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Consiglio regionale approva referendum su fusione comuni Rossano-Corigliano
Consiglio regionale approva referendum su fusione comuni Rossano-Corigliano 27 gen 17 Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato, nella seduta di oggi, la proposta di legge che prevede l'indizione di un referendum consultivo per la nascita di una città unica dalla fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano. La popolazione dei due centri interessati sarà chiamata al voto nei prossimi mesi. "Si tratta di una decisione - ha detto il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio - che porterà alla creazione di una città di oltre 80 mila abitanti. Ancora più importante è il fatto che la fusione di due importanti autonomie locali avvenga in una regione in cui risultano essere rilevanti le litigiosità. La fusione farà da volano per un nuovo sviluppo, per la riorganizzazione dei servizi che tenga conto dei bisogni della comunità". La seconda ed ultima parte della seduta del Consiglio regionale, con l'esaurimento dei restanti punti all'ordine del giorno, e la richiesta di rinvio della trattazione ad altra data, delle nomine di competenza del Consiglio regionale, avanzata dal capogruppo di Sinistra Italiana, Giovanni Nucera, è stata occupata da alcune considerazioni sulla proposta di legge di iniziativa di Giuseppe Graziano (Cdl) recante: "Istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Corigliano Calabro e di Rossano". Il presidente della Giunta Mario Oliverio ha sottolineato la portata del provvedimento, "che porterà - ha detto - alla creazione di una città di oltre 80 mila abitanti. Ancora più importante è il fatto che la fusione di due importanti autonomie locali avvenga in una regione in cui risultano essere rilevanti le litigiosità. La fusione farà da volano per un nuovo sviluppo, per la riorganizzazione dei servizi che tenga conto dei bisogni della comunità". Il Consiglio, nel dibattito, ha manifestato larga condivisione su una scelta "che spero - ha affermato Giuseppe Giudiceandrea (Democratici Progressisti) - diventi sempre estesa sul territorio calabrese, per tutte le ricadute positiva che potrà determinare". Orlandino Greco (Oliverio Presidente), nell'annunciare voto favorevole, ha auspicato l'elaborazione di una legge di riordino delle autonomie locali "per evitare - ha spiegato - che iniziative del genere vengano lasciate all'azione ora dell'uno ore dell'altro esponente politico. Sarebbe fondamentale, invece tracciare un percorso, attraverso studi di fattibilità, che, per tempo, dia risposte alle problematiche che inevitabilmente, discenderanno dalle fusioni di due o più comuni". Fausto Orsomarso, dopo aver annunciato voto favorevole ha definito l'iniziativa "un passo decisivo per lo sviluppo del territorio". A Favore si sono espressi Franco Sergio (Oliverio Presidente) e Sinibaldo Esposito (Ncd) che hanno sostenuto l'importanza del percorso intrapreso, e la volontà di dar voce ai cittadini, attraverso l'indizione del Referendum per la conferma della fusione. Approvati, poi, i rendiconti dell'esercizio 2014 e 2015 dell'Arsac, l'Azienda Regionale per lo sviluppo dell'Agricoltura, il Piano finanziario del Programma operativo Feamp 2015/2020. In chiusura il Consiglio ha approvato all'unanimità la mozione a firma del consigliere Domenico Battaglia (Pd) per il riconoscimento del 'Memorial Mino Reitano' in programma a Reggio il 27 gennaio di ogni anno, al teatro 'Francesco Cilea', con ospiti, personaggi celebri e giovani artisti quale evento di interesse regionale. "Ciò in ricordo di un uomo - ha detto - un grande autore, compositore e interprete della canzone italiana, che ha mantenuto sempre saldo, nonostante gloria e fama conquistati in tutto il mondo, il rapporto con la sua terra di origine, della quale è stato sempre orgoglioso, così come dei tanti connazionali che, all'estero, lo hanno sempre accolto con grande affetto". "E' una giornata storica per il territorio della sibaritide perché, grazie alla risolutezza della politica regionale, si è giunti a riscrivere la storia dei territori calabresi all'insegna di uno sviluppo integrato sociale e culturale che interessa l'intero territorio. Finora si è discusso e parlato e quindi si è fatta cultura, adesso si passa alla fase operativa". E' quanto afferma, in una nota, il segretario-questore dell'Ufficio di Presidenza Giuseppe Graziano, commentando la risoluzione approvata dall'Aula nel corso della seduta del Consiglio regionale per l'indizione del referendum consultivo relativo alla fusione dei Comuni di Corigliano e di Rossano. "Il Consiglio regionale, ed ancor prima la prima Commissione guidata dal collega Franco Sergio - prosegue Graziano - ha preso atto della volontà espressa dai due comuni e dal Comitato delle Cento Associazioni, privilegiando in questo percorso il metodo dell'ascolto e del lavoro. Un passaggio che per noi consiglieri era doveroso e che vedrà l'ulteriore fase legata all'indizione del referendum da parte del presidente Oliverio quale tappa preliminare e fondamentale perché il progetto diventi concreto. La scommessa era ed è dare a queste popolazioni un futuro migliore: la nascita della terza città della Calabria, grande risultato dal punto di vista storico e culturale, significa, infatti, miglioramento e riqualificazione dei servizi erogati ai cittadini, razionalizzazione dei costi nel contesto ed il riconoscimento dei principi di sussidiarietà e di governance dei territori". "Accolgo con viva soddisfazione l'approvazione odierna della proposta di legge del collega Graziano volta alla realizzazione di un Comune unico che comprenda Rossano e Corigliano. Come ho ampiamente sottolineato nel mio intervento in Aula, tale fusione rappresenta il concretizzarsi di un passo da tempo necessario". E' quanto afferma, in una dichiarazione, il presidente della Commissione Ambiente Domenico Bevacqua. "Oggi il Consiglio - prosegue Bevacqua - ha dimostrato di essere adeguato alle sfide politiche che abbiamo davanti, fra le quali quella di favorire e incentivare il processo di aggregazione fra Comuni omogenei. Quando ciò avviene, raccogliendo gli stimoli provenienti dai territori, dimostriamo la necessaria sintonia con le istanze delle comunità. Va dato atto alle due amministrazione comunali interessate e alle associazioni locali di avere prodotto la giusta spinta per il raggiungimento di questo traguardo. Naturalmente, ciò rappresenta una prima tappa: sarebbe, infatti, miope non mirare all'allargamento della fusione per arrivare all'auspicata Città della Sibaritide. Pertanto, plaudiamo convinti alla scrittura di questa bella pagina per le autonomie locali".
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