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Molinari "Assurdo immobilismo di Oliverio sulla sanità"
Molinari "Assurdo immobilismo di Oliverio sulla sanità" 24 giu 16 "E' assurdo, che in Calabria, l'immobilismo della Giunta regionale si abbatta in modo così violento tanto da investire, quasi senza speranza, anche il settore della sanità. Un settore, che, per onore di verità, vive già da tempo un momento di declino inarrestabile e a cui il piano di rientro di firma 'scopellitiana', ha inferto il colpo di grazia". E' quanto afferma, in una dichiarazione, il senatore Francesco Molinari. "Dove sono finiti - prosegue Molinari -i proclami di Oliverio che, in campagna elettorale, prometteva la fine del commissariamento e un rilancio del sistema sanitario calabrese con la garanzia dei livelli essenziali di assistenza? Qui ci sembra che di sanità se ne parli, ma solo in termini di guerra di gestione, e che i risultati ottenuti siano solo peggiorativi. Senza contare l'impossibilità di adeguamento delle strutture alla nuova normativa europea, per mancanza di un numero accettabile di risorse umane. Ci chiediamo che tipo di servizi si pretende di offrire agli utenti, senza l'organizzazione di una macchina sanitaria che sia quanto meno capace di lavorare in maniera sufficiente. Eppure, esistono settori in cui le risorse umane risultano in eccesso, rispetto a quante ne servirebbero, ed altri dove, al contrario, le professionalità, tra medici e infermieri, sono talmente poche da non riuscire a garantire la copertura dei turni". "Insomma, qui ci sembra che al tempo di Oliverio - sostiene ancora il senatore Molinari - continuino a registrarsi sempre le stesse anomalie. Se non peggio. Nulla è cambiato. Il presidente della Regione si limita a sbandierare ai quattro venti le inefficienze. Ma qui servono anche soluzioni e, soprattutto, urgenti. Non ci si lamenti, allora, dei costi della migrazioni sanitaria. Non si può pretendere che i calabresi si accontentino di ricevere cure e assistenza risicata e, perciò, rischiosa per la salute. Tempi e liste d'attesa infiniti. In mezzo, un tira e molla tra Commissario e strutture private, con il primo che dispone misure secondo cui aumentano le tariffe, ma, il budget 2016 resta invariato. Le seconde che vogliono di più, minacciando licenziamenti. Il nostro timore è che qui la lotta sia finalizzata a lucrare sulla salute dei cittadini. Basta speculazioni sulla pelle dei calabresi. Se questo è l'obiettivo non si può restare a guardare. Noi vogliamo vederci chiaro, lo dobbiamo ai cittadini". Secondo il parlamentare, "è necessario arrivare a capo di una matassa intricata e capire da che parte sta la verità. E' un dovere da cui non si può prescindere, a fronte delle inefficienze di un sistema sanitario fallimentare, che costringe i calabresi a scegliere se morire, per l'impossibilita' di ricevere qui le cure necessarie o se lasciare questa terra, per ottenere assistenza adeguata, in regioni dove primari e medici, professionalità di alto livello, sono, il più delle volte, corregionali. Questo il grande paradosso. Non si può più accettare, vigliaccamente, che si facciano affari sulla sanità, settore che rappresenta, ancora oggi, la cassa di tanti politicanti che ne hanno fatto il più grande strumento di compravendita elettorale, tanto da spolparlo fino all'osso".
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |