Mazzuca (Unindustria) "Ripartire si può ma attivare risorse" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Mazzuca (Unindustria) "Ripartire si può ma attivare risorse"

14 giu 16 "Ripartire si può. Sarà fondamentale recuperare da parte di tutti orgoglio, senso di appartenenza ed apprezzamento per il capitale umano che questo nostro territorio possiede. Volontà, responsabilità e coraggio di mettersi in gioco in prima persona saranno determinanti insieme alla chiarezza ed alla linearità delle scelte, anche dolorose se sarà necessario. La grande opportunità è offerta dalla previsione e dalla concentrazione di risorse che però necessitano di essere attivate perché non restino sulla carta, producendo esclusivi effetti virtuali". Così il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca ha concluso la sua relazione all'assemblea generale dell'associazione che si è svolta a Catanzaro. Dopo avere sottolineato come il sud si presenti "povero e sfibrato" dopo 10 anni di depressione, Mazzuca ha evidenziato come adesso, "dopo anni di misure restrittive e di austerità senza crescita, è indispensabile che chi governa sappia coniugare il necessario rigore finanziario dei conti pubblici con provvedimenti rivolti allo sviluppo". Mazzuca ha quindi evidenziato che "la drammaticità della situazione economica e sociale del Mezzogiorno non consente a nessuno, meno che mai a noi imprenditori, di sminuire provvedimenti che possono alimentare fiducia, dare ossigeno anche all'economia calabrese e contribuire a rafforzare i focolai di ripresa". I Patti per il sud, dunque, pur con alcuni limiti "sono una buona occasione". "La Calabria - ha poi sostenuto Mazzuca - sta arretrando. A deboli segnali positivi di alcuni comparti si contrappongono in maniera più diffusa dinamiche in controtendenza rispetto al trend di ripresa dell'economia nazionale. Le possibilità di contrastare questi andamenti dipendono in maniera determinante dalle politiche di intervento, sia di carattere regionale che nazionale, meglio se con disegni integrati di governance. Il recupero del divario accumulato e di quei pezzi di economia smarrita nel corso degli ultimi anni passa attraverso la ricerca di politiche di contrasto urgenti ed un progetto strategico di sviluppo. Anche luoghi e attività caratterizzati nel passato da forte dinamismo e da un elevato potenziale di crescita corrono, purtroppo, il rischio di arenarsi. Ne è un esempio eclatante il porto di Gioia Tauro. Le opportunità di sviluppo dell'economia calabrese dipendono, oltre che dalle politiche su scala regionale e locale, dalle politiche di sistema a livello nazionale ed europeo. Sarebbe velleitario pensare che i problemi di riposizionamento dei settori industriali più innovativi possano essere utilmente affrontati al solo livello regionale, senza la complementarità di politiche nazionali. La programmazione europea è cruciale per lo sviluppo ed i fondi strutturali rappresentano per le regioni meridionali un occasione colta, purtroppo, soltanto in piccola parte nei tre cicli precedenti. Le risorse finanziarie mobilitabili a favore della Calabria fino al 31 dicembre 2022 sono notevoli". "Sulla carta - ha rimarcato Mazzuca ricordando anche le risorse provenienti dal Patto per la Calabria e da quello per lo sviluppo della Città metropolitana di Reggio Calabria - le risorse non mancano. Quello che serve è saper attivare in maniera rapida le procedure necessarie a trasferire le pregevoli previsioni della fase di programmazione in nuovi investimenti ed in opportunità di occupazione". "Abbandonare enunciazioni ed effetti annuncio - ha concluso il presidente degli industriali calabresi - per passare alla concretezza tangibile delle realizzazioni, assumendo la trasparenza e la legalità come principi guida per l'operato di tutti. Che non siano parole vuote e di circostanza, ma precondizioni sostanziali e tangibili di ogni atto o comportamento assunto".