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Ministro Boschi a Festa Unità Reggio
Ministro Boschi a Festa Unità Reggio 09 set 16 "Questo Governo ha il merito di avere sbloccato processi di riforma costituzionale che erano fermi da anni". Lo ha detto il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, parlando a Reggio Calabria alla Festa de L'Unità. "Quando siamo arrivati al Governo - ha aggiunto - abbiano dato un impulso fondamentale per portare in Parlamento il nostro progetto di riforma per fare funzionare meglio lo Stato e riavvicinare i cittadini alle istituzioni". Riforme: "Sull'abolizione del Senato il voto in Parlamento é stato chiaro. Non avremo più 315 ma solo 100 senatori, i quali non riceveranno emolumenti in quanto già consiglieri regionali o sindaci di città metropolitane". Lo ha detto a Reggio Calabria il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, parlando alla Festa de L'Unità organizzata dal Pd della Calabria. "Non si tratta soltanto - ha aggiunto - di onorare l'impegno col Paese di ridurre i costi della politica. L'obiettivo della riforma é anche quello di portare, attraverso i sindaci ed i consiglieri regionali, la voce dei territori in Senato affinché il loro contributo sia espresso sin dall'inizio della formazione delle decisioni". Polemica con D'Alema. "D'Alema sottovaluta gli italiani, che non credo non capiscano ciò che stiamo proponendo, e cioé che il Senato e la Camera non faranno più le stesse cose". Lo ha detto Maria Elena Boschi a Reggio Calabria. "Finora - ha aggiunto - non ci siamo mai sottratti alla discussione. Ma se lui pensa che una riforma costituzionale può essere riapprontata in sei mesi, a lui rispondo che ha avuto molte occasioni per farlo, e con ruoli importanti, senza però riuscirci". "Noi - ha detto ancora il Ministro - vogliamo recuperare il tempo perduto con la precedente riforma approvata dal centrodestra. Il nostro scopo é quello di accorciare la distanza tra nord e sud e non come é stato fatto, invece, con il federalismo, che ha allargato ancora di più la divisione del Paese". Referendum: "Mi auguro che tutto il Pd voti Sì al referendum costituzionale, come é avvenuto già in Parlamento sulle riforme". Lo ha detto a Reggio Calabria Maria Elena Boschi. "É stato - ha aggiunto - un lavoro lungo ma alla fine condiviso. Ed abbiamo atteso affinchè maturassero tutte le condizioni per un forte voto unitario". Cgil da colpo di scena. "La posizione espressa dalla Cgil sul referendum costituzionale non é stata un colpo di scena. Gli iscritti, comunque, avranno la libertà di votare sì o no perché la Cgil rappresenta un mondo variegato". Lo ha detto il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, intervenendo a Reggio Calabria alla Festa de l'Unità organizzata dal Pd della Calabria. "Credo però - ha aggiunto - che sbaglia di grosso chi non coglie questa volontà di cambiamento ed immagina che sia possibile riformulare una proposta di riforma costituzionale entro i prossimi sei mesi. A costoro voglio ricordare che il dibattito sulle riforme era fermo da 35 anni. Né mi pare che ci sia una proposta unitaria alternativa alla nostra a sostegno del no. Vogliamo continuare a stare fermi?". Data referendum. "Non capisco tutta questa tensione sulla data del referendum costituzionale. Forse qualcuno dovrebbe riflettere sul fatto che il Governo, subito dopo la pausa d'agosto, ha dovuto affrontare altre ed immediate urgenze, come gli effetti del terremoto". Lo ha detto a Reggio Calabria Maria Elena Boschi. "Sia chiaro però - ha aggiunto - che il Governo deciderà a breve la data della consultazione. Fermo restando che ancora siamo nei termini, e cioè fino al 13 ottobre prossimo, entro cui decidere". Italicum. "Noi abbiamo dato la nostra disponibilità a confrontarci sull'Italicum. Abbiamo detto che si può cambiare a patto che ci siano i numeri in Parlamento. Questa condizione, però, al momento, non appare praticabile per le diverse opzioni prospettate dalle forze politiche". Lo ha detto a Reggio Calabria Maria Elena Boschi. "La Corte costituzionale - ha aggiunto - deciderà autonomamente sull'Italicum. Voglio però sottolineare che questa legge elettorale non é certamente un pericolo per la democrazia perché, contrariamente al progetto di riforma elettorale approvato dal centrodestra, non cambia i poteri del Governo e del Presidente del Consiglio. Con l'Italicum, infatti, non eleggiamo direttamente il Presidente del Consiglio, bensì la maggioranza del Parlamento che resta in carica per cinque anni. Un lasso di tempo utile per cambiare le cose in un clima di maggiore stabilità".
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |