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Ugl "Nessuno torni indietro su accordi per porto di Gioia"
Ugl "Nessuno torni indietro su accordi per porto di Gioia" 14 ott 16 "Nessuno può tornare indietro sugli accordi già presi. Quanto sta avvenendo a Gioia Tauro è una vergogna e interroga direttamente l'azienda Mct, il governo nazionale e quello regionale". E' quanto afferma, in una dichiarazione, la segretaria regionale della Ugl Calabria Ornella Cuzzupi a seguito della comunicazione da parte dell'azienda di 442 unità lavorative in esubero nel porto di Gioia Tauro. "Non è consentito a nessuno - prosegue Cuzzupi - di far saltare gli accordi presi a suo tempo e dopo notevoli sforzi da parte dei sindacati, accordi che avrebbero dovuto garantire l'assorbimento dei lavoratori sia attraverso il ricorso ai contratti di solidarietà, che con la creazione di un'Agenzia del lavoro che avrebbe dovuto riqualificarli. Un risultato, che nello scorso mese di luglio, aveva provocato grande soddisfazione in Calabria e dato un segnale di speranze alle maestranze e alle loro famiglie. Se è cambiato qualcosa, bisogna che venga spiegato chiaramente e chi non sta rispettando i patti deve assumersi le proprie responsabilità. Il governo nazionale non può abbandonare la Regione così come ha fatto in occasione del trasferimento in Puglia della fabbrica per la costruzione di automobili, che pure era stata data per costruita e poi è evaporata all'improvviso". "Non vorremmo - sostiene ancora la segretaria regionale dell'Ugl - che si ripetesse la brutta figura che il governatore Mario Oliverio ha rimediato in quell'occasione. Se davvero esiste una filiera tra il governo nazionale e quello regionale è il momento giusto per farlo vedere. Anche perché fino ad oggi la nostra regione è stata praticamente abbandonata a se stessa dal governo Renzi. L'accordo su Gioia Tauro è fondamentale per il futuro stesso del porto e per 440 famiglie che non possono essere messe sul lastrico. Invito tutti i soggetti interessati ad assumersi in pieno le proprie responsabilità anche in vista dell'incontro che è stato convocato per il 19 ottobre a Roma per verificare l'accordo all'epoca sottoscritto. La Mct fino ad allora deve congelare l'annunciato avvio delle procedure di mobilità. La Ugl, per conto suo, non farà mancare il consueto apporto".
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