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il Cosenza rimane agganicato ai playoff grazie ad una prodezza di Parigi
il Cosenza rimane agganicato ai playoff grazie ad una prodezza di Parigi 02 apr 16 Siamo usciti dal campo assieme agli agenti della Digos che ci hanno accompagnato alle auto. Dietro di noi un reparto della Finanza schierato in assetto antisommossa. Davanti all’ingresso i tifosi chiedono la testa del tecnico del Monopoli. Più che fra finta di niente e dirigerci verso l’auto senza replicare a stupide provocazioni non possiamo fare. C’è anche il traffico e facciamo fatica a riprendere la strada del ritorno. Poco prima il presidente del Monopoli, Mastronardi, rispondeva ai colleghi del posto che nessuna decisione era stata presa a proposito della posizione di Tangorra, l’allenatore dei biancoverdi di casa. Replicava sottolineando come la sua squadra aveva reagito, e bene, ad una formazione ai vertici della classifica ed in lotta per i play off. Tutto questo Parigi, l’eroe della giornata, almeno per noi, l’ha vissuto marginalmente visto che è dovuto scappare per non perdere l’aereo. Due parole al volo in tv e poi dritto a tradurre in realtà il sogno appena realizzato: segnare un gol d atre punti per la sua squadra. Il primo vero gol importante. Giacomo è un ragazzo abbastanza timido e riservato. Lo incrociamo con lo sguardo mentre scende le scale prima di andare via. Non ha realizzato. Da una parte la sua prodezza tiene il Cosenza agganciato alla zona play off. Dall’altra fa sprofondare ancor di più i pugliesi che, in attesa delle gare di domani e lunedì rimangono border line con i play out. A muro e muro con l’ospedale. E’ la legge del calcio. Spietata. I tuoi trionfi camminano sulle disgrazie dell’avversario. E’ la legge delle competizioni. C’è chi vince e c’è chi perde. Il popolo del “umnapl”, lo slogan che campeggia in stretto barese che altro non è il nome della cittadina pugliese pronunziato in dialetto locale, è in rivolta. Con l’adrenalina a mille ci allontaniamo dallo stadio tornando a casa con la gioia della vittoria. Ma che sofferenza. In campo il divario è netto. Fin dalle prime battute i Cosenza dimostra di essere decisamente troppo per i padroni di casa. Dopo appena 4 minuti Arrighini ha un pallone facile facile da mettere in rete. Quasi non ci crede. Infatti, incredulo, la cicca clamorosamente. Loro con la paura di sbagliare sbagliano di tutto e di più. Ci vogliono altri venti minuti, dopo che Arrighini manda una punizione tra le braccia di Pisseri, per far salire l’adrenalina. Ci pensa Arrighini che si fa perdonare con un gol di testa su assist di Statella dal fondo. Troppo facile. neanche un minuto ed arriva il raddoppio. L’assit, o per meglio dire il tiro è di Cavallaro che manda un siluro dalle parti di Statella. Il talentuoso esterno di Bianco la prende di petto e la spedisce sul palo, carambola, rete! Due a zero e tutti a casa verrebbe da dire. E invece no. Parte la contestazione dei tifosi di casa verso Tangorra. In venti minuti il Cosenza tira i remi in barca. Viene svegliato dall’arvitro che s’inventa un rigore per i padroni di casa. Blondett va sul pallone per rinviare, scivola e cade a terra. A terra, non poteva essere diversamente, urta con il braccio il pallone. Per Mancini, che avverte più di tutti la situazione ambientale. è rigore. Incredibile ma vero. Pinto va sul dischetto e Perina para. Ma neanche un minuto dopo la gioia dello scampato pericolo si trasforma in rabbia. Luciani mette una palla in area, saltano Blondett e Romano. Il numero dieci ha la meglio e parta la sua squadra al the caldo con lo svantaggio dimezzato e il cuore che torna a battere. Tangorra ci crede e mette dentro Croce che fa la differenza. Infatti prima una parata di Perina e poi un intervento chirurgico di Di Nunzio davanti la porta salvano il vantaggio. Ma il Cosenza soffre. Una ripartenza di Statella, sempre lui, crea il panico in area biancoverde. uno scambio davanti la linea d’area diventa uno sgambetto che prima l’arbitro punisce con la punizione del limite, poi l’assistente chiamando il collega fa notare che il fallo è avvenuto in area. L’arbitro non si perde d’animo e assegna il giusto penalty. Un nuovo giallo tinge l’episodio. Esposito mentre Cavallaro si aggiusta la sfera scava con i tacchetti un buco di fianco il dischetto dagli undici metri. Cavallaro non se ne avvede e piazza la sfera di fianco la voragine, quasi una trappola. Il tiro, non sappiamo se condizionato o meno dalla mossa di Esposito, è un altro scavo che mane ali pallone fuori. Ed è proprio Esposito, come si vede dalle immagini distribuite da Sportube a beffeggiare Cavallaro dopo il tiro. i Cosenza non si propone più e arretra il baricentro. Il Monopoli prova ad insistere. Rosleli fa entrare prima La Mantia e poi Vutov provando a dare più peso. Però il centrocampo è in mano ai padroni di casa. A quattro dalla fine Corsi salva sulla linea mentre Roselli ha uno scambio di “vedute” con La Mantia che non segue i suoi dettami. Il lungo attaccante rossoblu potrebbe tener palla in avanti e servire un compagno libero ma pasticcia e perde la sfera. Il tecnico lo invita ad uscire e dal mazzo tira fuori la carta Parigi. Mancano tre minuti più recupero. E avviene l’imprevedibile, l'imponderabile. Bacchetti dopo essersi mangiato un gol incredibile trova la forza di mettere dentro la palla del 2-2 all’89’. Esplode il “Veneziani”. I locali ci credono e continuano a premere tutti in avanti. Cinque minuti di recupero. Il destino, o magari per chi ci crede ed è votato al santo del giorno, San Francesco di Paola, ci mette lo zampino. Minuto 93. E’ sempre Statella che, devastante alla sua maniera, prova da destra ad entrare in area. Vede Parigi sulla linea e lo serve. Il giovanotto appena ventenne carica il piede destro a dinamite e lo libera in perfetta sincronia con il pallone poggiato dal compagno. La palla precisa s’infila tra palo e portiere. Incredibile. Esplode Cosenza. Esulta come un forsennato il giovane Giacomo che non solo fa gol dopo appena sei minuti dal suo ingresso in campo ma toglie le castagne del fuoco a Roselli ed al Cosenza confezionando un pacchetto regalo incartato con la carta dei tre punti. Un viatico per tenere in pista nell’area dei play off il Cosenza. A cinque giornate dal termine i Lupi continuano a rincorrere un sogno. Sei gol fatti in una settimana. Altri sei presi. Qualcosa da rivedere c’è. Ma non tutto. Ad esempio c’è da applaudire ai giovanotti che si presentano così e dargli spazio. Da Vutov a Parigi due stelle in più scalpitano per un posto in squadra. Ce ne fossero sempre così. Monopoli-Cosenza 2-3 MONOPOLI (4-3-3): Pisseri; Luciani, Esposito, Bacchetti, Pinto; Djuric (81′ Battaglia), Meduri, Romano (70′ Gambino); Rosafio, Lescano (54′ Croce), Di Mariano. A disp.: Pellegrino, Bei, Ferrara, Mercadante, Difino, Tarantino, Ricucci, Castaldo. All.: Tangorra -- Monopoli-Cosenza, le pagelle -- LegaPro/C 29a, Risultati e classifica --- DS Meluso (VIDEO) ----- Pietro Perina --- Roselli (VIDEO) ----- Presidente Mastronardi
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