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M5S "No ad esodo docenti di proporzioni bibliche"
M5S "No ad esodo docenti di proporzioni bibliche" 05 set 16 "L'estate che volge al termine vede consumarsi un dramma che attanaglia molte famiglie meridionali e, in particolare, moltissime famiglie calabresi. L'attuazione del piano di mobilità della cosiddetta 'buona scuola', introdotta con la legge 107/2015, infatti, ha determinato un trasferimento coatto di moltissimi docenti concretizzando un esodo di proporzioni bibliche dalle regioni del sud verso le scuole del nord". E' quanto affermano, in una nota, i deputati di M5s Paolo Parentela, Nicola Morra, Federica Dieni e Dalila Nesci. "Ciò è accaduto, sia per quanto riguarda la scuola dell'infanzia, sia per quanto riguarda le scuole secondarie di primo e di secondo grado - proseguono i parlamentari - con gravissime ipotizzabili conseguenze sotto il profilo sociale ed economico. In questi giorni le famiglie si apprestano a separarsi in maniera coatta e vengono segnalati diversi casi in cui i coniugi, entrambi docenti e spesso genitori di figli in tenera età, sono stati estirpati dalla loro realtà quotidiana e 'spediti' in località estremamente distanti sul territorio nazionale. Alla sofferenza per la separazione imposta, che verrà subita in particolare modo dai figli, si aggiungeranno, inoltre, le inevitabili difficoltà economiche per i docenti che saranno costretti, a causa del trasferimento, a sottrarre una consistente parte del loro stipendio alla famiglia per poter vivere dignitosamente nella sede loro assegnata. Il tutto senza voler sottolineare che le partenze determineranno un ulteriore e inevitabile depauperamento del patrimonio intellettuale ed economico del già martoriato territorio calabrese". "Il Movimento Cinque Stelle, da sempre impegnato nella battaglia a favore della legalità e della trasparenza - sostengono ancora Paolo Parentela, Nicola Morra, Federica Dieni e Dalila Nesci - si rifiuta, schierandosi a fianco dei docenti in questo delicato momento, di accettare che la sorte dei docenti sia stata decisa dal cosiddetto 'algoritmo' del ministero il cui misterioso e spesso erroneo funzionamento ha partorito, tra l'altro, una incredibile serie di ingiustizie penalizzando, in particolare, docenti con tantissimi anni di servizio precario al loro attivo che sono stati letteralmente esiliati dopo avere contribuito, con la loro professionalità, alla crescita della scuola locale. Cogliendo l'invito formulato a tutte le forze politiche dal presidente del Coordinamento Nazionale Docenti dei Diritti Umani, Romano Pesavento, dopo l'incontro del 22 agosto 2016 negli uffici della Regione tra una rappresentanza del Coordinamento e l'assessore all'Istruzione, Federica Roccisano, l'assessore all'Ambiente, Antonella Rizzo, e il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Diego Bouchè, sollecitiamo gli organi rappresentativi della Calabria a riproporre con urgenza al Miur e, comunque, in tutti gli uffici istituzionali più appropriati, le criticità palesate e le richieste di potenziare la cultura della legalità mediante l'impiego in tutte le scuole e nelle scuole secondarie di primo grado".
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© 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713
del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |