveva chiesto ai compagni, questo magico gruppo, di dargli una mano: se ci fosse stato un rigore lo averbbe voluto tirare lui. "Ho preso male il pallone" (guardavelo nel Ficcanaso di venerdì prossimo) ci risponde mentre guarda e riguarda sul telefonino, durante la traversata, il tiro sbagliato. Già questa è una grande cosa. Guardare gli errori per corregersi. Lui, di fine tecnica e di animo davvero educato e gentile. Forse fin troppo. Un po di cattiveria dai. Magari mentre lo tirava pensava già a come festeggiare. Ma di rigori sbagliati il libro del calcio ne è strapieno. Senza scomodare il divin codino o Andrea Marano nei play off, fanno parte dellle partite di pallone. Lui, intanto, parliamo di Raimondi, continua a migliorare in condizione e forma. Splendido l'assist modello "basta spingere". Peccato che l'altro Andrea aveva il ciuffo fuori posto che gli ha deviato la sfera sopra la traversa. Te lo ricodi Gioacchini? Meglio concentrarli tutti in una partita gli errori così si rimane in credito con la buona sorte. Perchè poi, a chi ha ancora il ricordo del mitico Frattali, ormai conteso dalle squadre di serie A tant'è che l'Avellino l'ha dovuto blindare fino al 2019, gli vorremmo far notare che Mister Fantasic (cfr. FF Fantastici Quattro l'uomo di gomma) al secolo Pieteo Perina, che forse anche lui è stato esposto a raggi cosmici, oggi è riuscito ad allungarsi da palo a palo come nel migliore dei fumetti di Stan Lee e Jack Kirby mentre Calamai era già scappato verso la curva a festeggiare. Buonino gli ha detto il Perina, e io che ci sto a fà? Ragazzi questo giovanotto ha la saracinesca incorporata. Non deve distrarsi. A un certo punto stava a centrocampo che, forse troppo indottrinato da Roselli, voleva partecipare al gran filtro di che il mister aveva organizzato. E qualcuno critica Andrea, ancora un altro, "Piccolo" Arrigoni. Specialità della casa calda calda e tre punti in cassaforte. Quasi la foglia morta di Corso. Palla che si alza e poi si abbassa dritta nell'incrocio dei pali. Goduria infinita. Guai a chi tocca il nostro Pinturicchio. Spaccalegna come non mai con un cesto pieno di palloni recuperati e tecnica sopraffina. Il finale ce lo conserviamo per il bulgaro Vutov. Guardarlo giocare fa venire spontanea la domanda: ma questo che ci fa in panchina? Vebbè la risposta non la vogliamo subito. C'è tempo e spazio per tutti in questo girone di ritorno infuocato che sta per iniziare. Domenica si va a Martina Franca ed il bis è gradito. Anche perchè, a partire dalla successiva, dal Gigi Marulla passano tutte le candidate al podio, che vanno fermate. Per gradire, la Lega, il Catania l'ha messa sotto i riflettori di sabato sera. Una sciccheria. Ma fermiamoci qui, anzi alla prossima gara coi pugliesi: c'è un'altra importare missione da portare a termine ....

Ischia-Cosenza 1-2
Reti: 45' Tedeschi, 68' Porcino, 83' Arrigoni

ISCHIA (4-4-2): Iuliano; Florio (85′ Manna), Filosa (59′ Moracci), Patti, Bruno; Armeno, Spezzani, Izzillo, Porcino; Calamai (85′ Meduri), Kanoutè. A disp.: D’Errico, Guarino, Savi, Palma, Mancino, De Clemente. All.: Bitetto.
COSENZA (4-4-2): Perina; Corsi, Tedeschi, Blondett, Ciancio; Criaco, Arrigoni, Fiordilino (73′ Cavallaro), Statella (85′ Pinna); Raimondi (64′ Vutov), Arrighini. A disp.: Saracco, Di Somma, Guerriera, Minardi. All.: Roselli
ARBITRO: Pagliardini di Arezzo
Spettatori: circa 400 con una 50ina di tifosi rossoblu
Espulsi: al 17′ il preparatore atletico dell’Ischia Sepe
Ammoniti: Patti, Fiordilino, Spezzani, Iuliano, Moracci
Angoli: 7-2 (3-2)
Recupero: 2′ st – 3′ st

-- Ischia-Cosenza, le pagelle

-- Ischia-Cosenza 1-2 (Cronaca della gara)

-- LegaPro/C 17a, Risultati e classifica

--- Arrigoni (VIDEO) ----- Tedeschi

--- Roselli (VIDEO) ----- Mister Bitetto

--- Ischia-Cosenza, Le FOTO

Il Cosenza: gioia infinita